Liliana Moro. In onda
Dal 28 Agosto 2021 al 28 Agosto 2021
Manzano | Udine
Luogo: Soleschiano
Indirizzo: Via Giulia Piccoli, Soleschiano
Orari: Installazione visitabile sabato 28 agosto h 17.30/21.00 e domenica 29 agosto h 11.00/13.00-16.00/21.00
Costo del biglietto: Gli eventi sono a ingresso libero e soggetto alle norme vigenti in merito all’emergenza sanitaria
E-Mail info: info@raveresidency.com
Sito ufficiale: http://www.raveresidency.com
Nell’anno in cui ricorre il decennnale di RAVE East Village Artist Residency – meta progetto che coniuga l’arte contemporanea con l’esigenza di guardare verso una prospettiva biocentrica e antispecista – una presenza d’eccezione ne è protagonista: invitata quest’anno a interpretare lo spirito di RAVE è la grande artista Liliana Moro, partecipante al Padiglione Italia della Biennale di Venezia 2019, e a numerose mostre in prestigiosi musei e istituzioni, tra cui Castello di Rivoli, MAXXI, Galleria Nazionale di Roma, PS1 New York, Palazzo Grassi, Triennale di Milano, MoCA Shanghai, Moderna Museet di Stoccolma.
Sabato 28 agosto alle ore 17.30, nella splendida cornice del borgo storico di Soleschiano (Ud), verrà presentato il progetto di Moro In onda, realizzato durante la sua partecipazione a RAVE, dove l’artista ha potuto condividere spazio e tempo con gli animali salvati dal macello e gli alberi salvati dall'abbattimento. Moro è stata infatti invitata a realizzare un nuovo progetto concepito in interazione con il territorio e con i temi della residenza friulana, ideata dalle artiste Isabella e Tiziana Pers, che dal 2011 si occupa di aprire riflessioni e ricerche sulle connessioni e gli equilibri con le altre specie e gli ecosistemi, per ripensare nuove modalità di coesistenza che si contrappongono al dominio antropocentrico.
Moro ha lavorato su ciò che non è percepibile dai sensi umani e, in quanto tale, spesso rimosso dalle nostre consapevolezze quotidiane. Nello specifico ha volto il suo sguardo verso il fondo del mare, quella parte più recondita e lontana dalla superficie: da un lato il desiderio di ascoltare l’abisso, dall’altro la vita che si palesa nella molteplicità delle sue forme, anche le più piccole e delicate. Se l’unica possibilità di salvezza necessita di cominciare a ripensarci come specie, la vera rivoluzione può consistere nel fermarsi, e immergerci nel luogo del liminale, dentro e fuori noi stessi. Così, sulla sottile soglia che ci separa dal mostruosamente altro, di fronte a una luce differente, potremmo infine socchiudere gli occhi e restare, per una volta, in ascolto.
L’opera è stata realizzata in collaborazione con Tommaso Previdi e Beatrice Volpi (sound editing Matteo Sandri). Un particolare ringraziamento all'Area Marina Protetta di Miramare WWF Riserva della Biosfera di Miramare per la preziosa collaborazione e la generosa disponibilità.
Seguirà alle ore 18.30 la tavola rotonda interdisciplinare Il sabato del villaggio, a partire da riflessioni, suggestioni e quesiti sollevati dall’opera della Moro. Oltre all'artista, tra i partecipanti al dialogo vi saranno: Anna Bálványos, curatrice Ludwig Museum of Contemporary Art, Budapest, Cecilia Casorati, critica e curatrice, direttrice dell'Accademia di Belle Arti di Roma, Daniele Capra, curatore indipendente e critico, Giuliana Carbi, storica dell’arte e direttrice di Trieste Contemporanea, Fabio Cherstich, regista, Andrea Colla, zoologo Museo di Storia Naturale di Trieste, Eva Comuzzi, curatrice indipendente e critica, Giovanna Felluga, AtemporaryStudio, curatrice e direttrice artistica Vigne Museum, Lara Gaeta, curatrice e direttrice artistica aA29 Project Room, Giovanni Leghissa, filosofo, professore di filosofia all’Università di Torino, Tiziana Pers, artista e co-fondatrice RAVE, Claudio Libero Pisano, curatore e docente Accademia di Belle Arti di Roma, Donatella Saroli, curatrice MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Gabi Scardi, critica e curatrice indipendente.
