Mostra Mimì Quilici Buzzacchi. Da Ferrara a Roma e ritorno, gli anni della transizione 1943 - 1962 a Bologna. Le informazioni sulla mostra Mimì Quilici Buzzacchi. Da Ferrara a Roma e ritorno, gli anni della transizione 1943 - 1962, i curatori, gli orari di ingresso, il costo dei biglietti, i numeri per prenotare, il comunicato stampa sulla mostra Mimì Quilici Buzzacchi. Da Ferrara a Roma e ritorno, gli anni della transizione 1943 - 1962 del museo Museo MAGI '900 di Bologna.

Mimì Quilici Buzzacchi, Arrivo a Roma, 1945, con Folco e Vieri

Mim&igrave; Quilici Buzzacchi, <em>Arrivo a Roma, 1945, con Folco e Vieri</em>

Mappa

  • Città: Pieve di Cento
  • Provincia: Bologna
  • Indirizzo: Via Rusticana A/1
  • Telefono: +39 051 6861545
  • E-Mail info
  • Sito ufficiale

Scheda Mostra

Mimì Quilici Buzzacchi. Da Ferrara a Roma e ritorno, gli anni della transizione 1943 - 1962

Mimì Quilici Buzzacchi


  • Luogo: Museo MAGI '900
  • Curatori: Valeria Tassinari
  • Enti promotori:
    • Archivio Mimì Quilici Buzzacchi - Roma
  • Città: Pieve di Cento
  • Provincia: Bologna
  • Data inizio: 23 March 2019
  • Data fine: 13 May 2019
  • Costo del biglietto: Ingresso libero
  • Telefono per informazioni: +39 051 6861545
  • E-Mail info
  • Sito ufficiale

Comunicato Stampa:


Una figura femminile di grande temperamento e capacità, una donna che ha saputo imporsi sulla scena culturale italiana negli anni cruciali del Novecento, secolo che ha attraversato quasi completamente, vivendone pienamente le trasformazioni. La storia di Emma Buzzacchi (Medole, Mantova, 1903 - Roma, 1990), è un caso esemplare di talento e determinazione nel seguire la propria ispirazione artistica, conciliandola con le difficoltà della vita e con la cura dei figli Folco e Vieri.
 FOTO: Tra Ferrara e Roma con Mimì
Nata in una famiglia della colta borghesia lombarda, precocemente attiva come pittrice e abilissima nella tecnica incisoria, Mimì si afferma professionalmente a Ferrara dove nel 1929 sposa il giornalista Nello Quilici, del quale rimane precocemente vedova a causa dell’ incidente aereo di Tobruk, in cui il marito perde la vita insieme a Italo Balbo e a tutto l’equipaggio. La città emiliana Ferrara in quegli anni è un culturalmente molto attiva e le offre l’occasione di entrare nell’ambito del novecentismo, frequentando tra gli altri il pittore Achille Funi, che la avvicina alla pratica della grande decorazione, fortemente sostenuta dal fascismo. E Ferrara, con il suo castello e con i suoi paesaggi del Delta, sarà sempre per lei una città d’elezione, tra trasferimenti e ritorni.

Realizzata in collaborazione con l’Archivio Mimì Quilici Buzzacchi di Roma, nell’ambito di una serie di iniziative di studio e valorizzazione dell’artista, la mostra allestita al Museo MAGI 900 approfondisce il particolare periodo della sua produzione artistica, compreso tra gli ultimi drammatici anni della guerra e l’inizio degli anni Sessanta. Un periodo di transizione e di significativa trasformazione artistica e personale, in cui  Mimì inizia a mettere in discussione la solida adesione alla figura dei suoi anni giovanili e, dopo il trasferimento a Roma nel 1945, a contatto con la Scuola Romana conferisce una nuova definizione alla sua pittura, che da quel momento seguirà un’inclinazione più cromatica e sensibile, avviata a sfiorare l’astrazione, soprattutto nelle vedute urbane e nei paesaggi, in cui sguardo e cuore si uniscono.

Inaugurazione sabato 23 marzo ore 17

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