Lorenzo Puglisi | Oscurità, tragedia, redenzione

Lorenzo Puglisi, Il Grande Sacrificio, Dettaglio, 2019, Olio su tavola di pioppo, 205 x 605 cm
Dal 20 April 2021 al 30 April 2021
Venezia
Luogo: Ateneo Veneto / AKKA Project Venezia
Indirizzo: Sedi varie
Enti promotori:
- Unione Armeni d’Italia
Telefono per informazioni: +39 345 008 7940
Sito ufficiale: http://akkaproject.com
Evento promosso da Unione Armeni d’Italia, in collaborazione con AKKA Project Venezia presso Ateneo Veneto, Campo San Fantin, 1897, Venezia, Italia
Il grande sacrificio, progetto pittorico creato dall’artista Lorenzo Puglisi, affonda le radici nel dramma del genocidio armeno sottolineando l’inconcepibile attualità dell’offuscamento di coscienza che porto’ e ancora oggi, troppo spesso, porta alla brutalità dell’uomo sull’uomo.
Lorenzo Puglisi è autore di una ricerca pittorica dominata dall'essenzialità della rappresentazione dove profonde pennellate nere diventano lo sfondo di buio assoluto da cui nascono fiotti di luce che creano e delineano forme e figure umane.
Il suo coinvolgimento nella tragedia del genocidio armeno iniziò nel 2015 quando venne invitato ad esibire una sua opera in occasione di un’esposizione commemorativa tenutasi a Parigi.
Ebbe inizio lì il suo percorso di analisi della caratteristica che, nella sua esperienza, è radice e causa di odio e di tutte le sue più estreme conseguenze: la mancanza di consapevolezza.
L’opera di Puglisi ci propone lo sguardo, fisso e silente, di un uomo che invece è consapevole di ciò che sta accadendo e di ciò che sta vivendo.
Qui, nella sacra sede dell’Ateneo Veneto, la più antica istituzione culturale in attività a Venezia, il progetto di Puglisi trova la sua naturale collocazione. La sede dell’Ateneo, il Palazzo cinquecentesco noto come Scuola dei Picai, offre un palcoscenico d’eccellenza; accanto agli affreschi della Crocifissione, firmati Leonardo Corona e Baldassare d’Anna, l’opera di Puglisi, silente e penetrante, si fa testimone dell’oscuramento di coscienza, della violenza degli uomini sugli uomini.
Il progetto, nato dalla collaborazione tra Lorenzo Puglisi, l’Unione Armeni d’Italia, rappresentata dal Professor Baykar Sivazliyan e prodotto da AKKA Project, ambisce ad accendere riflessioni e speranza, specialmente dopo mesi cosi bui come quelli trascorsi in balia del virus.
Lorenzo Puglisi (Biella, 1971) è autore di una ricerca pittorica che rende verso l’essenzialità della rappresentazione e denso di rimandi alla storia della pittura.
Negli ultimi anni la sua ricerca artistica si è focalizzata su grandi tele riferite a capolavori del passato e filtrate dalla sua iconografia. Nel 2019 una monografia sul suo lavoro è stata pubblicata da Hatje Cantz (Berlino), con un saggio di Mark Gisbourne. Il libro presenta i lavori più emblematici del percorso dell’artista con una sezione dedicata a Il Grande Sacrificio, la mostra tenutasi in Santa Maria delle Grazie a Milano per commemorare il 500esimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci.
Il suo lavoro è stato esposto internazionalmente in numerose mostre collettive e personali in spazi pubblici e privati, tra I quali il CAC La Traverse di Parigi, Il Pio Monte della Misericordia di Napoli, The Historical Museum a Brema, la Sagrestia del Bramante a Milano, la Cripta della Chiesa di King’s Cross St. Pancras a Londra.
Lo scorso settembre ha inaugurato una mostra alla Basilica di Santo Spirito a Firenze con uno dei suoi dipinti, Crocifissione, davanti alla scultura di Michelangelo di Cristo in croce.
I progetti futuri includono una mostra al Latvian National Museum of Art di Riga in Lettonia in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi di Firenze.
Il grande sacrificio, progetto pittorico creato dall’artista Lorenzo Puglisi, affonda le radici nel dramma del genocidio armeno sottolineando l’inconcepibile attualità dell’offuscamento di coscienza che porto’ e ancora oggi, troppo spesso, porta alla brutalità dell’uomo sull’uomo.
Lorenzo Puglisi è autore di una ricerca pittorica dominata dall'essenzialità della rappresentazione dove profonde pennellate nere diventano lo sfondo di buio assoluto da cui nascono fiotti di luce che creano e delineano forme e figure umane.
Il suo coinvolgimento nella tragedia del genocidio armeno iniziò nel 2015 quando venne invitato ad esibire una sua opera in occasione di un’esposizione commemorativa tenutasi a Parigi.
Ebbe inizio lì il suo percorso di analisi della caratteristica che, nella sua esperienza, è radice e causa di odio e di tutte le sue più estreme conseguenze: la mancanza di consapevolezza.
L’opera di Puglisi ci propone lo sguardo, fisso e silente, di un uomo che invece è consapevole di ciò che sta accadendo e di ciò che sta vivendo.
Qui, nella sacra sede dell’Ateneo Veneto, la più antica istituzione culturale in attività a Venezia, il progetto di Puglisi trova la sua naturale collocazione. La sede dell’Ateneo, il Palazzo cinquecentesco noto come Scuola dei Picai, offre un palcoscenico d’eccellenza; accanto agli affreschi della Crocifissione, firmati Leonardo Corona e Baldassare d’Anna, l’opera di Puglisi, silente e penetrante, si fa testimone dell’oscuramento di coscienza, della violenza degli uomini sugli uomini.
Il progetto, nato dalla collaborazione tra Lorenzo Puglisi, l’Unione Armeni d’Italia, rappresentata dal Professor Baykar Sivazliyan e prodotto da AKKA Project, ambisce ad accendere riflessioni e speranza, specialmente dopo mesi cosi bui come quelli trascorsi in balia del virus.
Lorenzo Puglisi (Biella, 1971) è autore di una ricerca pittorica che rende verso l’essenzialità della rappresentazione e denso di rimandi alla storia della pittura.
Negli ultimi anni la sua ricerca artistica si è focalizzata su grandi tele riferite a capolavori del passato e filtrate dalla sua iconografia. Nel 2019 una monografia sul suo lavoro è stata pubblicata da Hatje Cantz (Berlino), con un saggio di Mark Gisbourne. Il libro presenta i lavori più emblematici del percorso dell’artista con una sezione dedicata a Il Grande Sacrificio, la mostra tenutasi in Santa Maria delle Grazie a Milano per commemorare il 500esimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci.
Il suo lavoro è stato esposto internazionalmente in numerose mostre collettive e personali in spazi pubblici e privati, tra I quali il CAC La Traverse di Parigi, Il Pio Monte della Misericordia di Napoli, The Historical Museum a Brema, la Sagrestia del Bramante a Milano, la Cripta della Chiesa di King’s Cross St. Pancras a Londra.
Lo scorso settembre ha inaugurato una mostra alla Basilica di Santo Spirito a Firenze con uno dei suoi dipinti, Crocifissione, davanti alla scultura di Michelangelo di Cristo in croce.
I progetti futuri includono una mostra al Latvian National Museum of Art di Riga in Lettonia in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi di Firenze.
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