Michael Beutler. Bales 2014/2017

Michael Beutler, Bales, 2014/2017, colored plastic, circa Ø 150 cm x 120 cm., particolare

 

Dal 27 Maggio 2017 al 27 Maggio 2017

Novi Ligure | Alessandria

Luogo: Fondazione La Raia

Indirizzo: Strada Monterotondo 79

Curatori: Ilaria Bonacossa

Enti promotori:

  • Con il patrocinio di Regione Piemonte
  • Comune di Novi Ligure
  • Comune di Gavi

Costo del biglietto: Ingresso libero con prenotazione via mail

Telefono per informazioni: +39 02 48548202

E-Mail info: segreteria@fondazionelaraia.it

Sito ufficiale: http://www.fondazionelaraia.it



Fondazione La Raia è lieta di presentare BALES 2014/2017, un’opera permanente realizzata da Michael Beutler, artista tedesco noto per le sue grandi installazioni scultoree create con materiali semplici ed economici legati a pratiche artigianali. Si tratta della quinta opera, dopo quelle di Remo Salvadori e Koo Jeung A., commissionate dalla Fondazione La Raia e installate nell’azienda agricola biodinamica La Raia.

Il progetto BALES (Balloni) 2014/2017 venne concepito per il parco del Kunstareal di Monaco di Baviera, trasformando questo luogo urbano in un campo agricolo, in cui una roto-pressa raccoglieva, in rotoballe multicolori, la paglia industriale dai vivaci colori fluo che l’artista aveva disseminato nei prati ben falciati del parco. Quest’opera collettiva – in cui un gruppo di lavoratori agricoli, invitati a guidare le roto-presse, prendevano parte al processo creativo mettendo in discussione l’idea di autorialità e creando una sorta di pop-art postmoderna – sottolinea l’estraneità del paesaggio rurale all’interno delle città moderne. Inoltre, l’unicità di ciascuna rotoballa sembra dimostrare che l’interazione tra l’uomo e la macchina non priva necessariamente questo della sua capacità creativa.

Reinstallate nel panorama delle colline del Gavi, all’interno di una tenuta biodinamica come La Raia, BALES 2014/2017 si trasforma ulteriormente, mettendo a fuoco il complesso rapporto tra naturale e artificiale, tra lavoro industriale – svolto oggi dalla maggior parte delle aziende agricole – e attenzione personale e manuale verso la natura: a La Raia la vendemmia viene eseguita a mano, i filari vengono lasciati inerbiti e non falciati, tutta la conduzione delle coltivazioni avviene secondo il principio steineriano dell’interconnessione tra ogni presenza, animale e vegetale, dell’azienda. 
Quanto allora stridono delle grandi rotoballe dai colori fosforescenti e cosa ci raccontano sulla nostra idea di paesaggio e sulla sua conservazione? Beutler sembra volerci ricordare le nostre responsabilità in un sistema di produzione di massa, in cui diamo per scontato il perdurare degli elementi naturali del paesaggio mentre investiamo in una forma di modernità che può determinarne la progressiva scomparsa.

In questi giorni Beutler è protagonista anche della 57sima Biennale di Venezia, VIVA ARTE VIVA, curata da Christine Macel, nei giardini delle Vergini all’Arsenale. Con il supporto della Fondazione La Raia sta creando, con un team di collaboratori, BOATYARD, 2017, un piccolo squero, atto ad aggiustare piccole imbarcazioni a remi. Anche in questo caso la sua scultura si trasforma in vera e propria architettura fatta però di materiali precari, come listelli in truciolato, rotoli di cartone, tubi di gomma o metri di stoffa arrotolata o impilata, restando quindi, anche se di grandi dimensioni, effimeri e apparentemente fragili. Anche questo lavoro, come i precedenti, è performativo nella sua rielaborazione dello spazio e sociale nella sua volontà di reagire alla funzione di specifici luoghi. L’Arsenale in cui è ospitata la Biennale torna nel suo lavoro alla sua funzione originaria, un piccolo cantiere per barche funzionante in maniera artigianale, senza macchinari moderni in cui è il sapere umano e la manualità a essere protagonista.

Michael Beutler (Oldenbourg 1976), vive e lavora a Berlino. È stato protagonista di mostre personali in numerosi musei tra cui Hamburger Bahnhof di Berlino, Nottingham Contemporary, Nottingham e il Museum für Moderne Kunst, Francoforte e ha partecipato con le sue installazioni a diverse mostre internazionali tra cui la Biennale di Gwangju, Corea del Sud, e la Biennale di Berlino.
Ilaria Bonacossa curatrice e critica, dopo aver lavorato per otto anni alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, dal 2012 al 2017 ha diretto il Museo di Villa Croce di Genova, istituzione municipale dedicata all’arte contemporanea. Da dicembre 2016 è direttore della fiera internazionale d’Arte Contemporanea di Torino, Artissima. Nel 2013 ha co-curato il Padiglione Islandese alla Biennale di Venezia; nel 2007 è stata membro della Giuria per i Leoni d’Oro della 52 Biennale d’Arte di Venezia e nel 2013 membro della Giuria per l’Inamori Foundation Prize di Kyoto. 

Inaugurazione sabato 27 maggio 2017, ore 11   

SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI