Mostra San Domenico: il volto del Santo nei codici miniati del Museo Civico Medievale 1216-2016 a Bologna. Le informazioni sulla mostra San Domenico: il volto del Santo nei codici miniati del Museo Civico Medievale 1216-2016, i curatori, gli orari di ingresso, il costo dei biglietti, i numeri per prenotare, il comunicato stampa sulla mostra San Domenico: il volto del Santo nei codici miniati del Museo Civico Medievale 1216-2016 del museo Museo Civico Medievale di Bologna.

San Domenico, Museo Civico Medievale, Bologna

San Domenico, Museo Civico Medievale, Bologna

Mappa

Scheda Mostra

San Domenico: il volto del Santo nei codici miniati del Museo Civico Medievale 1216-2016


  • Luogo: Museo Civico Medievale
  • Curatori: Ilaria Negretti, Paolo Cova
  • Città: Bologna
  • Provincia: Bologna
  • Data inizio: 1 December 2016
  • Data fine: 11 June 2017
  • Telefono per informazioni: +39 051 2193930
  • E-Mail info
  • Sito ufficiale

Comunicato Stampa:


In occasione dell'Ottavo Centenario della conferma della regola dell'Ordine dei Predicatori (1216-2016), la nostra piccola esposizione, curata da Ilaria Negretti e Paolo Cova: San Domenico: il volto del Santo nei codici miniati del Museo Civico Medievale 1216-2016 è dedicata allo studio iconografico delle miniature di Domenico rintracciate nei codici Due-Trecenteschi conservati nella collezione del Museo Civico Medievale.

“...era di statura media, di corporatura delicata, la faccia bella e un poco rossa, i capelli e la barba leggermente rossi, belli gli occhi. Dalla sua fronte, e fra le ciglia, irraggiava un certo splendore, che attirava tutti a venerarlo e ad amarlo. Sempre ilare e giocondo, se non mosso a compassione per qualche afflizione del prossimo. Aveva le mani lunghe e belle. Aveva una grande voce bella e risonante. Non fu affatto calvo, ma aveva la corona della rasura del tutto integra, cosparsa di pochi capelli bianchi.”


In questa mirabile descrizione di Domenico di Guzmán la beata Cecilia Cesarini, partecipe della prima esperienza del nuovo ordine, tratteggia con realismo la sua fisionomia. E' interessante notare come le immagini più antiche (Invv. 512-513-514-521-612), realizzate nella seconda metà del XIII secolo, a qualche decennio di distanza dalla morte del Santo (1221), paiono tramandare la memoria del suo vero volto.