Orizzonti. L’evoluzione del paesaggio nella provincia di Cuneo dal Rinascimento alla modernità

© Ph. Paolo Robino | V. Amedeo e A. Cignaroli, Veduta di Govone, fine XVIII sec., olio su tela

 

Dal 13 Aprile 2019 al 30 Giugno 2019

Savigliano | Cuneo

Luogo: Palazzo Muratori Cravetta

Indirizzo: via Jerusalem 4

Curatori: Laura Facchin, Luca Mana

Enti promotori:

  • Fondazione Artea
  • Regione Piemonte
  • In collaborazione con il Comune di Savigliano e con Camera-Centro Italiano per la Fotografia



In sette sezioni tematiche l’esposizione, visitabile dal 13 aprile al 30 giugno, racconta i mutamenti del paesaggio nella Granda, con il linguaggio della tradizione e dell’innovazione A Savigliano l’arte e la tecnologia più moderna – come le opere pittoriche dei maestri dal Cinquecento al Dopoguerra e le immagini di Google Earth – si sposano per valorizzare il paesaggio di un territorio tutto da scoprire e da apprezzare nella mostra «ORIZZONTI. L’evoluzione del paesaggio nella provincia di Cuneo dal Rinascimento alla modernità» che si terrà da sabato 13 aprile nelle sale seicentesche di Palazzo Muratori Cravetta.

L’esposizione è promossa e organizzata da Fondazione Artea e Regione Piemonte, in collaborazione con il Comune di Savigliano e con Camera-Centro Italiano per la Fotografia. Il percorso espositivo resterà aperto al pubblico fino a domenica 30 giugno. Tutti i particolari dell’evento saranno illustrati in una conferenza stampa in programma venerdì 12 aprile, alle 15, presso il Palazzo Comunale di Savigliano in Via Roma 36.

Curata dagli storici dell’arte Laura Facchin e Luca Mana, la mostra propone in sette sezioni tematiche la selezione di circa quaranta opere pittoriche provenienti da musei, chiese e collezioni private piemontesi. A queste è affiancato il progetto fotografico ideato da Camera sul ruolo che la fotografia assume in relazione al paesaggio dopo la rivoluzione tecnologico-digitale degli anni Novanta.

Ideato per la provincia di Cuneo e incentrata sul dialogo tra uomo e ambiente dal Rinascimento ai giorni nostri, il progetto propone una profonda riflessione sul valore del paesaggio come bene comune e identitario, oggetto di interventi umani che possono metterne in discussione equilibri secolari.


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