Platimiro Fiorenza. RossoCorallo: i presepi e altri Capolavori

Platimiro Fiorenza, Un Presepe in corallo, madreperla, oro, argento, ottone dorato, turchese, 2010

 

Dal 19 Dicembre 2016 al 08 Gennaio 2017

Catania

Luogo: Museo Diocesano

Indirizzo: via Etnea 8

Curatori: Marilisa Yolanda Spironello, Rosadea Fiorenza

Enti promotori:

  • Museo Diocesano di Catania
  • Patrocinio del Comune di Catania



L’evento risponde alla necessità di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico, considerato tanto nella sua specifica valenza storico artistica, quanto come testimonianza di un’ininterrotta storia di bellezza, cultura e tradizione, puntando altresì, ad avvicinare i giovani ad arti e mestieri della tradizione culturale del territorio, per mezzo di strumenti utili alla creazione di imprese artigianali che non tralascino di valorizzare storia e tradizione della Sicilia.

È  questo il concetto che sta alla base del Tema di studio distrettuale Lions “Promozione e sviluppo del nostro territorio”, voluto dal Governatore del distretto Lions 108 yb, Vincenzo Spata e che i club Lions appartenenti alla IV circoscrizione Lions di Catania con il Lions Club Catania Host Capofila - su proposta della prof.ssa Antonella Mandalà, componente del 2° Comitato di Lavoro Antiche arti e mestieri della tradizione siciliana, afferente, appunto, al Tema di Studio Distrettuale “Promozione e sviluppo del nostro territorio” - hanno scelto come tema del Convegno, in collaborazione con la Delegazione FAI di Catania ed il Museo Diocesano di Catania .

La prof.ssa Antonella Mandalà, di comune accordo con il presidente del Club Lions Catania Host, Prof. Giuseppe Fichera, con il Delegato responsabile del Tema di studio distrettuale, Dott. Francesco Bizzini, con la Delegata del 2° Comitato per il Tema di studio distrettuale, Prof.ssa Lina Severino e con il presidente della IV circoscrizione, Dott. Maurizio Gibilaro hanno pensato ad un evento che potesse offrire, non solo la conoscenza di antiche arti e mestieri, ma anche l’opportunità di riflettere sulle possibili azioni da compiere nel presente, affinché queste tradizioni possano trasformarsi in occasione di sviluppo sociale ed economico, soprattutto per le nuove generazioni. Al riguardo si è scelto di invitare il Maestro Platimiro Fiorenza, illustre artigiano corallaio inserito nel Libro dei Tesori Umani Viventi, uno dei quattro libri del R.E.I. (Registro delle Eredità Immateriali) istituito dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali, Ambientali e della Pubblica Istruzione, con il D.A. n. 77 del 26 luglio 2005, facendo riferimento  alla  Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, approvata dall’UNESCO il 17 ottobre 2003,  in cui si definiscono come Eredità Immateriali (Intangible Cultural Heritage)  “l’insieme delle pratiche, rappresentazioni, espressioni, conoscenze e tecniche nella forma di strumenti, oggetti, artefatti e luoghi ad essi associati, che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui, riconoscono come parte del loro patrimonio culturale”.

Il programma del convegno, previsto per il prossimo 18 dicembre a partire dalle 17.30, annovererà interventi di illustri relatori ed ospiti, quali la prof.ssa Barbara Mancuso, Docente del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università di Catania, la dott.ssa Maria Teresa Di Blasi,  storico delle tradizioni popolari della Soprintendenza di Catania e l’ing. Antonio Castano, componente commissione nazionale per l’Unesco - Comitato giovani Catania, oltre, naturalmente, alla presenza eccezionale del maestro corallaio Platimiro Fiorenza e dei suoi straordinari capolavori, allestiti all’interno di una mostra che sarà inaugurata dal Governatore del distretto Lions dott. Vincenzo Spata.

La mostra è curata dalla Prof.ssa Marilisa Yolanda Spironello, Delegata FAI di Catania e dalla Dott.ssa Rosadea Fiorenza, figlia del Maestro ed esperta in tecniche orafe che sarà visitabile, con ingresso a pagamento, dal 19 dicembre sino all’8 gennaio nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì ore 9-14; martedì e giovedì anche ore 15-18; sabato ore 9-13. Chiusura il 25 e 26 dicembre, il primo gennaio e il 6 gennaio.

