Stefano Zardini. Oltre

© Stefano Zardini | Stefano Zardini, La montagna per uscire dai dubbi

 

Dal 06 Luglio 2019 al 21 Agosto 2019

Cortina d'Ampezzo | Belluno

Luogo: Lagazuoi Expo Dolomiti

Indirizzo: via del Mercato 14

Telefono per informazioni: +39 0436 5921

E-Mail info: lagazuoi@lagazuoi.it

Sito ufficiale: http://www.lagazuoi.it



Frammenti eterei di bellezza, spiragli aperti su mondi meravigliosi, sguardi che indagano sotto la superficie delle cose, o appena sopra. Stefano Zardini torna ad interpellare il nostro senso dello stupore, a offrire il suo punto di vista inedito e profondamente personale: le sue opere saranno ospitate a Lagazuoi Expo Dolomiti, galleria d’arte tra le più alte del mondo, raggiungibile con la Funivia Lagazuoi in pochi minuti. Una mostra visitabile a partire da sabato 6 luglio. Da segnare in calendario la data del 21 agosto, quando, nel fulcro dell’estate ampezzana, si celebrerà in musica la figura del fotografo.
 
Il titolo è significativo: “Oltre” è un’esposizione che racconta alcune delle più interessanti sfaccettature di un fotografo alla perenne ricerca di nuovi scenari e prospettive di senso. La sua eredità artistica e morale, il suo sguardo unico sul mondo e sulle montagnecontinueranno ad abitare questo spazio a quota 2.778 metri.
 
“Porte aperte” il 6 luglio, quando i primi visitatori potranno ammirare l’esposizione gustando, per l’occasione, un brindisi ad alta quota e una saporita zuppa di montagna.   
 
Lagazuoi Expo Dolomiti aveva già raccolto, da febbraio ad aprile 2019, alcuni dei lavori di Stefano Zardini, presentati insieme a quelli dei colleghi Gustav Willeit e Pierluigi Orler nella mostra Snow Art – Dolomiti Romantiche. Questa volta lo spazio espositivo è interamente dedicato alle sue immagini e ai suoi testi, curati e selezionati dalla moglie Valentina: “Stefano – ricorda – era capace di affondare radici profonde e insieme di volare dove l’occhio non arriva. Non c’erano spazi, confini, fatiche a fermarlo. E come ogni uomo buono, era un uomo libero”.
 
Autore di ben 38 libri fotografici, di cui 32 come unico autore, Stefano Zardini ha collaborato con decine di media e agenzie e ha viaggiato in 60 paesi del mondo, anche i più inaccessibili, a scopo documentaristico e umanitario. Capace di esprimersi ai massimi livelli nel mondo della moda come del corporate o del fotogiornalismo – il suo reportage sulla siccità del deserto africano è stato proiettato alla Casa Bianca, al Cremlino e alla sede newyorkese dell'ONU – si è infine appassionato alla Fine Art, tornando a Cortina e trovando nuove chiavi di lettura per raccontare le sue Dolomiti.
 
“Alla base del progetto – spiega Stefano Illing, ideatore del laboratorio e spazio espositivo Lagazuoi Expo Dolomiti - c’è il debito di gratitudine che in tanti proviamo nei confronti di Stefano, amico, artista, personalità stimolante e generosa. Ricordo quando tornava dai suoi viaggi carico di idee ed entusiasmo, desideroso di esprimersi in modo diverso, allargare lo sguardo e portare la sperimentazione un po’ più lontano. Aveva uno sguardo unico e differente sul mondo e un tocco riconoscibile e inimitabile”.
 
