Dal 4 settembre al Musée Picasso
In arrivo a Parigi “Picasso. Masterpieces!”

Kunstmuseum Basel. Succession Picasso 2018 |
Pablo Picasso, Arlequin assis, Parigi 1923.
Francesca Grego
27/07/2018
Mondo - Quando si tratta di Pablo Picasso anche le parole sono soggette a rivoluzioni. Cosa significa “capolavoro” per il geniale artista andaluso? Dal 4 settembre una grande mostra al Musée Picasso di Parigi indaga sulla questione attraverso un’incredibile selezione di opere.
Tra gli eventi di punta dell’autunno parigino, Picasso. Masterpieces! riunirà nel Marais una quarantina di pezzi provenienti da musei e collezioni private di tutto il mondo, alcuni dei quali per la prima volta in assoluto nella capitale francese.
Un nuovo percorso nell’arte del gigante del Modernismo, dove le opere ospiti dialogano con i gioielli di casa e con una serie di preziosi materiali d’archivio – documenti di storiche esposizioni, libri, riviste, recensioni sui giornali - tracciando la storia del mito di Picasso. Per raccontare come, attraverso il tempo, gli esperimenti di un artista vulcanico siano diventati “capolavori” capaci di cambiare per sempre il senso stesso dell’attività creativa.
Tra pietre miliari e opere rare poco note al grande pubblico, le 15 sezioni della mostra si aprono su temi, motivi, spunti e fasi dell’opera picassiana. Ogni pezzo ha una storia da raccontare, dai processi che gli diedero vita agli amici, ai mercanti, ai collezionisti che ne rimasero sconcertati o che, per primi, scommisero sul suo valore. Personaggi come Paul Rosenberg, Georges Braque, André Breton, Man Ray, Dora Maar si acquattano sullo sfondo, evocando la Ville Lumière della prima metà del XX secolo.
Ad aprire significativamente l’itinerario espositivo sono le illustrazioni per Il capolavoro sconosciuto di Honoré de Balzac, realizzate per Ambroise Vollard. Come il pittore Frenhofer, protagonista del romanzo, anche Picasso per tutta la vita rincorse un ideale artistico inarrivabile, in una continua dialettica tra intenzione e realizzazione, opera e modello. Si parte dal raro dipinto Science et Charité, creato a Barcellona dal pittore ancora sedicenne, per approdare a icone come Les Demoiselles d’Avignon, Gli Arlecchini, le Bagnanti, le Donne alla toilette.
Il percorso tocca tutti i linguaggi amati da un genio decisamente poliedrico. Non solo pittura, dunque, ma anche scultura, litografia, le straordinarie scenografie per i Balletti Russi e i famosi collage cubisti, attraversando dall’accademia all’avanguardia le diverse fasi di una passione lunga una vita.
A cura di Emilie Bouvard e Coline Zellal, Picasso. Masterpieces! sarà visitabile dal 4 settembre 2018 al 13 gennaio 2019.
Leggi anche:
• Picasso e il mito dell’antico: in autunno una grande mostra a Palazzo Reale
• Picasso e Matisse: a Nizza un confronto tra giganti
• Presto in Provenza il Museo di Picasso e Jacqueline
Tra gli eventi di punta dell’autunno parigino, Picasso. Masterpieces! riunirà nel Marais una quarantina di pezzi provenienti da musei e collezioni private di tutto il mondo, alcuni dei quali per la prima volta in assoluto nella capitale francese.
Un nuovo percorso nell’arte del gigante del Modernismo, dove le opere ospiti dialogano con i gioielli di casa e con una serie di preziosi materiali d’archivio – documenti di storiche esposizioni, libri, riviste, recensioni sui giornali - tracciando la storia del mito di Picasso. Per raccontare come, attraverso il tempo, gli esperimenti di un artista vulcanico siano diventati “capolavori” capaci di cambiare per sempre il senso stesso dell’attività creativa.
Tra pietre miliari e opere rare poco note al grande pubblico, le 15 sezioni della mostra si aprono su temi, motivi, spunti e fasi dell’opera picassiana. Ogni pezzo ha una storia da raccontare, dai processi che gli diedero vita agli amici, ai mercanti, ai collezionisti che ne rimasero sconcertati o che, per primi, scommisero sul suo valore. Personaggi come Paul Rosenberg, Georges Braque, André Breton, Man Ray, Dora Maar si acquattano sullo sfondo, evocando la Ville Lumière della prima metà del XX secolo.
Ad aprire significativamente l’itinerario espositivo sono le illustrazioni per Il capolavoro sconosciuto di Honoré de Balzac, realizzate per Ambroise Vollard. Come il pittore Frenhofer, protagonista del romanzo, anche Picasso per tutta la vita rincorse un ideale artistico inarrivabile, in una continua dialettica tra intenzione e realizzazione, opera e modello. Si parte dal raro dipinto Science et Charité, creato a Barcellona dal pittore ancora sedicenne, per approdare a icone come Les Demoiselles d’Avignon, Gli Arlecchini, le Bagnanti, le Donne alla toilette.
Il percorso tocca tutti i linguaggi amati da un genio decisamente poliedrico. Non solo pittura, dunque, ma anche scultura, litografia, le straordinarie scenografie per i Balletti Russi e i famosi collage cubisti, attraversando dall’accademia all’avanguardia le diverse fasi di una passione lunga una vita.
A cura di Emilie Bouvard e Coline Zellal, Picasso. Masterpieces! sarà visitabile dal 4 settembre 2018 al 13 gennaio 2019.
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