Un folletto in giardino. Ritratti fantastici di Dario Fusaro
 
										 
										
										
																		
																																												Un folletto in giardino. Ritratti fantastici di Dario Fusaro, Palazzo Avignonesi , Montepulciano
											
										
										
									Dal 20 September 2021 al 30 October 2021
Montepulciano | Siena
Luogo: Palazzo Avignonesi
Indirizzo: Via di Gracciano nel Corso 91
Orari: 10/13 – 15/22
Enti promotori:
- Comune di Montepulciano
Telefono per informazioni: +39 0578 32 15 46
E-Mail info: info@sanbartolomeoliving.it
Sito ufficiale: http://www.dariofusaro.com
								
								Fotografo di giardini, interprete della natura attraverso il suo obbiettivo, la sua visione che ha qualcosa di speciale, sensibilità o poesia fantasia o realtà, non saprei definire che nel termine di ritratto, ogni suo scatto che fissa in un’immagine un angolo di un qualsiasi giardino svelando una realtà in forma di favola, di energia superiore, di bellezza. Ritratto perché quello scatto rivela ciò che di più intimo nasconde un fiore, una pianta un angolo di verde, e ti pare di essere lì in quell’immagine, di sentire i profumi, i fruscii del vento e tutto ti prende in un sogno onirico e tu e quel fiore, quella pianta, quell’angolo di verde siete una cosa sola un’immagine della natura fatta di flora e di fauna l’uomo, animale fra gli animali. A godere di quella pace, di quella serenità che il suo stato evoluto gli ha tolto, e che lì, nella natura va a ricercare le proprie origini e Dario attraverso il suo occhio attento ferma in un istante tutto questo perché noi ne possiamo godere ogni momento, in ogni luogo, attraverso una sua fotografia.
Camera fotografica, uno strumento moderno che nelle mani di un artista che ne conosca profondamente la tecnica, diviene un mezzo espressivo pari al pennello di un pittore o lo scalpello di uno scultore, tecnica, fantasia, senso del bello, equilibrio, armonia fonte di espressione di un sentimento attraverso l’immagine di fronte alla quale l’osservatore prova emozione e quel brivido di stupore che solo un’opera d’arte può trasmettere. Un’immagine attraverso qualsiasi tecnica venga riprodotta diventa arte quando è in grado di trasmettere tutto questo e le fotografie di Dario non si può negare, lo trasmettono.
La tavolozza di colori, in ogni sua immagine è infinita, i più diversi verdi dal più tenero come in un germoglio al più scuro come nella sagoma di un antico cipresso, si mescolano senza confondersi, mantenendo una propria identità ben definita che ne sottolinea i volumi, immagini tridimensionali. Timidi colori pastello o fiammate di colori accesi sottolineano la forza e l’immensità cromatica delle fioriture creando lampi di luce o timide screziature romantiche come quando ritrae rose o peonie. Statue o manufatti sparsi nella vegetazione rivelano la presenza della mano dell’uomo e si rivelano come scenografie fantastiche o personaggi addormentati in un tempo indefinito.
							
							Camera fotografica, uno strumento moderno che nelle mani di un artista che ne conosca profondamente la tecnica, diviene un mezzo espressivo pari al pennello di un pittore o lo scalpello di uno scultore, tecnica, fantasia, senso del bello, equilibrio, armonia fonte di espressione di un sentimento attraverso l’immagine di fronte alla quale l’osservatore prova emozione e quel brivido di stupore che solo un’opera d’arte può trasmettere. Un’immagine attraverso qualsiasi tecnica venga riprodotta diventa arte quando è in grado di trasmettere tutto questo e le fotografie di Dario non si può negare, lo trasmettono.
La tavolozza di colori, in ogni sua immagine è infinita, i più diversi verdi dal più tenero come in un germoglio al più scuro come nella sagoma di un antico cipresso, si mescolano senza confondersi, mantenendo una propria identità ben definita che ne sottolinea i volumi, immagini tridimensionali. Timidi colori pastello o fiammate di colori accesi sottolineano la forza e l’immensità cromatica delle fioriture creando lampi di luce o timide screziature romantiche come quando ritrae rose o peonie. Statue o manufatti sparsi nella vegetazione rivelano la presenza della mano dell’uomo e si rivelano come scenografie fantastiche o personaggi addormentati in un tempo indefinito.
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