A 250 anni dalla morte, una grande mostra alla Staatsgalerie
Stoccarda celebra Tiepolo, “il miglior pittore di Venezia”
Giambattista Tiepolo, San Giacomo Maggiore conquistatore dei mori, 1749-1750. Szépművészeti Múzeum, Budapest
Francesca Grego
28/10/2019
Mondo - Sono arrivate a Stoccarda dalle Gallerie dell'Accademia di Venezia, dal Louvre di Parigi, dal Metropolitan Museum di New York e da altre collezioni di respiro mondiale le opere scelte per celebrare i 250 anni dalla morte di Giambattista Tiepolo. Evento senza precedenti sulla scena espositiva tedesca, Tiepolo. Il miglior pittore di Venezia attraversa l'intera carriera dell'artista settecentesco, evidenziando l'originalità e la varietà della sua produzione.
In mostra alla Staatsgalerie Stuttgart 25 dipinti e più di 50 disegni e incisioni, testimoni del profondo rinnovamento apportato dall'autore nel panorama artistico del suo tempo. Opere a tema mitologico e storico, scene religiose, sorprendenti caricature ci parlano di un artista geniale e sempre aggiornato, capace di assorbire con naturalezza gli stimoli più vari, che rielaborerà con sensibilità peculiare e tecnica rapida. Nascono di qui le inusitate soluzioni narrative e compositive, il luminoso trattamento dei colori, le trasparenze atmosferiche che riportano in auge la tradizione decorativa veneziana anche fuori dalla penisola.
Non è un caso che l'ultimo capitolo della mostra sia dedicato alla dimensione europea del lavoro di Tiepolo, con un focus sugli anni trascorsi in Spagna. Fu Carlo III a convocare il pittore a Madrid per decorare a fresco le sale del nuovo Palazzo Reale con episodi mitologici, storici e religiosi, e più tardi fu la volta del Palazzo della Granja a San Ildefonso, la “piccola Versailles” spagnola.
Quattro interventi multimediali dell'artista contemporaneo Cristoph Brech, infine, attualizzano la lezione del pittore settecentesco in un dialogo di stili e linguaggi oltre i confini del tempo.
Tiepolo. Il miglior pittore di Venezia sarà visitabile alla Staatsgalerie di Stoccarda fino al prossimo 2 febbraio.
In mostra alla Staatsgalerie Stuttgart 25 dipinti e più di 50 disegni e incisioni, testimoni del profondo rinnovamento apportato dall'autore nel panorama artistico del suo tempo. Opere a tema mitologico e storico, scene religiose, sorprendenti caricature ci parlano di un artista geniale e sempre aggiornato, capace di assorbire con naturalezza gli stimoli più vari, che rielaborerà con sensibilità peculiare e tecnica rapida. Nascono di qui le inusitate soluzioni narrative e compositive, il luminoso trattamento dei colori, le trasparenze atmosferiche che riportano in auge la tradizione decorativa veneziana anche fuori dalla penisola.
Non è un caso che l'ultimo capitolo della mostra sia dedicato alla dimensione europea del lavoro di Tiepolo, con un focus sugli anni trascorsi in Spagna. Fu Carlo III a convocare il pittore a Madrid per decorare a fresco le sale del nuovo Palazzo Reale con episodi mitologici, storici e religiosi, e più tardi fu la volta del Palazzo della Granja a San Ildefonso, la “piccola Versailles” spagnola.
Quattro interventi multimediali dell'artista contemporaneo Cristoph Brech, infine, attualizzano la lezione del pittore settecentesco in un dialogo di stili e linguaggi oltre i confini del tempo.
Tiepolo. Il miglior pittore di Venezia sarà visitabile alla Staatsgalerie di Stoccarda fino al prossimo 2 febbraio.
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Perugia | A Perugia dal 14 marzo
Giotto e San Francesco, il racconto di una rivoluzione
-
Piacenza | In mostra fino al 3 maggio 2026
Piacenza, città delle Sibille. Il mito rivive a Palazzo Farnese
-
Pisa | Il capolavoro trecentesco a un secolo dalla ricostruzione
Da quale pulpito! In mostra l’incredibile storia del Pergamo di Giovanni Pisano
-
Genova | Dal 20 marzo a Palazzo Ducale
Van Dyck l’europeo, Genova presenta la grande mostra del 2026
-
Rovigo | In mostra dal 27 febbraio a Palazzo Roverella
Degas e Zandomeneghi, un’amicizia nel segno dell’Impressionismo
-
Mondo | AL Pomo Museum di Trondheim dal 5 febbraio al 31 maggio
L’eco del mattino. L’ “ultima” Louise Bourgeois si racconta a Trondheim