Dal 12 settembre all’11 gennaio al Kunstmuseum
Kirchner x Kirchner. A Berna il maestro dell'espressionismo tedesco in una veste inedita

Ernst Ludwig Kirchner, Ascending the Alps, 1918/1919 Oil on canvas, 139 x 199 cm Kunstmuseum St. Gallen, acquired 1955 © Kunstmuseum St. Gallen, photograph: Stefan Rohner
Samantha De Martin
08/08/2025
Mondo - "Allestire una mostra correttamente in termini di colore e forma è come comporre un dipinto" scriveva Ernst Ludwig Kirchner a Max Huggler il 21 dicembre 1932 paragonando l’allestimento di una mostra a un atto artistico.
Oltre a essere un raffinato pittore, il maestro, tra i massimi esponenti del gruppo Die Brücke e, più in generale, dell'Espressionismo tedesco, fu anche un abile curatore e raffinato designer.
La mostra Kirchner x Kirchner al Kunstmuseum di Berna ha posto per la prima volta al centro questa prospettiva curatoriale, presentando circa 65 opere di Ernst Ludwig Kirchner raramente esposte in Svizzera.
Con questa mostra, il Kunstmuseum Bern ricorda la più ampia retrospettiva tenutasi nel 1933 alla Kunsthalle di Berna e curata
dallo stesso Kirchner in stretta collaborazione con Max Huggler, allora direttore della Kunsthalle di Berna. Non solo selezionò personalmente le opere concependone l'allestimento, ma progettò anche il manifesto della mostra e il catalogo scrivendo persino il testo di accompagnamento sotto lo pseudonimo Louis de Marsalle.
Allo stesso tempo, Kirchner strutturò la sua opera in modo consapevole, rielaborò singole opere e utilizzò lo spazio espositivo come parte integrante della sua dichiarazione artistica.
Ernst Ludwig Kirchner, Street with Red Cocotte, 1914/25 Oil on canvas 125 x 90,5 cm Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, Madrid © Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, Madrid
Adesso per la prima volta, Kirchner x Kirchner pone al centro l'artista come curatore della propria opera e mostra come lui stesso abbia saputo interpretare e presentare alcune opere del suo percorso artistico attraverso accostamenti e rielaborazioni. La mostra alla Kunsthalle di Berna si tenne tra marzo e aprile del 1933, in un momento cruciale per Kirchner, sia politicamente che personalmente. In Germania, le sue opere venivano man mano rimosse dai musei dopo l'ascesa al potere dei nazisti.
In Svizzera, dove l’artista viveva dal 1917, gli fu offerta l'opportunità di presentare la sua opera nella sua interezza. Con oltre 290 lavori, la retrospettiva del 1933 fu la mostra più completa della sua vita.
Molte opere erano di proprietà di Kirchner stesso, anche se lo steso artista insistette per includere anche prestiti da collezioni pubbliche e private, per trasmettere l'immagine di sé come maestro già affermato.
Lungi dal volere solo riprodurre la retrospettiva storica del 1933 in linea con l'originale, il percorso a Berna vuole adesso illuminarne la struttura, le intenzioni e gli effetti da una prospettiva contemporanea.
Circa 65 opere provenienti da tutte le fasi della sua carriera, inclusi prestiti importanti da prestigiose collezioni nazionali e internazionali, offrono uno spaccato della presentazione di Kirchner come artista e designer.
La mostra sarà anche la cornice della straordinaria riunificazione della monumentale coppia di opere Domenica nelle Alpi. Scena alla fonte (1923-24 / ca. 1929, Kunstmuseum Berna) e Contadini di montagna di domenica (1923-24 / 1926, sala del gabinetto della Cancelleria Federale Tedesca, Berlino). Nel 1933, questi due dipinti inaugurarono la retrospettiva di Kirchner alla Kunsthalle di Berna, dove furono presentati uno accanto all'altro. Con questi lavori potenti Kirchner diede espressione alla sua idea di come monumentalità e progettazione dello spazio potessero convivere. Allo stesso tempo, voleva dimostrare di essere in grado di creare opere di grande appeal per il pubblico, che avessero un impatto oltre lo spazio espositivo e che si estendessero allo spazio sociale. Questo obiettivo si caricava per lui di una particolare importanza dal momento che nel 1933 il suo progetto a lungo termine di decorare la sala dei banchetti del Museo Folkwang di Essen era fallito.