La mostra - che si pone come obiettivo primario quello di generare un nuovo ed interessante dibattito sulla natura, funzione e sul valore formativo, intellettuale ed economico di questa eredità immateriale di Sicilia - ospiterà al suo interno un’accurata raccolta di opere che spazieranno dai pregiatissimi gioielli, non tralasciando tutta la sezione dedicata agli oggetti d’arte sacra, sino a giungere al vero acme dell’intera esposizione: un’importantissima selezione di presepi d’autore del Maestro, viva testimonianza dell’amore incondizionato verso un’arte millenaria, che permea le sue radici nella memoria e nella storia di un intero popolo.

L’evento, considerate le tematiche legate al Patrimonio immateriale e alle best practice relative alla promozione culturale ha ricevuto il patrocinio istituzionale del Comune di Catania e l’importante supporto del Museo Diocesano di Catania come promotore dell’evento e mediatore dei rapporti istituzionali. Del resto, il recupero della memoria, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio immateriale sono state recentemente poste al centro delle politiche culturali, affinché tale patrimonio possa trasformarsi in preziosa risorsa per l’identità sociale e lo sviluppo culturale ed economico del territorio, puntando all’ideazione di nuove start-up per i giovani.

Per tale motivo, si è  pensato ad un workshop che potesse fungere da legante e punto di congiunzione tra l’antica filiera siciliana e le nuove tecniche di produzione collegate alla  digital fabrication, applicata al settore dei gioielli, offerto da FABLAB  - Catania di Carmen Russo, con lo scopo di approfondire tutte le specificità appartenenti al mondo del gioiello, partendo dagli antichi procedimenti di lavorazione, sino a giungere alle nuove metodologie industriali, ai sistemi di progettazione digitale e di stampa 3D. Alcuni di questi  prodotti, saranno esposti tra l’altro, presso le sale del Museo Diocesano,  per far meglio comprendere come le nuove tecnologie, possano coniugarsi adeguatamente alle arti antiche e ai mestieri del passato, in una moderna rivisitazione e rappresentare, al contempo, un’occasione di sviluppo sociale.
Pertanto il workshop, permetterà ai giovani partecipanti e studenti dell’Accademia di Belle Arti di Catania, coordinati dalla Dott.ssa Mery Scalisi, cultrice di Storia dell’Arte presso l’Istituzione, di poter acquisire le competenze e le conoscenze necessarie per poter intraprendere una propria attività lavorativa.
L’evento, quindi, secondo le diverse matrici che lo costituiscono, verrà ad inserirsi sul piano dell’offerta culturale, come evento di punta ed appuntamento esclusivo, articolato e strutturato in maniera polifunzionale e spendibile a gradi e misure differenti, creando intorno al mondo delle eredità immateriali e al patrimonio culturale siciliano, una rinnovata attenzione e nuovi spunti per politiche ed attività di salvaguardia e valorizzazione.

Platimiro Fiorenza, definito “come autentico esempio di laboriosità e continuatore della migliore tradizione artigianale trapanese” dalla prof.ssa Maria Concetta Di Natale, rappresenta un unicum nella storia, nell’arte, nella tecnica di lavorazione e rielaborazione del prezioso corallo, di cui si serve con grande perizia e con risultati di grande modernità nell’ambito della tradizione.
Il maestro, infatti, nel corso degli anni è stato insignito di importanti riconoscimenti: nel 2003 gli viene conferito dall’Assessorato allo Sviluppo Economico del Comune di Trapani il premio “Saturno - artigiano del mare”; nel 2004 riceve da parte del Club UNESCO di Trapani il premio come “Conservatore attraverso l’insegnamento della lavorazione dei coralli”; nel 2011 la Camera di Commercio di Trapani gli assegna una medaglia d’oro come “Premio fedeltà al lavoro e al progresso economico”; nel 2013 riceve dal Lions Club di Catania il “Premio Faro Biscari” e un nuovo riconoscimento di prestigio: entra a far parte del R.E.I. Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia, nel “Libro dei Tesori Umani Viventi”- Secondo quanto affermato dalla Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, approvata dall’UNESCO il 17 ottobre 2003.
L’artista ha, inoltre, eseguito importanti lavori di restauro per i più famosi antiquari al mondo, dislocati tra Palermo, Roma, Firenze, Londra, New York collaborando per gli interventi di consolidamento di alcuni pezzi del Museo di Capodimonte a Napoli. Ha dato, ancora, il proprio originale contributo alla celebre manifestazione dei Misteri di Trapani restaurando importanti gruppi scultorei e realizzando pregiate opere in oro e argento. In questi anni ha tenuto conferenze e lezioni presso Università, Istituti d’Arte e Corsi Regionali e la sua bottega ha ospitato giovani appassionati che hanno aperto in tutta Italia le proprie attività legate alla lavorazione del corallo. Le sue opere fanno parte di prestigiose collezioni come quella del Museo Diocesano di Monreale o dei Musei Vaticani a Roma. 

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