A Villa Ada per “Roma incontra il Mondo”
Anio Vetus 2: storia ed emergenze ambientali in un’installazione made in Roma

Sbagliato, Anio Vetus 2, installazione per Roma incontra il mondo 2018, Villa Ada. Foto Danilo Marocchi
Francesca Grego
03/08/2018
Roma - Non solo musica: il più grande festival dell’Estate Romana abbraccia l’arte contemporanea e ospita, nell’immenso parco di Villa Ada, un’installazione che connette la storia dell’Urbe ai temi caldi dell’ambiente.
Roma incontra il mondo festeggia infatti i suoi primi 25 anni con il progetto Anio Vetus 2: sulla superficie del laghetto che da un quarto di secolo vibra di suoni ed emozioni notturne, si specchiano in versione attualizzata gli archi dell’antico acquedotto dell’Aniene, il secondo costruito dai Romani dopo il celebre acquedotto Appio.
Un richiamo agli stretti rapporti tra la natura e la città attraverso architetture iconiche che hanno affascinato generazioni di artisti, ma anche un riferimento agli effetti dei cambiamenti climatici degli ultimi decenni, evocati da un'illusione ottica per cui le strutture sembrano parzialmente sommerse dall’acqua.
Particolarmente suggestiva tra le luci della notte, l’installazione è frutto del lavoro del collettivo Sbagliato, composto da architetti e designer capitolini che incrociando grafica, architettura, fotografia e collage realizzano interventi di urban art in giro per il mondo.
A sostenere il progetto è l’ente no profit Yourban 2030, nato per promuovere una maggiore consapevolezza di scottanti questioni ecologiche attraverso i linguaggi della creatività contemporanea - dalla scultura alla moda, dal video alla street art – sulla scia dell’Agenda Globale per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
Al termine del festival Roma incontra il mondo, in corso con concerti, spettacoli teatrali e circensi, iniziative per bambini, talk, presentazioni di libri, dj set, l’opera sarà donata a un laboratorio di riciclo e produzione di oggetti di design a partire da materiali di recupero.
Roma incontra il mondo festeggia infatti i suoi primi 25 anni con il progetto Anio Vetus 2: sulla superficie del laghetto che da un quarto di secolo vibra di suoni ed emozioni notturne, si specchiano in versione attualizzata gli archi dell’antico acquedotto dell’Aniene, il secondo costruito dai Romani dopo il celebre acquedotto Appio.
Un richiamo agli stretti rapporti tra la natura e la città attraverso architetture iconiche che hanno affascinato generazioni di artisti, ma anche un riferimento agli effetti dei cambiamenti climatici degli ultimi decenni, evocati da un'illusione ottica per cui le strutture sembrano parzialmente sommerse dall’acqua.
Particolarmente suggestiva tra le luci della notte, l’installazione è frutto del lavoro del collettivo Sbagliato, composto da architetti e designer capitolini che incrociando grafica, architettura, fotografia e collage realizzano interventi di urban art in giro per il mondo.
A sostenere il progetto è l’ente no profit Yourban 2030, nato per promuovere una maggiore consapevolezza di scottanti questioni ecologiche attraverso i linguaggi della creatività contemporanea - dalla scultura alla moda, dal video alla street art – sulla scia dell’Agenda Globale per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
Al termine del festival Roma incontra il mondo, in corso con concerti, spettacoli teatrali e circensi, iniziative per bambini, talk, presentazioni di libri, dj set, l’opera sarà donata a un laboratorio di riciclo e produzione di oggetti di design a partire da materiali di recupero.
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