Dal 15 novembre alla Staatsgalerie di Stoccarda
La Germania rende omaggio a Carpaccio, il grande narratore del Rinascimento

Vittore Carpaccio, Madonna che legge, circa 1505–1510, National Gallery of Art Washington, Samuel H. Kress Collection. Copyright © National Gallery of Art, Washington
Francesca Grego
06/11/2024
Mondo - Dopo la grande mostra sul Rinascimento veneziano allestita a Monaco un anno fa, i musei tedeschi tornano a esplorare gli splendori della Serenissima puntando su un celebre maestro che in Germania non aveva mai avuto l’onore di una mostra dedicata. L’appuntamento è per il 15 novembre alla Staatsgalerie di Stoccarda, dove fino al 2 marzo 2025 oltre cinquanta dipinti e opere su carta illustreranno il lavoro e l’originale figura di Vittore Carpaccio, narratore della vita a Venezia nella sua età dell’oro. Accanto a prestigiosi prestiti in arrivo dai musei di Firenze, Bergamo, Venezia, Amsterdam, Budapest, Washington ci saranno i gioielli della Staatsgalerie bavarese, tornati a brillare di recente dopo un intervento di restauro: la pala d'altare di San Tommaso d'Aquino con i santi Marco e Ludovico di Tolosa e il Martirio di Santo Stefano, due dipinti monumentali in cui Carpaccio dà vita a un mondo immaginario che ricorda molto la sua città.

Vittore Carpaccio, Martirio di Santo Stefano, 1520, Staatsgalerie Stuttgart. Copyright © Staatsgalerie Stuttgart
In mostra troveremo anche lavori dei grandi artisti contemporanei di Carpaccio, dai veneziani Lorenzo Lotto, Gentile e Giovanni Bellini al tedesco Albrecht Dürer. E, a sorpresa, un’opera di Ai Weiwei del 2022, Senza titolo (San Giorgio e il drago), perfetta copia in mattoncini Lego dell’omonimo dipinto di Carpaccio: un omaggio al maestro rinascimentale, ma anche un incitamento alla difesa dei diritti umani, che tanta parte hanno nel lavoro dell’artista cinese.

Vittore Carpaccio, Ritratto di donna con un libro, 1500-1505. Denver Art Museum, Gift of the Samuel H. Kress Foundation, 1961
Realizzata con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia in Germania, Carpaccio, Bellini e il primo Rinascimento a Venezia racconta l'avventura di Carpaccio in una capitale dell’arte del suo tempo, la feconda competizione con i colleghi, i suoi successi, ma soprattutto la messa a punto di un linguaggio originale che divenne subito molto richiesto, dove i colori vividi, il gusto per i dettagli, i paesaggi pittoreschi incontrano una rara capacità di raccontare attraverso le immagini storie e momenti di vita. Si inserisce in questa scia anche l’insolita attenzione di Carpaccio verso il pubblico femminile, come sottolineano i curatori della mostra: possiamo osservarlo nei suoi quadri devozionali in cui si specchiano il gusto e la quotidianità delle donne di Venezia, ma anche in una galleria di ritratti notevoli per realismo e immediatezza.

Vittore Carpaccio, Nascita della Vergine, ca. 1502/03, Fondazione Accademia Carrara. Copyright © Fondazione Accademia Carrara, Bergamo

Vittore Carpaccio, Martirio di Santo Stefano, 1520, Staatsgalerie Stuttgart. Copyright © Staatsgalerie Stuttgart
In mostra troveremo anche lavori dei grandi artisti contemporanei di Carpaccio, dai veneziani Lorenzo Lotto, Gentile e Giovanni Bellini al tedesco Albrecht Dürer. E, a sorpresa, un’opera di Ai Weiwei del 2022, Senza titolo (San Giorgio e il drago), perfetta copia in mattoncini Lego dell’omonimo dipinto di Carpaccio: un omaggio al maestro rinascimentale, ma anche un incitamento alla difesa dei diritti umani, che tanta parte hanno nel lavoro dell’artista cinese.

Vittore Carpaccio, Ritratto di donna con un libro, 1500-1505. Denver Art Museum, Gift of the Samuel H. Kress Foundation, 1961
Realizzata con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia in Germania, Carpaccio, Bellini e il primo Rinascimento a Venezia racconta l'avventura di Carpaccio in una capitale dell’arte del suo tempo, la feconda competizione con i colleghi, i suoi successi, ma soprattutto la messa a punto di un linguaggio originale che divenne subito molto richiesto, dove i colori vividi, il gusto per i dettagli, i paesaggi pittoreschi incontrano una rara capacità di raccontare attraverso le immagini storie e momenti di vita. Si inserisce in questa scia anche l’insolita attenzione di Carpaccio verso il pubblico femminile, come sottolineano i curatori della mostra: possiamo osservarlo nei suoi quadri devozionali in cui si specchiano il gusto e la quotidianità delle donne di Venezia, ma anche in una galleria di ritratti notevoli per realismo e immediatezza.

Vittore Carpaccio, Nascita della Vergine, ca. 1502/03, Fondazione Accademia Carrara. Copyright © Fondazione Accademia Carrara, Bergamo
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