Il programma di incontri si focalizzerà sulla cultura artistica contemporanea, con particolare riferimento al patrimonio artistico e naturalistico delle Ville storiche urbane, punto cardine dell’opera di tutela e valorizzazione della Sovrintendenza Capitolina, riletti però attraverso lo sguardo approfondito e multi-linguistico degli artisti d’oggi.
Gli artisti invitati, tramite i loro linguaggi, estetiche, stili e personalità diverse, proporranno una nuova chiave di lettura, promozione e diffusione del patrimonio artistico, storico e naturalistico delle Ville storiche, attraverso una visione “altra”, come hanno insegnato i Surrealisti, quella appunto dell’arte. Quindi, attraverso un'ottica culturale “insolita”, diversa, “altra” appunto, l'artista è stato invitato a interagire, a dialogare e a confrontarsi con studiosi, critici d’arte e giornalisti di settore, su diversi piani comunicativi, come interviste, proiezioni video e art action.
L’inizio con Waterfall di Laura VdB Facchini, un tessuto grezzo di 350 cm lavorato in diretta dall’artista, ispirato all’acqua, nelle sue diverse accezioni, presente nei dipinti di Giorgio de Chirico della collezione del Museo Bilotti, in rapporto con l’ambiente visivo di Villa Borghese. Su altro versante linguistico l’incontro con una delle figure storiche della neo-avanguardia italiana del secondo Novecento, Lamberto Pignotti, nel tentativo di ricomporre le fila, ormai decennali (a partire dalla fine degli anni Quaranta), di creazioni artistiche e teorie estetiche che l’artista ha strutturato nel tempo e mai così presenti in questi ultimi anni, fra tecnologia, ambiente e poesia visiva. Di diverso impatto creativo l’art action Make Haring Great Again di Marco Petrella, il quale si raffronta con le fotografie di Stefano Fontebasso De Martino sullo storico passaggio di Keith Haring a Roma, al quale è dedicato sia l’action che l’incontro, A ricostruzione e memoria dei graffiti da questo realizzati nella Capitale e poi cancellati, il gioco creativo di Petrella di ricostruire un possibile – probabile – confronto quindi fra immagini dedotte dall’iconografia di Haring e le fotografie documento della presenza di Haring in città di Fontebasso.
La prima parte del programma, curato da Claudio Crescentini (Sovrintendenza Capitolina), seguirà il seguente calendario:
- LAURA VdB FACCHINI - WATERFALL IN VILLA
Incontro venerdì 13 giugno, ore 18.30
Partecipano: Consuelo Ciatti (Attrice), Miranda MaC Phail (Curatrice, Collezione Gori, Fattoria di Celle-Pistoia), Nicoletta Ricasoli (Co-fondatrice Wind Mill)
- LAMBERTO PIGNOTTI - NATURA TECNOLOGICA & POESIA VISIVA
Partecipano: Claudio Crescentini (Sovrintendenza Capitolina); Jonathan Giustini (Scrittore e giornalista) e Daniela Vasta (Storica dell’arte).
- KEITH HARING A ROMA - URBAN NATURE IN THE PARK
Incontro venerdì 11 luglio, ore 18.30
Partecipano: Valeria Arnaldi (Giornalista “Il Messaggero”); Claudio Crescentini (Sovrintendenza Capitolina); Ivan D’Alberto (Teorico e storico dell’Arte contemporanea); Stefano Fontebasso De Martino (Fotografo), Marco Petrella (Fumettista e illustratore)
Laura V.d.B. (Van der Bol) Facchini, di origine olandese è nata a Prato. La sua ricerca artistica è fortemente influenzata dalla visione scultorea e spaziale che le è congeniale ed è stata fondamentale nella sua iniziale attività di designer e creativa. Questa esperienza, unita ad una matura creatività, viene utilizzata dall’artista soprattutto nella realizzazione di grandi installazioni site specific studiate appositamente per luoghi storici e istituzionali nazionali e internazionali in un confronto diretto fra materia e struttura. Nel 2020 fonda a Roma l’Associazione Culturale Wind Mill, con l’intento di promuovere la decostruzione degli stereotipi di genere attraverso l'arte e la cultura, in modo da contribuire al riequilibrio delle pari opportunità nell'arte e nella società contemporanea, nonché ad incoraggiare e valorizzare l’attività delle artiste nel mondo, anche attraverso il progetto denominato Women Visual Artists Database.
