Slater B. Bradley: The Secret Key
© Slater B. Bradley
/ Slater Bradley Studio, Berlin, Germany and Galeria Filomena Soares, Lisbon, Portugal | Slater B. Bradley, Ninth Wave Solar Shield, 2016
Dal 11 November 2016 al 11 January 2017
Venezia
Luogo: Zuecca Project Space
Indirizzo: Giudecca 33
Orari: 10 - 18 | Lunedì chiuso
Costo del biglietto: Ingresso libero
Telefono per informazioni: +39 041 2406840
E-Mail info: info@zueccaprojectspace.com
Sito ufficiale: http://zueccaprojects.com
Ancora un artista internazionale per la nuova mostra di Zuecca Project Space, la galleria con sede a Venezia nell’isola della Giudecca. Si tratta di Slater B. Bradley, americano, ma berlinese d’adozione dove vive e lavora da tempo. La mostra The Secret Key nasce dalla collaborazione tra Bradley e la galleria veneziana che ormai si è contraddistinta nel panorama lagunare per portare in città i lavori degli artisti più trendy del momento.
Curata da Alessandro Possati, direttore di Zuecca Project Space, l’esposizione è un preludio di quanto verrà esposto in occasione della prossima Biennale d’Arte. Si basa sulla serie “Shield” e include tre giorni di performance e workshop incentrati sul tema della coscienza, dell’espansione dello spirito e della mente.
Bradley è assurto all’attenzione internazionale con una performance al Solomon R. Guggenheim Museum di New York nel 2005 e la sua partecipazione alla Biennale Whitney, sempre a New York, l’anno precedente. Da allora ha esposto in musei e gallerie di tutto il mondo, riscuotendo un grosso interesse. Da un anno ha creato una serie di lavori astratti che oscillano tra pittura e fotografia chiamati ‘Shields’, scudi. In occasione della mostra veneziana The Secret Key, l’artista ha creato un set di tre “Shields” in oro, nero e argento con la tecnica dei pennarelli indelebili.
Come punto di partenza, Bradley prende la fine del mondo annunciata dal Calendario Maja per il 21 dicembre del 2012. Il lavoro artistico indaga il cambiamento della coscienza umana e della spiritualità nell’arte contemporanea in tempi di incertezza, d’intelligenza artificiale e sovrabbondanza di immagini e informazioni.
La collaborazione con Zuecca Projects prevede un tour guidato a luoghi spirituali (vedi il programma sotto). L’artista, infatti, intende posizionare la serie di “Shield” in dialogo con le Case di Dio durante la prossima Biennale d’arte nel 2017.
Slater B. Bradley è nato a San Francisco, California nel 1975; attualmente vive e lavora a Berlino, Germania. Il suo lavoro è stato protagonista di mostre antologiche in numerosi musei internazionali tra cui The Solomon R. Guggenheim Museum, New York (2005), UC Berkeley Contemporary Art Museum and Pacific Film Archive, California (2005), Contemporary Art Museum, St Louis, Missouri (2007), De Hallen Haarlem, Haarlem, The Netherlands (2009), Whitney Museum of American Art, New York (2010), Aspen Art Museum, Aspen, Colorado (2011), and the Johnson Museum of Art, Ithaca, New York (2013). Le prossime esposizioni sono previste al Contemporary Art of Flanerie alla Barnes Foundation, Philadelphia, Pennsylvania (2017) e alla National Portrait Gallery, London, UK (2018).
Curata da Alessandro Possati, direttore di Zuecca Project Space, l’esposizione è un preludio di quanto verrà esposto in occasione della prossima Biennale d’Arte. Si basa sulla serie “Shield” e include tre giorni di performance e workshop incentrati sul tema della coscienza, dell’espansione dello spirito e della mente.
Bradley è assurto all’attenzione internazionale con una performance al Solomon R. Guggenheim Museum di New York nel 2005 e la sua partecipazione alla Biennale Whitney, sempre a New York, l’anno precedente. Da allora ha esposto in musei e gallerie di tutto il mondo, riscuotendo un grosso interesse. Da un anno ha creato una serie di lavori astratti che oscillano tra pittura e fotografia chiamati ‘Shields’, scudi. In occasione della mostra veneziana The Secret Key, l’artista ha creato un set di tre “Shields” in oro, nero e argento con la tecnica dei pennarelli indelebili.
Come punto di partenza, Bradley prende la fine del mondo annunciata dal Calendario Maja per il 21 dicembre del 2012. Il lavoro artistico indaga il cambiamento della coscienza umana e della spiritualità nell’arte contemporanea in tempi di incertezza, d’intelligenza artificiale e sovrabbondanza di immagini e informazioni.
La collaborazione con Zuecca Projects prevede un tour guidato a luoghi spirituali (vedi il programma sotto). L’artista, infatti, intende posizionare la serie di “Shield” in dialogo con le Case di Dio durante la prossima Biennale d’arte nel 2017.
Slater B. Bradley è nato a San Francisco, California nel 1975; attualmente vive e lavora a Berlino, Germania. Il suo lavoro è stato protagonista di mostre antologiche in numerosi musei internazionali tra cui The Solomon R. Guggenheim Museum, New York (2005), UC Berkeley Contemporary Art Museum and Pacific Film Archive, California (2005), Contemporary Art Museum, St Louis, Missouri (2007), De Hallen Haarlem, Haarlem, The Netherlands (2009), Whitney Museum of American Art, New York (2010), Aspen Art Museum, Aspen, Colorado (2011), and the Johnson Museum of Art, Ithaca, New York (2013). Le prossime esposizioni sono previste al Contemporary Art of Flanerie alla Barnes Foundation, Philadelphia, Pennsylvania (2017) e alla National Portrait Gallery, London, UK (2018).
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 20 December 2025 al 20 April 2026
Caserta | Reggia di Caserta
Regine: trame di cultura e diplomazia tra Napoli e l’Europa
-
Dal 19 December 2025 al 23 March 2026
Torino | Palazzo Madama - Museo Civico d’Arte Antica
Il castello ritrovato. Palazzo Madama dall’età romana al medioevo
-
Dal 17 December 2025 al 19 January 2026
Roma | Palazzo della Cancelleria
De Humana Mensura di Linda Karshan
-
Dal 18 December 2025 al 12 April 2026
Firenze | Gallerie degli Uffizi
Cera una volta. Sculture dalle collezioni medicee
-
Dal 11 December 2025 al 9 April 2026
Firenze | Museo Archeologico Nazionale di Firenze
Icone di Potere e Bellezza
-
Dal 11 December 2025 al 11 January 2026
Roma | Palazzo Esposizioni Roma
Giorgio Morandi nella Collezione Eni. Un viaggio attraverso la storia culturale del cane a sei zampe e l’eredità di Enrico Mattei