Liliana Moro nasce nel 1961 a Milano, dove vive e lavora. Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, nel 1989 fonda, insieme ad altri artisti, lo Spazio di Via Lazzaro Palazzi a Milano che resterà attivo fino al 1993. Ha esposto in importanti mostre collettive quali Documenta IX, Kassel (D); 45. Biennale d’Arte, Venezia, Venezia; Castello di Rivoli, Rivoli; Quadriennale, Roma; Moderna Museet, Stoccolma (SE); PS1, New York (USA); De Appel, Amsterdam (NL); Palazzo Grassi, Venezia; Mart, Rovereto; Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma; MAXXI, Roma; Triennale, Milano; 58. Biennale d’Arte, Padiglione Italia, Venezia. Ha tenuto personali presso Galleria Emi Fontana, Milano; MUHKA, Anversa (B); Istituto Italiano di Cultura, Los Angeles (USA); Fondazione Ratti, Como; Fondazione Zegna, Trivero; Cubo Garutti, Museion, Bolzano; Galleria Francesco Pantaleone, Palermo e Milano, Galleria de’ Foscherari, Bologna.
Incontrando i lavori di dell’artista si ha la percezione che sia presente solo ciò che è strettamente necessario. Suono, parole, sculture, oggetti e performance, compongono un mondo che mette in scen” una realtà, allo stesso tempo, cruda e poetica. Sono territori di un’esperienza individuale (quella dell’artista, ma soprattutto dello spettatore) che invitano a andare oltre ciò che è visibile. La riduzione all’essenziale intesa come attitudine, pratica e posizione, non è il risultato di una ripresa del linguaggio minimale, si tratta piuttosto di una modalità che l’artista mette in atto sia quando sceglie di impiegare tecniche elaborate, sia quando sceglie di utilizzare materiali esistenti o oggetti d’uso comune. La libertà di azione è un aspetto importante del lavoro ma lo definisce solo in parte: ciò che produce lo scarto interessante è la relazione tra l’universo delle possibilità e la tensione a più livelli – fisica e poetica – generata da questa relazione.
RAVE è un meta-progetto partecipativo che apre la discussione sul ruolo dell'arte contemporanea nei confronti dell'alterità animale e sulla necessità di ripensarsi in una prospettiva biocentrica, dove ogni vita è interconnessa, dalla più imponente alla più minuta. Negli ultimi dieci anni tutti i più importanti indicatori delle componenti del sistema climatico (atmosfera, oceani, ghiacci) sono cambiati a una velocità mai osservata negli ultimi secoli e millenni, e più di un migliaio di miliardi di animali sono stati fatti nascere in prigionia ed uccisi, in un ininterrotto esercizio di dominio che è tra le maggiori cause di deforestazione e di cambiamento climatico. Nello stesso decennio dal 2011 RAVE affronta la complessità delle relazioni con il resto di viventi, la necessità di un mutamento di paradigma mediante una coscienza antispecista che comprenda il vegetarismo come forma per esistere insieme, per comprendere l’alito inascoltato di una pluralità interconnessa, sopra e sotto la terra, e in ogni dove.
RAVE è realizzato con il supporto della Regione Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con Comune di Trivignano Udinese, Comune di Manzano, Associazione Culturale L’Officina, ALL/Università degli Studi di Udine, Musiz Foundation, Trieste Contemporanea. Main partner Vulcano Agency. Si ringrazia l'Agriturismo Al Rol dei Conti di Maniago.
Liliana Moro. In onda
Sabato 28 agosto ore 17.30
Il sabato del villaggio. Tavola rotonda
Sabato 28 agosto ore 18.30
Sabato 28 agosto alle ore 17.30, nella splendida cornice del borgo storico di Soleschiano (Ud), verrà presentato il progetto di Moro In onda, realizzato durante la sua partecipazione a RAVE, dove l’artista ha potuto condividere spazio e tempo con gli animali salvati dal macello e gli alberi salvati dall'abbattimento. Moro è stata infatti invitata a realizzare un nuovo progetto concepito in interazione con il territorio e con i temi della residenza friulana, ideata dalle artiste Isabella e Tiziana Pers, che dal 2011 si occupa di aprire riflessioni e ricerche sulle connessioni e gli equilibri con le altre specie e gli ecosistemi, per ripensare nuove modalità di coesistenza che si contrappongono al dominio antropocentrico.
Moro ha lavorato su ciò che non è percepibile dai sensi umani e, in quanto tale, spesso rimosso dalle nostre consapevolezze quotidiane. Nello specifico ha volto il suo sguardo verso il fondo del mare, quella parte più recondita e lontana dalla superficie: da un lato il desiderio di ascoltare l’abisso, dall’altro la vita che si palesa nella molteplicità delle sue forme, anche le più piccole e delicate. Se l’unica possibilità di salvezza necessita di cominciare a ripensarci come specie, la vera rivoluzione può consistere nel fermarsi, e immergerci nel luogo del liminale, dentro e fuori noi stessi. Così, sulla sottile soglia che ci separa dal mostruosamente altro, di fronte a una luce differente, potremmo infine socchiudere gli occhi e restare, per una volta, in ascolto.
L’opera è stata realizzata in collaborazione con Tommaso Previdi e Beatrice Volpi (sound editing Matteo Sandri). Un particolare ringraziamento all'Area Marina Protetta di Miramare WWF Riserva della Biosfera di Miramare per la preziosa collaborazione e la generosa disponibilità.
