Il Castello di Ama per l'Arte Contemporanea - Marco Pallanti e Lorenza Sebasti Pallanti dialogano con Luca Molinari
Il Castello di Ama per l'Arte Contemporanea - Marco Pallanti e Lorenza Sebasti Pallanti dialogano con Luca Molinari
Dal 19 May 2016 al 19 May 2016
Torino
Luogo: Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli
Indirizzo: via Nizza 230-103
Costo del biglietto: ingresso gratuito fino ad esaurimento posti
Telefono per informazioni: +39 011 0062008 / 615
E-Mail info: segreteria@pinacoteca-agnelli.it
Sito ufficiale: http://www.pinacoteca-agnelli.it
La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli prosegue il programma di approfondimento dedicato al tema del collezionismo presentando Marco Pallanti e Lorenza Sebasti Pallanti in un dialogo con Luca Molinari, critico e storico dell'architettura.
Castello di Ama per l'Arte Contemporanea è un progetto nato nel 2000 per volontà di Marco Pallanti e sua moglie Lorenza Sebasti che hanno ideato un percorso di progettazione, realizzazione e acquisizione di opere d'arte firmate da grandi artisti internazionali. Proprietari della prestigiosa cantina vinicola toscana Castello di Ama, ogni anno i due collezionisti arricchiscono il piccolo borgo nel cuore del Chianti con una nuova creazione site-specific, nata e pensata in relazione alle atmosfere, le tradizioni e gli spazi del luogo antico e straordinario che è Ama.
"Grande Vino non è soltanto ciò che percepiamo con i sensi. Cè unaltra parte, la più importante, che parla della cultura e della tradizione del territorio dove viene concepito. E una sorta di centauro dove la metà incorporea palesa le differenze tra un luogo e laltro. Unopera aperta che, al fine di essere pienamente goduta, obbliga il fruitore a completare limpalpabile. Ma il vino, per chi saprà ascoltarlo, racconta e continuerà a raccontare questa sua storia proprio come unopera darte."
Da tali constatazioni nasce nel 2000 il progetto "Castello di Ama per l'Arte Contemporanea", ovvero Arte e Vino insieme, per lasciare una traccia dell'oggi in un luogo antico, il piccolissimo borgo di Ama, dove il tempo sembra aver sospeso la propria stratificazione.
Nessun limite allo spazio d'intervento ma soltanto una condizione: l'Artista, così come l'Enologo, deve lasciar fecondare la propria sensibilità dal "Genius loci" al fine di creare un'opera unica e irripetibile. Tra gli uliveti, nei cortili interni e negli angoli nascosti delle architetture di Ama, dialogano con l'ambiente opere di Michelangelo Pistoletto, Daniel Buren, Giulio Paolini, Kendell Geers, Anish Kapoor, Chen Zhen, Carlos Garaicoa, Nedko Solakov, Cristina Iglesias, Louise Bourgeois, Ilya e Emilia Kabakov, Pascale Marthine Tayou e Hiroshi Sugimoto.
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