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Parole dipinte, immagini scritte. Ricerche verbo-visive dagli Anni Sessanta ad oggi

Dal 21 Settembre 2017 al 21 Ottobre 2017
Torino
Luogo: Res Publica - Galleria d’Arte Democratica
Indirizzo: via dei Mille 38
Orari: martedì - sabato 10.30/12.30 | mercoledì - sabato 15.30/19.00
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 011 45 93 335
E-Mail info: info@respublicagalleriadartedemocratica.it
Sito ufficiale: http://www.respublicagalleriadartedemocratica.it
Giovedì 21 settembre dalle 18.30 alle 22.30 Res Publica - Galleria d’Arte Democratica inaugurerà la stagione e il nuovo spazio espositivo, nel prestigioso interno cortile di Via dei Mille 38, con la collettiva “Parole dipinte, immagini scritte. Ricerche verbo-visive dagli Anni Sessanta ad oggi”, dove la mostra potrà essere visitata fino a sabato 21 ottobre 2017.
Certamente la raccolta delle opere dei 18 artisti italiani, accuratamente selezionati dal gallerista Alessandro Cacciola, si confronta con delle ricerche ancora molto attuali: «Mai come oggi – ci ricorda Stefano Perrini nel suo interessante testo introduttivo – si è sottoposti ad un flusso continuo di parole ed immagini, durante tutto l’arco di una giornata. A differenza di quanto succedeva negli Anni Sessanta, quando le persone erano soggetti passivi della comunicazione dei media, ora il flusso non è più monodirezionale, ma, attraverso varie forme, dai blog ai social network, multidirezionale. Il fatto che ogni individuo sia diventato produttore di immagini e testi ha avvicinato ciascuno al ruolo dei poeti visivi. Si deve quindi guardare a questi maestri come modelli proprio perché la loro attività di indagine del nuovo linguaggio, che unisce parole ed immagini, è diventata un’attività comune e quotidiana
Questi artisti si appropriano delle tecniche, delle espressioni verbali e delle immagini dei nuovi media, utilizzandoli con intenti antisistema e sviluppando una sorta di sinestesia culturale in cui arte, poesia e linguaggio massmediale (cinema e pubblicità in primis) dialogano. «Con gli stessi strumenti si prefiggono di realizzare il rovesciamento di senso dei messaggi, il disvelamento delle mistificazioni delle classi dominanti e lo sberleffo nei confronti dell’ordine costituito e delle istituzioni tradizionali».
La collettiva comprende importanti opere di: Vincenzo Accame, Nanni Balestrini, Ugo Carrega, Luciano Caruso, Giuseppe Chiari, Giovanni Fontana, Riccardo Guarneri, Emilio Isgrò, Arrigo Lora Totino, Roberto Malquori, Lucia Marcucci, Stelio Maria Martini, Eugenio Miccini, Magdalo Mussio, Luciano Ori, Michele Perfetti, Lamberto Pignotti e Sarenco.
La mostra è accompagnata dai contributi critici di Filippo Mollea Ceirano e Stefano Perrini.
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