Erode urbanista: l'altra faccia dello sterminatore di innocenti
Wikipedia |
18/02/2013
La Sacre Scritture, per la precisione il Vangelo di Matteo, lo hanno consegnato alla storia come il tiranno crudele e sanguinario che ordinò la strage degli innocenti.
Quella di Erode il Grande, re della Giudea sotto il protettorato romano, in effetti è una figura ambivalente: ai suoi sudditi, a Gerusalemme, riservò lacrime e sofferenze ma anche opere edilizie monumentali, destinate a dare grande lustro alla città e al territorio circostante. Proprio all'Erode "costruttore" dedica, fino al prossimo 5 ottobre, un grande mostra il Museo di Israele. Nell'esposizione intitolata "Erode il Grande: l'ultimo viaggio del re" e curata da Dudi Mevorach e Sylvia Rosenberg, l'opera di quest'uomo ambizioso, dedito all'esaltazione del proprio potere anche attraverso l'architettura e l'arte, viene documentata lungo un percorso che presenta circa 250 tra opere e reperti che furono riportati alla luce soprattutto grazie al lavoro di Ehud Netzer, archeologo israeliano scomparso nel 2010 che dedicò quasi tutta la sua vita a questa ricerca. Tra le cose più interessanti in esposizione, le ricostruzioni degli affreschi della sua reggia, l'Erodium, e le pietre incise provenienti dalla Spianata delle Moschee, mai prima d'ora mostrate al pubblico.
Nicoletta Speltra
Quella di Erode il Grande, re della Giudea sotto il protettorato romano, in effetti è una figura ambivalente: ai suoi sudditi, a Gerusalemme, riservò lacrime e sofferenze ma anche opere edilizie monumentali, destinate a dare grande lustro alla città e al territorio circostante. Proprio all'Erode "costruttore" dedica, fino al prossimo 5 ottobre, un grande mostra il Museo di Israele. Nell'esposizione intitolata "Erode il Grande: l'ultimo viaggio del re" e curata da Dudi Mevorach e Sylvia Rosenberg, l'opera di quest'uomo ambizioso, dedito all'esaltazione del proprio potere anche attraverso l'architettura e l'arte, viene documentata lungo un percorso che presenta circa 250 tra opere e reperti che furono riportati alla luce soprattutto grazie al lavoro di Ehud Netzer, archeologo israeliano scomparso nel 2010 che dedicò quasi tutta la sua vita a questa ricerca. Tra le cose più interessanti in esposizione, le ricostruzioni degli affreschi della sua reggia, l'Erodium, e le pietre incise provenienti dalla Spianata delle Moschee, mai prima d'ora mostrate al pubblico.
Nicoletta Speltra
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Siena | Risale al V secolo a.C. l’origine del tempio
Nuove rivelazioni a San Casciano dei Bagni. Scoperta una scuola medica etrusca
-
Brescia | Fino al 15 febbraio presso il Castello di Brescia
Il Museo del Risorgimento di Brescia, scrigno di memoria e innovazione digitale, chiude il 2025 con un focus su Anita Garibaldi
-
I programmi dal 22 al 27 dicembre
La settimana di Natale in tv. Dai tesori di Roma all’Umbria, terra del presepe
-
L'Aquila | Il 20 dicembre la riapertura al pubblico
Il Museo Nazionale d’Abruzzo torna a casa: tante novità e un nuovo allestimento nel Castello cinquecentesco dell’Aquila
-
Mondo | Dal 7 febbraio negli spazi del magazzino Santos, recentemente ristrutturato
A Rotterdam, in un ex deposito del caffé, apre il Museo olandese della fotografia
-
Rovigo | In mostra dal 27 febbraio a Palazzo Roverella
Degas e Zandomeneghi, un’amicizia nel segno dell’Impressionismo