Apocalisse gentile a Como presso la galleria Roberta Lietti Arte Contemporanea
07/03/2007
Ico Parisi (Palermo 1916 - Como 1996) è una delle figure dei personaggi di spicco della cultura italiana del ’900. Originario di Palermo, nel 1936 è attivo a Como, dove la famiglia si è trasferita, presso lo studio di Giuseppe Terragni. Si laurea in architettura a Losanna nel 1950. La sua attività è multiforme: architetto (si ricordano, fra gli altri, il Padiglione soggiorno della Triennale di Milano, 1954, la chiesa di Santa Maria dell’Osa a Fonteblanda di Grosseto, 1962, e le numerose abitazioni private), designer (mobili, oggetti, vetri, ecc.), “uomo delle utopie” che affronta presente e futuro con una serie di proposte provocatorie ed ironiche. A lui e al suo lavoro hanno prestato attenzione la Biennale di Venezia (1976), la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (1979), il Musée d’Ixelles (1980), Documenta a Kassel (1982), il Centre Pompidou di Parigi (1983), il Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano (1986), la Galleria Civica di Modena (1990 e 1994), la Pinacoteca Civica di Como (1995).
Negli ultimi mesi gli oggetti di design da lui progettati sono stati al centro dell’attenzione internazionale in importanti aste a Parigi e a New York,, dove suoi arredi e complementi di arredo hanno raggiunto quotazioni di particolare rilievo. La mostra che viene proposta oggi riprende e ripropone una gruppo di opere di Parisi che si inseriscono in quella parte della sua ricerca di carattere utopico e provocatorio, dedicata a considerazioni e riflessioni sulla situazione dell’uomo intrappolato in una società che gli lascia pochi spazi e in cui le aspirazioni e le speranze si trovano a cozzare con una realtà in cui l’uomo perde via via la propria identità ed individualità.
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