That Feeling

Eduardo Secci Contemporary, Firenze

 

Dal 08 Settembre 2016 al 12 Novembre 2016

Firenze

Luogo: Eduardo Secci Contemporary

Indirizzo: piazza Carlo Goldoni 2

Orari: Lunedì - Sabato _ 10:00 - 13:30 & 14:30 - 19:00 e su appuntamento

Curatori: Domenico de Chirico

Telefono per informazioni: +39 055 661356

E-Mail info: gallery@eduardosecci.com

Sito ufficiale: http://www.eduardosecci.com



Eduardo Secci Contemporary è lieta di presentare la mostra That Feeling curata da Domenico de Chirico con opere di Tamina Amadyar, Alice Browne, Joshua Citarella, Michael Debatty, Stephen Felton, Heather Guertin, Hanna Hur, Sofia Leiby, Alexander Lieck, Matthew Musgrave, Hayal Pozanti, Zoé de Soumagnat.

Il critico d’arte Clement Greenberg (1909-1994), sostenitore della tendenza Color Field, a partire dal 1959 formulò un nuovo astrattismo che denominò Post-painterly abstraction, fatto essenzialmente di colore steso su ampie campiture, aderente al supporto e con minime variazioni cromatiche. La forma diventa protagonista, soggetto e contenuto gradualmente scompaiono. Ars est artem de- monstrare è, secondo Greenberg, il principio che ispira gli artisti, dall’Impressionismo in poi, a eleggere il loro medium a unico contenuto dell’arte con una rafforzata attenzione alla bidimensionalità del dipinto. Per di più, egli fu molto attratto dagli scritti di Benedetto Croce (1866-1952) del quale cita più volte l’Estetica (1902), testo in cui il neoidealista italiano considera l’intuizione come prima forma di vita dello spirito. L’arte viene definita come intuizione-espressione, due termini inscindibili secondo cui non sarebbe possibile intuire senza esprimere e viceversa. Questa dialettica fa sì che ciò che l’artista intuisce sia la stessa immagine che egli per ispirazione crea da una considerazione del reale, nel senso che l’opera d’arte è l’unità indifferenziata della percezione del reale e della semplice immagine del possibile.

Affezionata a quel concetto di inscindibilità, That Feeling può essere considerata come una nuova e provocatoria condizione di
apertura nei confronti delle più diverse forme di espressione, la cui bellezza non sarebbe altro che ‘l’adeguatezza dell’espressione’ nelle forme, nei segni e nei colori, i.e.: gli spazi pittorici aperti, nudi e astratti di Tamina Amadyar; il colore, la consistenza e il volume immersi in una dimensione di mondanità emotiva per Alice Browne; le superfici incontaminate e magicamente digitalizzate di Joshua Citarella; gli spazi per visioni alternative di Michael Debatty; le linee arrotondate, i colori tenui e le forme estremamente semplificate per Stephen Felton; gli spazi astratti e i caratteri, prima inventati poi narrati, per Heather Guertin; le curve e le tracce che emer- gono fluidamente dalle tele di Hanna Hur, mediante l’utilizzo di strumenti di disegno e materiali tradizionali; i segni e gli impulsi legati alla grafologia e alla psicometria che si esibiscono in coreografie improvvisate nei dipinti di Sofia Leiby; le gesta emotive e interrotte nei quadri astratti di Alexander Lieck; l’interesse di Matthew Musgrave nel pensare attraverso la pittura, considerandone la natura mutevole ed espansiva; un alfabeto inventato, algoritmi e figure ibride nei dipinti geometrici di Hayal Pozanti; le meditazioni intime e le distorsioni sensuali, tagliate, sbiadite, sottolineate e fantasticate sulle tele di Zoé de Soumagnat. 
Domenico de Chirico 
Tamina Amadyar è nata a Kabul nel 1989. Vive e lavora a Berlino.
Recenti mostre personali includono: Galerie Guido W. Baudach presso abc art berlin, Berlino (2016); Galerie Guido W. Baudach, Berlino (2015); Tamina Amadyar / Christiane Blattmann, Agnes Maybach, Colonia (2015); The Office, Rathaus Düsseldorf (2013). Recenti mostre collettive includono: Comedy Club, Berlino (2016); Strai- ght Up, Hooper Projects, Los Angeles (2015); You’re just too good to be true, Contemporary Fine Arts, Berlino (2015); Blaue Perle, Galerie Kleindienst Leipzig, Bergisch Gladbach (2014); Nose Art, Litho, Colonia (2014); Sammlung Grau, Kunsthaus Dortmund (2013); Glückwunsch, Akademiegalerie, Stoccarda (2013); Klasse Tal R, Filmwerkstatt e.V., Düsseldorf (2012); Ich wittre Morgenluft, KIT - Kunst im Tunnel, Düsseldorf (2012); Seven Seas of Rhye, Mühlengasse, Düsseldorf (2012); Komplizen 2.0, Galerie der Stadt Remscheid (2012); IV Illegale Kopie, Galerie der Akademie der Bildenden Kunst, Monaco (2011); On My Way, Kunstverein Köln-Mühlheim, Colonia (2011); Mein Esel und ich, Kunstverein Pfaffenhofen (2011).

