STRIP! LA GRANDE AVVENTURA DEL FUMETTO AMERICANO

Winsor McCay, Dino, 1934

 

Dal 09 Ottobre 2021 al 09 Gennaio 2022

Casalmaggiore | Cremona

Luogo: Museo Diotti

Indirizzo: Via Aldo Formis 17

Orari: dal martedì al venerdì 8.00-12.30; sabato e festivi 15.30-18.30. Chiuso il lunedì, Natale e Capodanno. Aperture straordinarie dal 1° al 4 novembre

Curatori: Giovanni Nahmias e Centro Fumetto “Andrea Pazienza” di Cremona

Enti promotori:

  • Comune di Casalmaggiore (CR)
  • Con il Patrocinio del Consolato Generale degli Stati Uniti d’America a Milano

Costo del biglietto: intero € 3,00; ridotto € 2,50; gratuito per scolaresche, persone con disabilità, minori di 6 anni, possessori della tessera annuale del Museo e dell’Abbonamento Musei Lombardia, soci ICOM. Per accedere alla mostra è necessario esibire il Green Pass

Telefono per informazioni: +39 0375 200416

E-Mail info: info@museodiotti.it

Sito ufficiale: http://www.museodiotti.it


Si inaugura il prossimo 9 ottobre al Museo Diotti di Casalmaggiore (Cremona) la mostra antologica “STRIP!LA GRANDE AVVENTURADEL FUMETTO AMERICANO, curata da Giovanni Nahmias e dal Centro Fumetto “Andrea Pazienza” di Cremona.
L’evento è inserito nel calendario della rassegna “Stupor mundi” che il Comune di Casalmaggiore dedica ogni anno alla conoscenza di un Paese straniero e che per il 2021 ha come protagonisti gli USA.
 
La mostra intende esplorare e raccontare la storia del fumetto americano attraverso l’esposizione di tavole e strisce originali, provenienti da collezioni private, firmate dai suoi autori più rappresentativi. Dai pionieri e inventori riconosciuti del linguaggio fumettistico come Winsor McCay, James Swinnerton, Geo McManus, Frederick Opper, ad autori più rivoluzionari, dal punto di vista artistico e narrativo, come Dick Calkins, George Herriman, Elzie C. Segar, Frank King. Senza dimenticare i maestri di grande successo del fumetto comico e di avventura come Walt Kelly, Floyd Gottfredson, Alex Raymond, Milton Caniff e Charles M. Schulz.
Allo stesso tempo la mostra – il cui alto livello è attestato dal patrocinio concesso dal Consolato Generale degli Stati Uniti d’America a Milano - si propone di celebrare uno dei più distintivi e importanti filoni nella storia dell’arte americana. Un filone che ha avuto un incommensurabile impatto su altre forme di arte e di cultura.
 
Il viaggio visuale proposto dall’esposizione parte con una tavola del 1905 di Winsor McCay (l’autore del celebrato “Little Nemo”), attraversa i successivi decenni e si conclude con una striscia dei Peanuts del 1987, che vede come protagonista l’amatissimo bracchetto Snoopy.
Si potrà così passare in rassegna una galleria di personaggi noti non solo agli appassionati, ma anche al grande pubblico. Vere e proprie icone popolari come Krazy Kat, Buck Rogers, Tarzan, Dick Tracy, Pogo, Donald Duck (il nostro Paperino) le cui avventure, ormai classici del genere, ci consentono, al contempo, di dare uno sguardo a importanti aspetti della storia della società americana che emergono sullo sfondo.
 
Tra il materiale esposto ci sono anche alcuni pezzi molto rari che susciteranno la curiosità del visitatore e non solo per il loro valore storico e collezionistico. Ci piace segnalarne tre in particolare.
La striscia “Primo Dreams” (1930) firmata dal campione dei pesi massimi Primo Carnera, vero e proprio mito dell’immaginario italiano e statunitense nel periodo tra le due guerre. Il pugile, all’inizio del suo soggiorno negli Stati Uniti, provò anche a disegnare un fumetto che lo vedeva protagonista di situazioni paradossali causate dalle sue dimensioni e dalla sua forza.
La domenicale di Carl B. Williams (1908), un autore di cui sono praticamente sconosciute le informazioni biografiche e del quale sono sopravvissute solo quattro tavole originali della strip 
“Jim MacTraver – Drummer”. Una tavola delle quattro è esposta per la prima volta al pubblico ed è l’unica tavola colorata in mostra.
Infine una rarità del grande Winsor McCay, la metà superiore di una domenicale di “Dino” (1934). Alla fine della sua carriera McCay tornò a raccontare le avventure di un dinosauro, come nel cortometraggio pionieristico “Gertie” del 1914. Lo fece per aiutare la carriera di disegnatore del figlio Robert. Il progetto resterà inedito e solo quattro mezze tavole sono giunte fino a noi.
 
Accanto al percorso espositivo fatto di immagini la mostra proporrà un apparato critico/storiografico elaborato dai curatori, che permetterà ai visitatori, grazie a una serie di pannelli didascalici, di esplorare e approfondire i principali ‘generi’ affrontati dalla narrativa a fumetti statunitense: dagli animali parlanti al fumetto realistico, dalla fantascienza al western e al crime.
Sono, inoltre, previste visite guidate, iniziative collaterali di approfondimento e un catalogo.

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