Seguirà alle ore 18.30 la tavola rotonda interdisciplinare Il sabato del villaggio, a partire da riflessioni, suggestioni e quesiti sollevati dall’opera della Moro. Oltre all'artista, tra i partecipanti al dialogo vi saranno: Anna Bálványos, curatrice Ludwig Museum of Contemporary Art, Budapest, Cecilia Casorati, critica e curatrice, direttrice dell'Accademia di Belle Arti di Roma, Daniele Capra, curatore indipendente e critico, Giuliana Carbi, storica dell’arte e direttrice di Trieste Contemporanea, Fabio Cherstich, regista, Andrea Colla, zoologo Museo di Storia Naturale di Trieste, Eva Comuzzi, curatrice indipendente e critica, Giovanna Felluga, AtemporaryStudio, curatrice e direttrice artistica Vigne Museum, Lara Gaeta, curatrice e direttrice artistica aA29 Project Room, Giovanni Leghissa, filosofo, professore di filosofia all’Università di Torino, Tiziana Pers, artista e co-fondatrice RAVE, Claudio Libero Pisano, curatore e docente Accademia di Belle Arti di Roma, Donatella Saroli, curatrice MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Gabi Scardi, critica e curatrice indipendente.
Liliana Moro nasce nel 1961 a Milano, dove vive e lavora. Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, nel 1989 fonda, insieme ad altri artisti, lo Spazio di Via Lazzaro Palazzi a Milano che resterà attivo fino al 1993. Ha esposto in importanti mostre collettive quali Documenta IX, Kassel (D); 45. Biennale d’Arte, Venezia, Venezia; Castello di Rivoli, Rivoli; Quadriennale, Roma; Moderna Museet, Stoccolma (SE); PS1, New York (USA); De Appel, Amsterdam (NL); Palazzo Grassi, Venezia; Mart, Rovereto; Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma; MAXXI, Roma; Triennale, Milano; 58. Biennale d’Arte, Padiglione Italia, Venezia. Ha tenuto personali presso Galleria Emi Fontana, Milano; MUHKA, Anversa (B); Istituto Italiano di Cultura, Los Angeles (USA); Fondazione Ratti, Como; Fondazione Zegna, Trivero; Cubo Garutti, Museion, Bolzano; Galleria Francesco Pantaleone, Palermo e Milano, Galleria de’ Foscherari, Bologna.
Incontrando i lavori di dell’artista si ha la percezione che sia presente solo ciò che è strettamente necessario. Suono, parole, sculture, oggetti e performance, compongono un mondo che mette in scen” una realtà, allo stesso tempo, cruda e poetica. Sono territori di un’esperienza individuale (quella dell’artista, ma soprattutto dello spettatore) che invitano a andare oltre ciò che è visibile. La riduzione all’essenziale intesa come attitudine, pratica e posizione, non è il risultato di una ripresa del linguaggio minimale, si tratta piuttosto di una modalità che l’artista mette in atto sia quando sceglie di impiegare tecniche elaborate, sia quando sceglie di utilizzare materiali esistenti o oggetti d’uso comune. La libertà di azione è un aspetto importante del lavoro ma lo definisce solo in parte: ciò che produce lo scarto interessante è la relazione tra l’universo delle possibilità e la tensione a più livelli – fisica e poetica – generata da questa relazione.
RAVE è un meta-progetto partecipativo che apre la discussione sul ruolo dell'arte contemporanea nei confronti dell'alterità animale e sulla necessità di ripensarsi in una prospettiva biocentrica, dove ogni vita è interconnessa, dalla più imponente alla più minuta. Negli ultimi dieci anni tutti i più importanti indicatori delle componenti del sistema climatico (atmosfera, oceani, ghiacci) sono cambiati a una velocità mai osservata negli ultimi secoli e millenni, e più di un migliaio di miliardi di animali sono stati fatti nascere in prigionia ed uccisi, in un ininterrotto esercizio di dominio che è tra le maggiori cause di deforestazione e di cambiamento climatico. Nello stesso decennio dal 2011 RAVE affronta la complessità delle relazioni con il resto di viventi, la necessità di un mutamento di paradigma mediante una coscienza antispecista che comprenda il vegetarismo come forma per esistere insieme, per comprendere l’alito inascoltato di una pluralità interconnessa, sopra e sotto la terra, e in ogni dove.
RAVE è realizzato con il supporto della Regione Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con Comune di Trivignano Udinese, Comune di Manzano, Associazione Culturale L’Officina, ALL/Università degli Studi di Udine, Musiz Foundation, Trieste Contemporanea. Main partner Vulcano Agency. Si ringrazia l'Agriturismo Al Rol dei Conti di Maniago.
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Sabato 28 agosto ore 17.30
Il sabato del villaggio. Tavola rotonda
Sabato 28 agosto ore 18.30
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