Alice Browne è nata nel 1986 a Oxford. Vive e lavora a Londra.
Ha conseguito un BA in Pittura al Wimbledon College of Art nel 2009 e un MA in Pittura al Royal College of Art nel 2016. Recenti mostre personali includono: OUTPOST, Norwich (2015); Prosjektrom Normanns, Stavan- ger, NO (2014); Limoncello, Londra; annarumma, Napoli (2013); The China Shop, Oxford (2012); Supercol- lider, Blackpool, UK (2012). Recenti mostre collettive includono: Attic, Nottingham (2014); OVADA, Oxford (2014); Fjord, Philadelphia (2013); Interno 4, Bologna (2013); Matthews Yard, Croydon, UK (2013); dienst- gebäude, Zurigo (2012); APT Gallery, Londra (2011); A Foundation, Liverpool (2010); ICA, Londra (2010).

Joshua Citarella è nato nel 1987 a New York dove attualmente vive e lavora.
Nel 2010 si è laureato presso la School of Visual Art. Ha tenuto mostre personali presso Higher Pictures, New York (2013, 2015) e Carroll/Fletcher a Londra (2016). Ha partecipato a numerose mostre collettive, tra cui: Planes, BFI, Miami (2015); Figure 8, Clifton Benevento, New York (2015); Mediated Images, Brand New Gallery, Milano (2015); Under Construction: New Positions in American Photography, Fotografiemuseum, Amsterdam e Pioneer Works, New York (2014-15); MOCAtv Presents: A Jogging Screening at the Museum of Contempo- rary Art, Los Angeles (2014). È tra gli organizzatori di Compression Artifacts (2013), thePSDshow.org (2012) ed è stato membro del collettivo artistico Jogging. Attualmente collabora con Brad Troemel per Ultraviolet Pro- duction House.

Michael Debatty è nato a Liegi nel 1988. Vive e lavora a Bruxelles.
Recentemente ha partecipato ad una mostra bi-personale con l’artista Noa Barker presso Exo-Exo, Parigi, a cura di Exo Exo e Galerie Lodos, Messico. Altre mostre personali includono: Guidato dal vapore, Galerie Uhoda, Liegi (2015); Fantasy Bureau, Galerie Central, Liegi (2014). Ha partecipato a mostre collettive, tra cui: BERLIN EST, Galerie Arnaud Deschin, Parigi (2016); RAVI Open Studio, a cura di Xavier Mary presso Résidenc- es-Ateliers Vivegnis International, Liegi(2016); Group show, Galerie Central, Liegi (2015); FFEMECBLOT, Clovis XV, Bruxelles (2015); BAL, Musé des Beaux Arts de Liège (2015); ONU, Atelier Alain De Clerck, Liegi (2012); Can- vas Collectie, Palais des Beaux Arts de Bruxelles, Bruxelles (2012).

Stephen Felton è nato a Buffalo, USA, nel 1975.
Ha studiato presso il Massachusetts College of Art, MA, e al San Francisco Art Institute, CA. Recenti mostre per- sonali includono: Riverside, Valentin, Parigi (2016); Stephen Felton: Mythos, Artuner/Sifnos, Artemonas Primary School, Sifnos, GR (2015); Stick and rag, a cura di Jill Gasparina, Le Confort Moderne, Poitiers (2015); The Wind, Love and other Disappointments, MAMCO, Ginevra (2015); Borders, a cura di Adam Carr, artuner.com (2014); Remember me maybe, Frutta gallery, Roma (2014); IT It’s a Whale, Valentin, Parigi (2014); Stephen Felton 50 +1, Triple V, Parigi (2013); The boundary between Painting and Drawing, Gertrude, New York (2013); Breakin’ Windows, Elaine Levy Project, Brussels (2013). Recenti mostre collettive includono: FACE TO FACE. A selection of International Emerging Artists From the Ernesto Esposito Collection, a cura di Eugenio Viola, Palazzo Fruscio- ne, Salerno (2016); Inside-out, Berthold Pott, Colonia (2016); To rectify a situation, Valentin, Parigi (2015); The political failure, Valentin, Parigi (2014); Chance Encounters, Ventana, New York (2013).