Quattro sale suddividono altrettanti temi esplorati da Stefano Zardini, accompagnati da testi evocativi scritti di suo pugno. E così, se “Le radici” creano una connessione evidente tra i nodi, gli anelli, le forme vegetali e il fondamento solido del nostro essere, “le radici che non gelano mai”, “L’anima nascosta” sussurra discreta al nostro orecchio raccontando di altri sentieri, altre distanze da esplorare. “La pelle” lascia che emerga il lento logorio delle ere geologiche, del vento e dell’acqua sul volto delle Dolomiti, mentre infine “Icone”rilegge attraverso un prisma cromatico sfacciato e contemporaneo oggetti legati alla montagna, con risultati dirompenti.
 
Oltre alle fotografie esposte, si potranno ammirare altre immagini tramite dei proiettori: un modo per “allungare virtualmente” le sale di Lagazuoi Expo Dolomiti, fino ad accogliere una parte importante della produzione di Stefano Zardini. Segni che, per citare il fotografo, “vivranno per sempre nella superficie altrettanto bianca e magica di un foglio di carta sensibile alla luce”.
Il catalogo, con introduzione firmata da Beatrice Buscaroli, Storica dell’arte, docente all'Accademia di Belle Arti di Bologna, è disponibile presso lo spazio espositivo.

La mostra culmina mercoledì 21 agosto con un Grand Opening: in programma una presentazione “musicale”.
 
L’occasione per assaporare un inedito connubio tra immagini e musica, senza dimenticare l’arte dell’accoglienza, l’orchestrazione dei sapori da scoprire tra calici e assaggi. Una piacevole sorpresa per chi desidera conoscere meglio la figura di Stefano Zardini, ammirare le Dolomiti in tutto il loro splendore, e magari approfittare della situazione per esplorare i dintorni, scegliendo uno dei sentieri che partono dal Lagazuoi. 
 
Il Grand Opening inizia alle ore 12. Bastano pochi minuti di viaggio e si approda in cima alla stazione di arrivo della funivia, a Lagazuoi Expo Dolomiti, a quota 2.778 metri. Da lì si abbraccia con lo sguardo un doppio panorama: esterno - il mare di vette che si dipana fino all’orizzonte - e interno, con gli scatti riuniti nelle sale espositive, che raccontano e rispecchiano lo stesso “infinito” da una prospettiva individuale, intima e raccolta. Un’atmosfera sospesa esaltata dalle note di una cantautrice come Carlot-ta, al secolo Carlotta Sillano, che introduce l’evento con le sue “Songs of Mountain stream/Canzoni del ruscello di montagna”.
 
Alle 12.30 si presenta al pubblico la mostra e si evoca la figura di un fotografo che ha lasciato il segno. Dopo una carriera costruita girando il mondo, lavorando in 60 paesi come reporter a scopo documentaristico, con lunghe incursioni fotografiche nel mondo del corporate, della moda e dello sport, Stefano Zardini è tornato a Cortina e ha trovato, nella Fine Art, una nuova chiave di lettura per raccontare le sue radici. E appunto “Le radici” si intitola una delle sezioni della mostra – le altre sono “La pelle”, “L’anima nascosta” e “Icone”. Un’esposizione che rappresenta l’apice della sua ricerca personale raccontando l’immaginario del loro autore, radicato nella sua Cortina, ma al tempo stesso appassionato esploratore di mondi e linguaggi.
 
L’evento prevede una serie di concerti di Carlot-ta durante la giornata (anche alle 14 e alle 15), per consentire al pubblico di ascoltarla visitando la mostra, ed eventualmente al ritorno da un’escursione o in partenza. Accompagnata da un percussionista, Carlot-ta suona la tastiera e la chitarra, e intesse partiture musicali sontuose che si accompagnano perfettamente, con finezza ed eleganza, alla bellezza rarefatta del panorama e delle fotografie.
 
Il Grand Opening celebra Zardini attraverso i sensi: alle 13.30 si brinda con eccellenti calici di Ca’ de’ Rocchi Lugana DOC 2018 e Feudo Croce Rosso Salento IGP “Rossofreddo” 2018, gentilmente offerti dalla cantina Tinazzi.
 


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