Sebbene concepiti come pendant, i due monumentali dipinti non sono mai stati esposti insieme dal 1933. Domenica sulle Alpi. Scena alla fontana è stato acquisito direttamente dalla mostra dal Kunstmuseum Bern. Si è trattato del primo e unico acquisto di un dipinto da parte di un museo svizzero mentre l'artista era ancora in vita. Contadini di montagna di domenica è invece entrato a far parte della collezione d'arte della Repubblica Federale Tedesca prima come prestito e infine come acquisizione permanente nel 1985. Il fatto che la Cancelleria Federale Tedesca autorizzi il prestito di questo dipinto, installato in modo prominente e permanente nella sala del Consiglio dei Ministri, è un fatto eccezionale.
Ernst Ludwig Kirchner, Russian dancers, 1909, Colour lithograph on wove paper Image size: 32,5 x 38,2 cm Community of heirs Eberhard W. Kornfeld © Erbengemeinschaft Eberhard W. Kornfeld
La mostra sarà anche un’occasione per incontrare capolavori come Strada, Dresda (1908/1919) dal Museum of Modern Art di New York, Strada con cocotte rossa (1914/1925) dal Museo Nacional Thyssen-Bornemisza di Madrid, Paesaggio montano di Clavadel (1927) dal Museum of Fine Arts di Boston, Danza di colori I [Progetto Essen] (1932) dal Museo Folkwang di Essen e Mangiatori (1930) dalla Galerie Henze & Ketterer di Wichtrach/Berna.
"La retrospettiva del 1933 era molto più di una mostra: era un manifesto artistico. In essa si condensavano la lotta di Krichner per un linguaggio pittorico proprio e la necessità di ricollocarsi artisticamente" spiega Nadine Franci, curatrice della sezione Stampe e Disegni del Kunstmuseum di Berna e curatrice della mostra. Come nel 1933, "Kirchner x Kirchner" copre l'arco temporale che va dagli esordi espressionisti dell'artista all'interno del gruppo Die Brücke fino alle opere tarde a Davos.
A differenza della mostra storica, qui le singole fasi della carriera dell'artista sono rappresentate in una forma più equilibrata. La mostra include anche opere che mancavano a Berna nel 1933, sia perché Kirchner le escluse deliberatamente, sia perché non disponibili. Questo chiarisce quali decisioni prese l'artista all'epoca e perché.
L'itinerario è suddiviso in cinque sale tematiche che presentano gruppi centrali di opere e, allo stesso tempo, rivelano il pensiero curatoriale di Kirchner. Se la prima sala è dedicata agli anni trascorsi a Dresda e a Berlino, con dipinti di nudi, scene di strada e il mondo del cabaret, le due sale adiacenti più piccole si concentrano sugli aspetti formali e compositivi.
Opere su carta selezionate mostrano come Kirchner abbia sperimentato per secoli con colore, superficie, linea e movimento, e come il suo linguaggio formale sia rimasto fedele a se stesso anche nei cambiamenti.
Oltre a essere un raffinato pittore, il maestro, tra i massimi esponenti del gruppo Die Brücke e, più in generale, dell'Espressionismo tedesco, fu anche un abile curatore e raffinato designer.
La mostra Kirchner x Kirchner al Kunstmuseum di Berna ha posto per la prima volta al centro questa prospettiva curatoriale, presentando circa 65 opere di Ernst Ludwig Kirchner raramente esposte in Svizzera.
Con questa mostra, il Kunstmuseum Bern ricorda la più ampia retrospettiva tenutasi nel 1933 alla Kunsthalle di Berna e curata
dallo stesso Kirchner in stretta collaborazione con Max Huggler, allora direttore della Kunsthalle di Berna. Non solo selezionò personalmente le opere concependone l'allestimento, ma progettò anche il manifesto della mostra e il catalogo scrivendo persino il testo di accompagnamento sotto lo pseudonimo Louis de Marsalle.
Allo stesso tempo, Kirchner strutturò la sua opera in modo consapevole, rielaborò singole opere e utilizzò lo spazio espositivo come parte integrante della sua dichiarazione artistica.

Ernst Ludwig Kirchner, Street with Red Cocotte, 1914/25 Oil on canvas 125 x 90,5 cm Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, Madrid © Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, Madrid
Adesso per la prima volta, Kirchner x Kirchner pone al centro l'artista come curatore della propria opera e mostra come lui stesso abbia saputo interpretare e presentare alcune opere del suo percorso artistico attraverso accostamenti e rielaborazioni. La mostra alla Kunsthalle di Berna si tenne tra marzo e aprile del 1933, in un momento cruciale per Kirchner, sia politicamente che personalmente. In Germania, le sue opere venivano man mano rimosse dai musei dopo l'ascesa al potere dei nazisti.
In Svizzera, dove l’artista viveva dal 1917, gli fu offerta l'opportunità di presentare la sua opera nella sua interezza. Con oltre 290 lavori, la retrospettiva del 1933 fu la mostra più completa della sua vita.
