Boldini e la Moda

© Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea | Giovanni Boldini, Fuoco d’artificio, 1892-95, Ferrara, Museo Giovanni Boldini Ferrara

 

Dal 16 Febbraio 2019 al 02 Giugno 2019

Ferrara

Luogo: Palazzo dei Diamanti

Indirizzo: Corso Ercole I d'Este 21

Curatori: Barbara Guidi con la collaborazione di Virginia Hill

Enti promotori:

  • Fondazione Ferrara Arte
  • Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara

Telefono per informazioni: +39 0532 244949

E-Mail info: diamanti@comune.fe.it

Sito ufficiale: http://www.palazzodiamanti.it/



“Boldini sapeva riprodurre la sensazione folgorante che le donne sentivano di suscitare quand’erano viste nei loro momenti migliori.»

Con queste parole Cecil Beaton, tra i primi e più celebri fotografi di moda del Novecento, sanciva il talento del pittore ferrarese nel ritrarre la voluttuosa eleganza delle élite cosmopolite della Belle Époque, nel saper celebrare le loro ambizioni e il loro raffinato narcisismo.
 FOTO: Boldini e la Moda
Affermatosi nella Parigi tra Otto e Novecento, baricentro di ogni tendenza dell’eleganza e della modernità, Boldini ha dato vita ad una formula ritrattistica chic e “alla moda” con la quale ha immortalato i protagonisti e le celebrities di un’epoca mitica, da Robert de Montesquiou a Cléo de Mérode, da Lina Cavalieri alla marchesa Casati.

Nella sua opera la moda ha rivestito un ruolo essenziale: colta inizialmente per quel suo essere quintessenza della vita moderna, elemento che ancòra l’opera alla contemporaneità, la moda - intesa come abito, accessorio, ma anche sofisticata espressione che trasfigura il corpo in luogo del desiderio - diviene ben presto un attributo essenziale e distintivo della sua ritrattistica. Grazie ad una pittura accattivante, che unisce una pennellata nervosa e dinamica all’enfatizzazione di pose manierate e sensuali volte ad esaltare tanto le silhouette dei modelli quanto le linee dei loro abiti, e con la complicità delle creazioni dei grandi couturier come Worth, Doucet, Poiret e le Sorelle Callot, Boldini afferma una personale declinazione del ritratto di società che diviene un vero e proprio canone, modello di stile e tendenza che anticipa formule e linguaggi del cinema e della fotografia glamour del Novecento.

La mostra indagherà dunque, per la prima volta, il lungo e fecondo rapporto tra Boldini e il sistema dell’alta moda parigina e il riverbero che questo ebbe sulla sua opera di ritrattista oltre che su quella di pittori come Degas, Sargent, Whistler e Paul Helleu.
Ordinata in sezioni tematiche, ciascuna patrocinata da letterati che hanno cantato la grandezza della moda come forma d’arte, da Baudelaire a Wilde, da Proust a D’Annunzio, la rassegna propone un percorso avvincente tra dipinti, meravigliosi abiti d’epoca e preziosi oggetti dalla valenza ironica che racconteranno i rapporti tra arte, moda e letteratura nella Belle Époque e immergeranno il visitatore nelle atmosfere raffinate e luccicanti della metropoli francese e in tutto il suo elegante edonismo.

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