Scienza e mito di Galileo in Europa nei secoli XVII-XIX - Convegno internazionale

© Wikimedia Commons | Museo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza, Firenze

Il Museo è ospitato nell’antichissimo Palazzo Castellani, già sede dell’Accademia della Crusca, della Deputazione di Storia Patria della Toscana e della sezione Manoscritti della Biblioteca Nazionale Centrale.

 

Dal 29 Gennaio 2020 al 31 Gennaio 2020

Firenze

Luogo: Museo Galileo

Indirizzo: piazza dei Giudici 1

Costo del biglietto: La partecipazione al convegno è libera fino ad esaurimento posti

Telefono per informazioni: +39 055 2653123

E-Mail info: l.manetti@museogalileo.it

Sito ufficiale: http://www.museogalileo.it



A partire da oggi fino al 31 gennaio,  presso il Museo Galileo di Firenze, si svolge il convegno dal titolo Scienza e mito di Galileo in Europa nei secoli XVII-XIX. Le giornate di studio rappresentano la conclusione di un progetto triennale condotto da cinque unità di ricerca facenti capo ad altrettanti atenei (Università di Siena, Bergamo, Cagliari, Catania e Roma III) che si propone di indagare in profondità alcuni grandi temi legati alla figura di Galileo e alla sua complessa eredità sia nel campo propriamente scientifico che in quello politico-religioso.
 
La fama di Galileo esplose in tutta Europa grazie alle novità contenute nel Sidereus Nuncius (1610) e proseguì con le Lettere sulle macchie solari (1613) e il Saggiatore (1623). L’opera che suscitò maggior attenzione fu però il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo (1632), soprattutto dopo la condanna pontificia, che colpì profondamente scienziati e intellettuali europei.
 
L’ampia circolazione del nome di Galileo, a differenza di altri protagonisti della nascita della scienza moderna, non è circoscrivibile agli ambienti filosofico-scientifici. La sua notorietà ebbe un impatto molto più ampio e contribuì a nutrire discussioni e controversie sia sul versante religioso sia su quello politico. Già all’indomani della morte (1642), ma soprattutto dalla metà del Settecento e per tutto l’Ottocento, la sua condanna (22 giugno 1633) e la conseguente abiura alimentarono la costruzione del mito di Galileo come simbolo della libertà della ricerca scientifica e della sua autonomia rispetto al potere politico e religioso.
 
Questo vasto campo di ricerche risulta in larga misura ancora inesplorato ma ciò che emerge dagli studi condotti finora è un’eredità che ha segnato in profondità il nostro continente e fa ancora oggi di Galileo uno dei più autentici ispiratori dell’identità europea.

Programma in allegato

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