Molte opere erano di proprietà di Kirchner stesso, anche se lo steso artista insistette per includere anche prestiti da collezioni pubbliche e private, per trasmettere l'immagine di sé come maestro già affermato.
Lungi dal volere solo riprodurre la retrospettiva storica del 1933 in linea con l'originale, il percorso a Berna vuole adesso illuminarne la struttura, le intenzioni e gli effetti da una prospettiva contemporanea.
Circa 65 opere provenienti da tutte le fasi della sua carriera, inclusi prestiti importanti da prestigiose collezioni nazionali e internazionali, offrono uno spaccato della presentazione di Kirchner come artista e designer.
La mostra sarà anche la cornice della straordinaria riunificazione della monumentale coppia di opere Domenica nelle Alpi. Scena alla fonte (1923-24 / ca. 1929, Kunstmuseum Berna) e Contadini di montagna di domenica (1923-24 / 1926, sala del gabinetto della Cancelleria Federale Tedesca, Berlino). Nel 1933, questi due dipinti inaugurarono la retrospettiva di Kirchner alla Kunsthalle di Berna, dove furono presentati uno accanto all'altro. Con questi lavori potenti Kirchner diede espressione alla sua idea di come monumentalità e progettazione dello spazio potessero convivere. Allo stesso tempo, voleva dimostrare di essere in grado di creare opere di grande appeal per il pubblico, che avessero un impatto oltre lo spazio espositivo e che si estendessero allo spazio sociale. Questo obiettivo si caricava per lui di una particolare importanza dal momento che nel 1933 il suo progetto a lungo termine di decorare la sala dei banchetti del Museo Folkwang di Essen era fallito.
Sebbene concepiti come pendant, i due monumentali dipinti non sono mai stati esposti insieme dal 1933. Domenica sulle Alpi. Scena alla fontana è stato acquisito direttamente dalla mostra dal Kunstmuseum Bern. Si è trattato del primo e unico acquisto di un dipinto da parte di un museo svizzero mentre l'artista era ancora in vita. Contadini di montagna di domenica è invece entrato a far parte della collezione d'arte della Repubblica Federale Tedesca prima come prestito e infine come acquisizione permanente nel 1985. Il fatto che la Cancelleria Federale Tedesca autorizzi il prestito di questo dipinto, installato in modo prominente e permanente nella sala del Consiglio dei Ministri, è un fatto eccezionale.

Ernst Ludwig Kirchner, Russian dancers, 1909, Colour lithograph on wove paper Image size: 32,5 x 38,2 cm Community of heirs Eberhard W. Kornfeld © Erbengemeinschaft Eberhard W. Kornfeld
La mostra sarà anche un’occasione per incontrare capolavori come Strada, Dresda (1908/1919) dal Museum of Modern Art di New York, Strada con cocotte rossa (1914/1925) dal Museo Nacional Thyssen-Bornemisza di Madrid, Paesaggio montano di Clavadel (1927) dal Museum of Fine Arts di Boston, Danza di colori I [Progetto Essen] (1932) dal Museo Folkwang di Essen e Mangiatori (1930) dalla Galerie Henze & Ketterer di Wichtrach/Berna.
"La retrospettiva del 1933 era molto più di una mostra: era un manifesto artistico. In essa si condensavano la lotta di Krichner per un linguaggio pittorico proprio e la necessità di ricollocarsi artisticamente" spiega Nadine Franci, curatrice della sezione Stampe e Disegni del Kunstmuseum di Berna e curatrice della mostra. Come nel 1933, "Kirchner x Kirchner" copre l'arco temporale che va dagli esordi espressionisti dell'artista all'interno del gruppo Die Brücke fino alle opere tarde a Davos.
A differenza della mostra storica, qui le singole fasi della carriera dell'artista sono rappresentate in una forma più equilibrata. La mostra include anche opere che mancavano a Berna nel 1933, sia perché Kirchner le escluse deliberatamente, sia perché non disponibili. Questo chiarisce quali decisioni prese l'artista all'epoca e perché.
L'itinerario è suddiviso in cinque sale tematiche che presentano gruppi centrali di opere e, allo stesso tempo, rivelano il pensiero curatoriale di Kirchner. Se la prima sala è dedicata agli anni trascorsi a Dresda e a Berlino, con dipinti di nudi, scene di strada e il mondo del cabaret, le due sale adiacenti più piccole si concentrano sugli aspetti formali e compositivi.
Opere su carta selezionate mostrano come Kirchner abbia sperimentato per secoli con colore, superficie, linea e movimento, e come il suo linguaggio formale sia rimasto fedele a se stesso anche nei cambiamenti.
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