Valorizzazione dei beni artistici
Hercole Colosso di nuovo a Venaria dopo due secoli e mezzo di assenza
Hercole Colosso, Giardini di Venaria Reale
Ludovica Sanfelice
25/11/2015
Torino - Dopo 240 anni circa la monumentale statua dell’Ercole, ultima opera originale esistente che si conosca della Venaria Reale, è tornata a casa.
Grazie all'intervento della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino che ha finanziato il suo restauro, agevolandone il recupero e la ricollocazione dei Giardini della Reggia, la scultura alta tre metri e pesante tre tonnellate potrà essere ammirata nello storico contesto per il quale, nella seconda metà del Seicento, fu concepita da Bernardo Falconi come parte di una fontana.
Dopo aver soggiornato nella Villa del Capriglio almeno fino agli anni Cinquanta ed essere poi custodito nei magazzini di Palazzo Madama a Torino, il colosso era stato riconosciuto nel complesso di beni marmorei progressivamente smantellati nel Settecento al rinnovarsi del gusto culturale.
La statua si trovava ancora a Venaria nel 1776 (non più però presso la Fontana, ormai inesistente, ma in locali di ricovero): nel corso delle vicende relative alla cosiddetta “diaspora” dei beni marmorei della Reggia, fu destinata dai conti Melina di Capriglio, nobile famiglia con importanti incarichi a corte, alla loro villa nella collina torinese appunto, per poi essere trasferita a Palazzo Madama nei primi anni Sessanta.
Il ritorno della statua dell’Hercole Colosso, concessa in comodato al Consorzio La Venaria dalla Fondazione Torino Musei - Palazzo Madama, arricchisce in via permanente il patrimonio storico artistico e naturale della Reggia e dei Giardini, con un allestimento nel parterre dell'Allea di Terrazza del Parco Alto a cui il pubblico potrà accedere senza maggiorazioni sul biglietto di ingresso.
Consulta anche:
La guida d'arte di Torino
Reggia di Venaria la più amata dagli stranieri
Grazie all'intervento della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino che ha finanziato il suo restauro, agevolandone il recupero e la ricollocazione dei Giardini della Reggia, la scultura alta tre metri e pesante tre tonnellate potrà essere ammirata nello storico contesto per il quale, nella seconda metà del Seicento, fu concepita da Bernardo Falconi come parte di una fontana.
Dopo aver soggiornato nella Villa del Capriglio almeno fino agli anni Cinquanta ed essere poi custodito nei magazzini di Palazzo Madama a Torino, il colosso era stato riconosciuto nel complesso di beni marmorei progressivamente smantellati nel Settecento al rinnovarsi del gusto culturale.
La statua si trovava ancora a Venaria nel 1776 (non più però presso la Fontana, ormai inesistente, ma in locali di ricovero): nel corso delle vicende relative alla cosiddetta “diaspora” dei beni marmorei della Reggia, fu destinata dai conti Melina di Capriglio, nobile famiglia con importanti incarichi a corte, alla loro villa nella collina torinese appunto, per poi essere trasferita a Palazzo Madama nei primi anni Sessanta.
Il ritorno della statua dell’Hercole Colosso, concessa in comodato al Consorzio La Venaria dalla Fondazione Torino Musei - Palazzo Madama, arricchisce in via permanente il patrimonio storico artistico e naturale della Reggia e dei Giardini, con un allestimento nel parterre dell'Allea di Terrazza del Parco Alto a cui il pubblico potrà accedere senza maggiorazioni sul biglietto di ingresso.
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