Stefano Fontebasso De Martino, vive e lavora a Roma. Ha iniziato a dedicarsi alla fotografia attorno agli anni Settanta, specializzandosi nella documentazione e nella narrazione della scena dell’arte contemporanea. Ha ritratto alcuni dei Maestri più famosi del XX del XXI secolo (Emilio Vedova, Michelangelo Pistoletto, Vettor Pisani, Pino Pascali/Ugo Mulas, Mimmo Paladino, Luigi Ontani, Hidetoshi Nagasawa, Fabio Mauri, Jannis Kounellis, Joseph Kostuth, Gino De Dominicis, Enzo Cucchi, Joseph Beuys, ecc.), in situazioni estemporanee e nell’esecuzione di performances e azioni, nei loro studi, o durante la preparazione di mostre. Nel corso degli anni ha collaborato con spazi espositivi pubblici e privati e ha presentato a sua volta il proprio lavoro in musei e gallerie e in numerose pubblicazioni. Gli scatti fotografici di Fontebasso De Martino sono immagini che colgono e valorizzano quell’istante come momento di un più ampio processo creativo che investe il fare arte. L’incontro con questi maestri ha determinato nella carriera del fotografo romano una “proiezione di vita” verso la storia.
Marco Petrella, illustratore e fumettista. Nel 2024 ha pubblicato Keith in Rome, sulla storia del graffito di Keith Haring a Palazzo delle Esposizioni e della sua rimozione. Nel 2021 ha pubblicato 1885 Il bacio fantasma, graphic novel sul giovane Richard Brautigan e la sua poesia, con la sceneggiatura di Filippo Golia. È autore di POP Piccolo Omaggio a Pascali con testo di Roberto Lacarbonara (2023). Per Feltrinelli Editore ha disegnato la uniform edition di Edoardo Sanguineti. Nel centenario della nascita di Don Milani ha disegnato copertina e illustrazioni interne di Mia patria sono gli oppressi, scritto da Vanessa Roghi. Per Vita da Bianciardi, di Pierluigi Barberio, ha realizzato copertina e illustrazioni interne su Luciano Bianciardi (2024). Il suo ultimo graphic novel è Si muove la città (2024), vincitore del IV Premio Book Ciak Legge per la categoria “Grafic novel”. Petrella inoltre collabora con «la Lettura», inserto culturale del «Corriere della Sera».
Lamberto Pignotti (Firenze 1926), fin dalla fine degli anni Quaranta, assimilata la lezione delle avanguardie, avvia sperimentazioni di arte verbovisiva. Dalla metà degli anni Cinquanta inizia l’attività saggistica, deliberatamente rivolta alla critica militante e all’attualità culturale. Nei primi anni Sessanta concepisce e teorizza le prime forme di “poesia tecnologica” e “poesia visiva”, di cui cura nel 1965 la prima antologia. Nel 1963 dà vita, con altri artisti e critici, al “Gruppo 70” e partecipa alla formazione del “Gruppo 63 con, fra gli altri, Umberto Eco e Angelo Guglielmi. Dal 1971 al 1996 ha portato avanti, prima come professore alla Facoltà di Architettura di Firenze e poi al DAMS della Facoltà di Lettere di Bologna, dei corsi sugli svariati rapporti fra avanguardie, mass-media e new-media. La sua opera artistica procede rapportando segni e codici di diversa provenienza: linguistici, visivi, dell’udito, del gusto, dell’olfatto, del tatto, del comportamento, dello spettacolo: da siffatta attività multimediale e sinestetica nascono, tra happening e performance, le “Poesie e no”, le “cine-poesie”, le cassette logo-musicali, i libri oggetto di plastica, le poesie da toccare, da bere, da mangiare, i “chewing poems” e, naturalmente, le “poesie visive” sotto forma di collage o di intervento su foto di cronaca, di moda, di pubblicità, ecc. Ha promosso, curato o organizzato, da solo o con altri, mostre di poesia visiva, rassegne d’arte inter-mediale, dibattiti, festival e convegni sulla cultura in atto. Ha partecipato intensamente a convegni, dibattiti, lezioni, conferenze, performance e festival in Italia e all’estero. Numerosissime le sue mostre nel mondo.