Heather Guertin è nata a Worcester nel 1981. Vive e lavora a New York.
Dopo aver conseguito un BFA presso l’Università del Massachusetts nel 2003, ottiene un MFA presso The School of the Art Institute of Chicago nel 2008. Recenti mostre personali includono: The Whole, Galleria Augustina Ferreyra, San Juan, Porto Rico (2015); Aluminum Linoleum, Proyectos Monclova, Città del Messico (2014); Development, Brennan & Griffin, New York (2014); Heand, Interstate Projects, Brooklyn, New York (2014). Recenti mostre collettive includono: Intimisms, James Cohan Gallery, New York (2016); IMAGINE, Brand New Gallery, Milano (2016); Brennan & Griffin, New York (2015); Meanwhile in the Lonesome Valley, Loudhailer, Los Angeles (2015); Being Essex Flowers, Adds Donna, Chicago (2015); Is it much too much to ask, not to hide behind the mask?, Old Room, New York (2014); This Literally Happened: A Night of Storytelling, eflux, New York (2014); East Side to the West Side, Flag Art Foundation, New York (2014); Performance, White Columns, New York (2013); Performance, Carnegie International Apartment Talks, Pittsburgh (2013); Performance, Contemporary Art Daily Office, Chicago (2012); Addicted to Highs and Lows, curated by Richard Aldrich, Bortolami, New York (2011). 
Hanna Hur è nata nel 1985. Vive e lavora a Toronto, Canada.
Nel 2008 consegue un BFA presso la Concordia University a Montréal. Recenti mostre personali includono: NADA Art Fair con Roberta Pelan, New York (2016); The Lovers, Roberta Pelan, Toronto (2016); Mirage!, Daniel Faria Gallery, Toronto (2014); An Armchair At A Dimming Window, YYZ Artist Outlet, Toronto (2013); A Heavy Accent, An Interpretive Dance, O’Born Contemporary, Toronto (2013); A Mirror, My Shadow, The View, Galerie B-312, Montreal (2012); The Beat and the Chorus at the Same Time, XPACE, Toronto (2012). Recenti mostre collettive includono: The fraud that goes under the name of love, a cura di Cheyanne Turions e Amy Kazy- merchyk, Audain Gallery (Simon Fraser University), Vancouver (2016); GIFC, Agnes B’s Galerie du Jour, Parigi (2016); GIFC, Steinsland Berliner Gallery, Stoccolma (2016); GIFC, David Risley Gallery, Copenhagen (2016); Of Fauna and Flora, Tomorrow Gallery, New York (2016); Flat Sun on a Disc of Water, Narwhal Contemporary, Toronto (2015); The Great Outdoors, a cura di Aryen Hoekstra, Garden Avenue, Toronto (2015); Tamago, Rock- 512Devil, Baltimora (2014); More Than Two (Let It Make Itself), a cura di Micah Lexier, The Power Plant, Toronto (2013); Gifts by Artists, Art Metropole, Toronto (2012); Field Trip Project, curated by Daisuke Takeya, sedi varie in in Giappone e in Canada (2012); Flags for Peace, a cura di Julia Kennedy, MOCCA courtyard, Toronto Art Basel (editions) con Art Metropole, Basilea (2012).

