La celluloïde et le marbre . Arte contemporanea e visioni cinematografiche
22/06/2006
La celluloïde et le marbre è il titolo di una serie di articoli che il celebre regista francese Eric Rohmer – l’eterodosso autore di Il segno del leone, Il raggio verde, La femme de l’aviateur – scrisse per i Cahiers du Cinéma negli anni ‘60.
In quegli articoli Rohmer stabiliva una straordinaria connessione tra la scultura e il cinema sostenendo che il cinema è “arte dello spazio e dei volumi” e pertanto è vicino alla scultura come alla pittura o alla fotografia.
Eppure, il marmo e la celluloide, sembrano restare molto distanti – separate da differenze enormi di carattere storico, culturale, estetico: il marmo, il materiale più antico e più nobile per esprimere la bellezza plastica, da un lato – e la celluloide, il materiale moderno inscindibilmente legato al cinema, dall’altro.
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Mondo | Dal 25 gennaio a Basilea
120 anni senza Cézanne. La mostra alla Fondation Beyeler
-
I titoli di novembre e dicembre
L’Agenda dell’arte - Al cinema
-
Roma | Fino al 1° marzo a Roma
L'arte relazionale si racconta al MAXXI
-
Firenze | In mostra 90 opere dal Rinascimento al Barocco
“Cera” una volta. Gli Uffizi riscoprono un’antichissima forma di scultura
-
Gli appuntamenti dal 3 al 9 novembre
La settimana dell’arte in tv, da Caravaggio al Museo Egizio
-
Milano | Dal 3 febbraio a Palazzo Reale
I Macchiaioli in una grande mostra per Milano Cortina 2026