Fino al 25 settembre alla Galleria Comunale d'Arte Contemporanea
Tullio Crali, artista a tutto tondo, in mostra a Monfalcone
Tullio Crali, In tuffo sulla città (Incuneandosi nell'abitato), 1939
Samantha De Martin
20/07/2022
Gorizia - Acrobazie vorticose, tuffi sulla città, il Carso, la laguna di Grado. E ancora il mare, i risvegli delle metropoli accentuati dallo sguardo di quello che Marinetti definì pubblicamente “il più grande aeropittore italiano”.
Tullio Crali si racconta in una mostra alla Galleria Comunale d'Arte Contemporanea di Monfalcone dove, fino al 25 settembre, un percorso dal titolo Crali aeropittore, sempre futurista offre un racconto del pittore artista a tutto tondo, dalle prime esperienze sul campo di volo di Gorizia, fino al termine della sua vivace esistenza, conclusasi a Milano 22 anni fa.
Oltre ottanta opere in prestito da collezioni pubbliche e private - molte mai esposte in Friuli Venezia Giulia - completano la documentazione visiva di tutta la produzione artistica di Crali che spazia dalla serie di aeropitture e dipinti a soggetto futurista ai bassorilievi, polimaterici e grafiche. L’aeropittura, presente in mostra con venti opere, quasi tutte di grande formato, copre un periodo che va dagli esordi del 1929 a Omaggio a Boccioni, una delle sue ultime, significative, pitture, realizzata nel 1995.
Non manca Incuneandosi nell’abitato (In tuffo sulla città) del 1939, che entusiasmò Marinetti a tal punto da indurre il padre del Futurismo a giudicare pubblicamente Crali come “il più grande aeropittore italiano”.
Tullio Crali, In volo sui campi di battaglia, 1938
A integrare il panorama aeropittorico sono in mostra alcuni importanti dipinti che risalgono al primo decennio dell’attività artistica di Crali, come In volo sui campi di battaglia del 1938 e Veduta aerea con il Castello di Gorizia del 1946, mentre l'artista a tutto campo emerge da una suggestiva sequenza di pitture come Risveglio di metropoli del 1930 (una tra le prime opere di successo dell’artista), ma anche da sei bassorilievi, nati dalla sperimentazione di diverse tecniche e materiali e che raffigurano, oltre allo stesso autore (Crali 1942/70), alcuni dei maggiori personaggi del Futurismo: Marinetti poeta dei tecnicismi (Zang – Tumb Tumm, 1942/70), Boccioni (1942/70), Russolo (1942/70), Sant’Elia (1942/70), Prampolini (1942/70).
La rassegna accoglie anche polimaterici, sculture e composizioni su tavola - anche in rilievo - oltre ad alcuni suggestivi disegni di architetture.
“Questa - commenta Marino De Grassi, curatore del percorso - non è una mostra su Crali, questa è la mostra su Crali, perché le opere qui esposte sono quelle con cui l’artista ha voluto consegnarsi alla storia, scelte da lui stesso per rappresentare la summa della sua produzione artistica e per essere con esse ricordato”.
Tullio Crali, Picchiata cabrata, 1959
Riconosciuto in Italia e nel mondo come il maggiore esponente di aeropittura, ultimo, coerente e irriducibile futurista, Crali scelse infatti personalmente molte delle opere presenti in mostra, affinché, attraverso queste, potesse essere consegnata ai posteri una qualificata sintesi di tutta la sua produzione creativa. Dopo il successo della mostra Crali e il Futurismo. Avanguardia Culturale allestita nel 2019 a Monfalcone e in seguito in parte ospitata alla Estorick Collection of Modern Italian Art di Londra, la Galleria Comunale d'Arte Contemporanea offre adesso l’opportunità di visitare la rassegna conclusiva sull’artista.
Promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Monfalcone, con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, della Banca di Credito Cooperativo di Staranzano e Villesse e PromoTurismoFVG, la mostra, a ingresso gratuito, si potrà visitare lunedì e mercoledì dalle 10 alle 13; venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 23. Il sabato e la domenica sarà possibile prendere parte alle visite guidate (alle 11, alle 18.30, alle 21.30), mentre la domenica sera il percorso avrà come guida d’eccezione il curatore, Marino De Grassi.
Tullio Crali, Poesia della velocità, 1992
Leggi anche:
• Dall'alto. Aeropittura futurista
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A integrare il panorama aeropittorico sono in mostra alcuni importanti dipinti che risalgono al primo decennio dell’attività artistica di Crali, come In volo sui campi di battaglia del 1938 e Veduta aerea con il Castello di Gorizia del 1946, mentre l'artista a tutto campo emerge da una suggestiva sequenza di pitture come Risveglio di metropoli del 1930 (una tra le prime opere di successo dell’artista), ma anche da sei bassorilievi, nati dalla sperimentazione di diverse tecniche e materiali e che raffigurano, oltre allo stesso autore (Crali 1942/70), alcuni dei maggiori personaggi del Futurismo: Marinetti poeta dei tecnicismi (Zang – Tumb Tumm, 1942/70), Boccioni (1942/70), Russolo (1942/70), Sant’Elia (1942/70), Prampolini (1942/70).
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“Questa - commenta Marino De Grassi, curatore del percorso - non è una mostra su Crali, questa è la mostra su Crali, perché le opere qui esposte sono quelle con cui l’artista ha voluto consegnarsi alla storia, scelte da lui stesso per rappresentare la summa della sua produzione artistica e per essere con esse ricordato”.
Tullio Crali, Picchiata cabrata, 1959
Riconosciuto in Italia e nel mondo come il maggiore esponente di aeropittura, ultimo, coerente e irriducibile futurista, Crali scelse infatti personalmente molte delle opere presenti in mostra, affinché, attraverso queste, potesse essere consegnata ai posteri una qualificata sintesi di tutta la sua produzione creativa. Dopo il successo della mostra Crali e il Futurismo. Avanguardia Culturale allestita nel 2019 a Monfalcone e in seguito in parte ospitata alla Estorick Collection of Modern Italian Art di Londra, la Galleria Comunale d'Arte Contemporanea offre adesso l’opportunità di visitare la rassegna conclusiva sull’artista.
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