Sofia Leiby è nata a St. Paul, MN, nel 1989. Vive e lavora a Brooklyn, NY.
Dopo aver studiato all’Ox-Bow School of Art a Saugatuck, MI, consegue un BFA presso la School of the Art In- stitute of Chicago. Recenti mostre personali includono: TBD, Kimmerich Gallery, Berlino (2016); Thinking Creati- vely with Pictures, Clifton Benevento, New York (2016); abcdefghijklmnop, Michael Jon Gallery, Miami (2015); Arcades & Garlands, East Hampton Shed, East Hampton (2015); Freeze Tag, Levy Delval, Brussels (2015); The Drama of Leisure, Devening Projects + Editions, Chicago (2014). Recenti mostre collettive includono: TBD, American Medium, Brooklyn (2016); Salon 57, 247365, New York (2016); Windoes, The Composing Rooms, Ber- lino (2015); E. 1027, Joe Sheftel Gallery, New York (2015); There is no Fact of the Matter as to Whether or not P, 247365, New York (2015); Rock Steady, Future Gallery, Berlino (2015); 24/7, Monte Carlo Hotel, Miami (2014); Rocket Run: New Abstraction From Chicago, Nebraska Wesleyan University Elder Gallery, Lincoln (2014); SHIT IS REAL, Devening Projects, Chicago (2013).

Alexander Lieck è nato a Berlino nel 1967. Vive e lavora a Berlino.
Negli anni Novanta studia pittura alla Rijksakademie van Beeldende Kunsten ad Amsterdam e all’AKI ad En- schede. Recenti mostre personali inlcudono: Oci Ciornie, Galerie Joseph Tang, Parigi (2015); Der Specht Die Pfeife Das Bein, Galerie Joseph Tang, Parigi (2014); Last summer, SOX, Berlino (2011); Leben vom Verrat, Center, Berlino (2011); Russisches Billard, Galerie Michael Wiesehöfer, Colonia (2009); Neuköln, Galerie Frehrking Wiesehöfer, Colonia (2006); open space, Art Cologne (2005); Noch, Projekt Just, Düsseldorf (2005). Recenti mostre collettive includono: And Mae And Mac And Me, Galerie Barbara Seiler, Zurigo (2013); Alternative Entrance, Kunstbunker, Norimberga (2012); The happy fainting of painting, Zwinger Galerie, Berlino (2012); Standarts of Living, MAP, Düsseldorf (2011); Narural Flavour, Ricou Gallery, Brussel (2011); Saved by entropy time wins again, Kunstbunker, Norimberga (2011); Nachtauslage, Galerie Lena Brüning, Berlino (2011); Electricity, Arti et Amici- tiae, Amsterdam (2011); Bíwak 3, Galerie Michael Wiesehöfer, Colonia (2011); Prodostok, SOX, Berlino (2009).

Matthew Musgrave è nato a Torquay, Regno Unito, nel 1985. Vive e lavora a Londra.
Ha studiato pittura al Royal College of Art laureandosi nel 2011. Recenti mostre personali includono: Only with a light touch will you write well, freely and fast, David Dale Gallery, Glasgow (2015) & Supplement, London (2016); All the best/yours sincerely, Galeria Alegria, Madrid (2016); Paintings, Supplement, Londra, 2012 (solo); RCA show, Royal College of Art, Londra (2011); Gifted, Josh Liley Gallery, Londra (2010); The Library of Babel, Zabludowicz Collection, Londra (2010). 
Hayal Pozanti è nata a Istanbul, in Turchia , nel 1983. Vive e lavora a New York City.
Pozanti ha conseguito un BA alla Sabanci University e un MFA alla Yale University. Il lavoro di Pozanti è stato recentemente presentato nella sua prima personale Learning Deep presso il Museo d’Arte Contemporanea di Aldrich, Connecticut. Ha partecipato a diverse mostre collettive presso The Kitchen, New York (2016), MCA Santa Barbara (2015), Cornell Fine Arts Museum, Florida (2015), Museo Sabanci Istanbul (2015) e Prospect 3 al New Orleans Biennial (2014). Il suo lavoro si trova nelle collezioni permanenti del Museo d’Arte Broad di Los Angeles, del Los Angeles County Museum of Art (LACMA) e della JP Morgan Private Bank Collection.

Zoé de Soumagnat è nata a Parigi nel 1987. Vive e lavora a Parigi.
Dopo aver conseguito il Diplôme National Supérieur d’Arts Plastiques presso la Ecole Nationale Supérieure des Beaux Arts di Parigi (2005-2010), consegue un MA in Pittura al Royal College of Art a Londra. Ha tenuto la mostra personale “21h30” alla Galerie Jeanrochdard, Bruxelles (2015). Recenti mostre collettive includono: Le Domaine Enchanté, Galleria Acappella, Napoli (2016); Beau Lauss, Last Resort Gallery, Copenhagen (2016); How to drape the concrete, Galerie Jeanrochdard, Bruxelles (2015). 

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