A Palazzo Martinengo dal 20 gennaio al 10 giugno
Da Picasso a de Chirico. Capolavori dalle collezioni private in mostra a Brescia

Giorgio de Chirico, Piazza d'Italia, olio su tela, 60x50 cm. Collezione privata
Samantha De Martin
15/09/2017
Brescia - Le raffinate dimore di Brescia schiudono i loro preziosi scrigni, silenziosi testimoni di un collezionismo privato fiorito in città negli ultimi due secoli, per abbellire Palazzo Martinengo di un'arte inedita.
Dal 20 gennaio al 10 giugno 2018 il prestigioso edificio nobiliare che guarda a piazza del Foro si trasforma nel tempio del collezionismo bresciano ospitando cento capolavori, realizzati tra XIX e XX secolo, da artisti illustri, da Picasso a de Chirico, da Appiani a Morandi.
Questo lungo e variegato viaggio nell'arte a cavallo tra due secoli avrà inizio dalle opere dei maestri del neoclassicismo - da Appiani a Basiletti e Gigola - per concludersi con l'arte •informale di Burri, Vedova, Manzoni e Fontana, dopo aver attraversato il romanticismo, il futurismo, la metafisica e il “Ritorno all'ordine”.
Una preziosa selezione di capolavori, acquistati dalle illustri famiglie della città, confluirà per alcuni mesi nelle stanze di Palazzo Martinengo, a testimonianza di un collezionismo di estrazione aristocratico-nobiliare - che abbraccia soprattutto la pittura dell'Ottocento - ma che è anche il frutto dell’intuito e della passione di industriali, professionisti o semplici amanti dell'arte.
Il visitatore è invitato ad apprezzare le opere degli autori che aprono il percorso espositivo - da Luigi Basiletti ad Angelo Inganni, da Faustino Joli a Francesco Filippini, da Giovanni Renica ad Achille Glisenti, da Arnaldo Soldini a Cesare Bertolotti fino a Emilio Rizzi - gloriosi nomi della scuola pittorica bresciana ottocentesca.
La mostra lascerà, infine, spazio alle opere dei grandi maestri del Novecento: una piazza di Giorgio de Chirico, il Ponte della velocità di Giacomo Balla, una natura morta di Morandi o uno dei Concetti Spaziali di Lucio Fontana, tra i tanti capolavori.
Un raffinato itinerario nelle stanze segrete dell'arte, in quel cantuccio privato che schiude al pubblico, anche se per pochi mesi, i suoi inediti tesori.
Leggi anche:
• Mario Schifano nelle collezioni privte e non solo
• Giorgio de Chirico. Quell'uom di multiforme ingegno
Dal 20 gennaio al 10 giugno 2018 il prestigioso edificio nobiliare che guarda a piazza del Foro si trasforma nel tempio del collezionismo bresciano ospitando cento capolavori, realizzati tra XIX e XX secolo, da artisti illustri, da Picasso a de Chirico, da Appiani a Morandi.
Questo lungo e variegato viaggio nell'arte a cavallo tra due secoli avrà inizio dalle opere dei maestri del neoclassicismo - da Appiani a Basiletti e Gigola - per concludersi con l'arte •informale di Burri, Vedova, Manzoni e Fontana, dopo aver attraversato il romanticismo, il futurismo, la metafisica e il “Ritorno all'ordine”.
Una preziosa selezione di capolavori, acquistati dalle illustri famiglie della città, confluirà per alcuni mesi nelle stanze di Palazzo Martinengo, a testimonianza di un collezionismo di estrazione aristocratico-nobiliare - che abbraccia soprattutto la pittura dell'Ottocento - ma che è anche il frutto dell’intuito e della passione di industriali, professionisti o semplici amanti dell'arte.
Il visitatore è invitato ad apprezzare le opere degli autori che aprono il percorso espositivo - da Luigi Basiletti ad Angelo Inganni, da Faustino Joli a Francesco Filippini, da Giovanni Renica ad Achille Glisenti, da Arnaldo Soldini a Cesare Bertolotti fino a Emilio Rizzi - gloriosi nomi della scuola pittorica bresciana ottocentesca.
La mostra lascerà, infine, spazio alle opere dei grandi maestri del Novecento: una piazza di Giorgio de Chirico, il Ponte della velocità di Giacomo Balla, una natura morta di Morandi o uno dei Concetti Spaziali di Lucio Fontana, tra i tanti capolavori.
Un raffinato itinerario nelle stanze segrete dell'arte, in quel cantuccio privato che schiude al pubblico, anche se per pochi mesi, i suoi inediti tesori.
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