Mattotti. Primi lavori

Lorenzo Mattotti, Huckleberry Finn 1976/77, cover

 

Dal 21 Ottobre 2017 al 26 Novembre 2017

Bologna

Luogo: Accademia di Belle Arti di Bologna

Indirizzo: via delle Belle Arti 54

Curatori: Giovanna Durì

Enti promotori:

  • Gruppo Hera
  • In collaborazione con Accademia di Belle Arti di Bologna

Telefono per informazioni: +39 051 233401

E-Mail info: info@bilbolbul.net



Con la presenza di Lorenzo Mattotti si entra nel vivo della stagione di BilBOlbul 2017: il festival infatti, pur mantenendo un momento più concentrato di proposte dal 24 al 26 novembre prossimi, a partire da questa edizione si propone al pubblico come una stagione diffusa di appuntamenti.

Venerdì 20 ottobre alle ore 16 (Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Bologna), il grande disegnatore e fumettista sarà a Bologna per raccontare Mattotti. Primi lavori, la mostra che ripercorre il periodo iniziale della sua carriera: un giovane alla ricerca di un proprio stile, attratto da figure, personaggi e situazioni spesso ai margini della società raccontate attraverso disegni dal tratto rapido e grottesco. Sarà l’occasione per un dialogo con il pubblico, composto anche di tanti artisti giovanissimi che potranno confrontare le loro speranze e i loro dubbi con quelli di un maestro internazionale.

A chiusura dell’incontro, alle 18,30, si inaugurerà in Aula Magna la mostra, promossa da Gruppo Hera in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti e curata da Giovanna Durì. Sarà l’occasione per vedere una selezione di oltre un centinaio di originali tra manifesti, disegni, tavole a fumetti per storie brevi e per i primi libri editi. Ne esce un universo stralunato che ha nella musica, nel ritratto di una certa marginalità sociale e nel viaggio come ricerca i punti cardine di un immaginario che ha già una sua precisa impronta e una forte personalità. La forza del segno di Mattotti è qui già evidente nel ritrarre personaggi di profonda umanità, colti anche con sguardo ironico, ma sempre capace di costruire con un movimento, un’espressione, la postura di un corpo, figure che chiedono la com-passione del lettore, nel senso etimologico di un’adesione forte ai loro destini. Si sente evidente anche l’humus culturale del giovane autore, appassionato del rock più visionario e di uno sguardo lisergico sulla realtà, che diventerà man mano quel capolavoro del fumetto mondiale che è Fuochi. Non a caso la sua prima storia lunga, insieme alla penna di Jerry Kramsky che lo accompagnerà fino al recente Ghirlanda, è una rivisitazione della storia di Alice, personaggio caro alla controcultura giovanile (dalla White Rabbit dei Jefferson Airplane ai corsi che proprio a Bologna teneva Gianni Celati nel ’77 e che diventeranno Alice disambientata). Questa esordio editoriale è ora finalmente recuperabile in mostra, con il titolo originale di La realtà è strabica, grazie alla ristampa dell’Associazione Viva Comix a cura di Paola Bristot.

Sabato 21 ottobre alle ore 11 Mattotti sarà protagonista di un incontro in Sala Borsa sul rapporto tra musica e disegno, un tema che sarà filo conduttore anche dell’XI edizione di BilBolBul – Festival Internazionale del fumetto di Bologna, con una serie di eventi di formazione rivolti ai più giovani per esplorare le nuove frontiere creative di un’arte, quella del fumetto, che dalla sua nascita si presta alle contaminazioni con altre espressioni artistiche.
Lo stretto legame tra disegno e musica è il comun denominatore di un altro progetto che lo vede protagonista a Bologna in questi giorni, grazie a una collaborazione tra BilBOlbul e il Bologna Jazz Festival. Sono a sua firma infatti una serie di disegni inediti che Mattotti ha creato specificatamente per i concerti principali del Festival, visibili negli Autobus del Jazz che stanno già percorrendo la città in un’inedita galleria su quattro ruote: si tratta di ritratti di artisti fortemente espressionistici, che Mattotti restituisce nel gesto e nella fisicità violenta dell’atto improvvisativo. Il risultato sono creature ancestrali, ritratte nella torsione di chi sprigiona un suono che sembra provenire dalle viscere della terra.
“Sostenere queste iniziative – dichiara Giuseppe Gagliano, Direttore Relazioni Esterne del Gruppo Hera – qualifica l’idea di cultura a cui Hera guarda più volentieri, quella cioè capace di muoversi e, muovendosi, di spostare in avanti la frontiera della nostra immaginazione. Ecco perché ci è sembrato importante che i disegni di Mattotti, in grado di prendere vita davanti ai nostri occhi, potessero muoversi davvero, facendo la loro comparsa non soltanto nella mostra che oggi presentiamo ma anche sugli Autobus del Jazz che stanno circolando in città.”

A partire dai primi di ottobre gli stessi “ritratti” saranno affissi nelle bacheche del centro cittadino grazie alla collaborazione con Cheap, il festival dedicato alla street poster art, diventando così parte integrante dell’arredo urbano.

Lorenzo Mattotti vive e lavora a Parigi. Esordisce alla fine degli anni ’70 come autore di fumetti e nei primi anni Ottanta fonda con altri disegnatori il gruppo Valvoline. Nel 1984 realizza Fuochi che, accolto come un evento nel mondo del fumetto, vincerà importanti premi internazionali. Con Incidenti, Signor Spartaco, Doctor Nefasto, L’uomo alla finestra e molti altri libri fino a Stigmate, edito in Italia da Einaudi, il lavoro di Mattotti si è evoluto secondo una costante di grande coerenza, ma nel segno eclettico di chi sceglie sempre di provarsi nel nuovo. Oggi i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo. Pubblica su quotidiani e riviste come The New Yorker, Le Monde, Das Magazin, Suddeutche Zeitung, Nouvel Observateur, Corriere della Sera e Repubblica. Per la moda ha interpretato i modelli dei più noti stilisti sulla rivista Vanity Fair. Per l’infanzia ha illustrato vari libri tra cui Pinocchio, che diventerà poi film d’animazione per la regia di Enzo D’Alò, e Eugenio, che vince nel 1993 il Grand Prix di Bratislava, uno dei massimi riconoscimenti nell’editoria per ragazzi. Numerose le sue esposizioni personali, tra le quali l’antologica al Palazzo delle Esposizioni di Roma, al FransHals Museum di Haarlem, ai Musei di Porta Romana, alla Fonds Hélène & Édouard Leclerc pour la culture Aux Capucins di Landerneau, a Villa Manin. Realizza manifesti, copertine, campagne pubblicitarie ed è suo il manifesto di Cannes 2000 e i manifesti per l’Estate Romana. Ha collaborato a “Eros”, il film a tre mani di Wong Kar Wai, Steven Soderbergh e Michelangelo Antonioni curando i segmenti di presentazione di ogni episodio ed è ora al lavoro per la trasposizione animata de La famosa invasione degli orsi in Sicilia di Dino Buzzati. Nel 2017 è uscita la sua ultima graphic novel, Ghirlanda. 

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