Mostra //:(TT)+U=Think The Unthinkable a Bologna. Le informazioni sulla mostra //:(TT)+U=Think The Unthinkable, i curatori, gli orari di ingresso, il costo dei biglietti, i numeri per prenotare, il comunicato stampa sulla mostra //:(TT)+U=Think The Unthinkable del museo Galleria OltreDimore di Bologna.

//:(TT)+U=Think The Unthinkable, Galleria OltreDimore, Bologna

//:(TT)+U=Think The Unthinkable, Galleria OltreDimore, Bologna

Mappa

  • Città: Bologna
  • Provincia: Bologna
  • Indirizzo: piazza San Giovanni in Monte 7
  • Telefono: +39 051 6449537/ 349 1250956
  • E-Mail info
  • Sito ufficiale

Scheda Mostra

//:(TT)+U=Think The Unthinkable

Filippo Berta, Enrica Borghi, Alberto Di Fabio, Michele Giangrande, Roberta Grasso, Alessandro Moreschini, ZUP – Zuppa Urban Project


  • Luogo: Galleria OltreDimore
  • Curatori: Raffaele Quattrone
  • Città: Bologna
  • Provincia: Bologna
  • Data inizio: 23 March 2013
  • Data fine: 25 May 2013
  • Telefono per informazioni: +39 051 6449537/ 349 1250956
  • E-Mail info
  • Sito ufficiale

Comunicato Stampa:

Inaugura venerdì 22 marzo, negli spazi della Galleria OltreDimore, la mostra //:(TT)+U=Think The Unthinkable a cura di Raffaele Quattrone.
Gloria, denaro, successo. Sono questi i valori che animano la società contemporanea e ne costituiscono la struttura culturale. Crescita (intesa soprattutto in termini economici), individualismo e costruzionismo sono invece le attività cardine, i processi fondativi del nostro mondo dove nessuno più crede in un comune progetto di sviluppo.

E’ possibile immaginare uno scenario diverso?
//:(TT)+U=Think The Unthinkable parte da questi presupposti ironizzando sul dominio del sapere scientifico-­?matematico a discapito di quello umanistico. Il risultato di questa improbabile formula matematica è think the unthinkable cioè pensa l’impensabile, prova a superare i limiti, gli inceppamenti del nostro sistema sociale attraverso l’arte e la creatività.
E’ così che 7 artisti utilizzando differenti mezzi espressivi forniranno la loro personale chiave di lettura:
Filippo Berta attraverso fotografia, video e performance indaga le contraddizioni dell’esistenza umana nell’opera “Istruzioni d’uso”, un’alternativa temporanea all’uso delle armi dove alcuni militari giocano con esse cercando di tenerle in equilibrio sul palmo della mano. Enrica Borghi riflette sulla tendenza contemporanea al consumo continuo di beni e risorse, riciclando oggetti di scarto e realizzando con questi opere d’arte come nel caso dell’installazione “Meduse”. Nel laboratorio in programma nel mese di maggio inviterà i partecipanti a realizzare oggetti preziosi partendo proprio dai rifiuti. Alberto Di Fabio dialoga con la scienza utilizzando il suo virtuosismo per scoprire l’energia fisica racchiusa negli elementi che costituiscono la materia. L’arte diventa così non solo un mezzo espressivo dal grande impatto estetico ma anche uno strumento di studio ed analisi scientifica. Michele Giangrande con l’opera-­?neon “Mike The Headless Chicken” ironizza sulle tradizioni, la storia, i simboli di una cultura per mostrare che non sono entità assolute ma variabili, negoziabili,
relative. Roberta Grasso, la più giovane degli artisti partecipanti, realizza sculture morbide utilizzando la classiche tecniche del mosaico, come nella grande installazione ”L’E/essere sospeso” presente in mostra ed ispirata alle “città invisibili” di Calvino. Di Alessandro Moreschini è l’installazione “Crescita e sviluppo insostenibili”, composta da superfici e oggetti ricoperti con elaborati pattern pittorici, che si interroga sulle possibilità future della crescita del pianeta. Infine ZUP-­?Zuppa Urban Project, progetto partecipativo che partendo dai preconcetti sulla città che analizza (nel nostro caso Bologna), messi poi in dubbio nel corso del laboratorio, li traduce in una ricetta, cucinata e servita al pubblico in un evento performativo.