The Tilt of Time

Fabrizio Ajello e Franceso D’Isa, Boiling the Night (det.), 2023. Courtesy gli artisti I Ph. Leo Pasquinelli

 

Dal 27 Ottobre 2023 al 30 Novembre 2023

Firenze

Luogo: IED Firenze

Indirizzo: Via Bufalini 6R

Orari: lunedì-venerdì 9.00-18:00, chiusa mercoledì 1° novembre

Costo del biglietto: ingresso gratuito

E-Mail info: edu@palazzostrozzi.org

Sito ufficiale: http://www.palazzostrozzi.org


The Tilt of Time è una mostra collettiva che esplora la natura multiforme del tempo attraverso le opere di Giulio Aldinucci, Fabrizio Ajello e Francesco D'Isa, Chiara Bettazzi, Alessandro Gandolfi, Jacopo Jenna, Namsal Siedlecki.

Il progetto nasce in relazione alla mostra Anish Kapoor. Untrue Unreal a Palazzo Strozzi (7 ottobre 2023-4 febbraio 2024) e segna il terzo anno di collaborazione tra il Master in Curatorial Practice di IED Firenze e la Fondazione Palazzo Strozzi. 

Il progetto TheTilt of Time è coordinato da Daria Filardo (IED) e Martino Margheri (Fondazione Palazzo Strozzi) con lo sviluppo curatoriale dalla classe del Master 2022/23: Georgina Anastasi, Victoria Cassone, Hailey Conway, Patricia Hale-Siedler, Sneha Harish Chaturani, Solomiia Hrebeniak-Dubova, Alisa Kanevskiy, Catarina Mel, Emma Miles e Alexandra Skilnick.

The Tilt of Time
 indaga sei traiettorie di ricerca e propone riflessioni che spaziano dalla trasformazione degli oggetti e dei loro significati nel tempo e nella storia, all’attuale ruolo dell’intelligenza artificiale nella creazione di immagini e al suo rapporto con le arti visive, fino a toccare le tensioni geopolitiche del nostro presente

La mostra si svolgerà negli spazi di IED Firenze e sarà affiancata da un programma di performance a Palazzo Strozzi negli spazi della Strozzina.

Il tempo nelle sue diverse forme e accezioni, ciclico, eterno, presente, lineare, frammentato, distorto, biologico e personale è stato in ogni epoca territorio di analisi della filosofia, dalla religione, dalla scienza e dall’arte. The Tilt of Time indaga sei traiettorie di ricerca e propone riflessioni che spaziano dalla trasformazione degli oggetti e dei loro significati nel tempo e nella storia, all’attuale ruolo dell’intelligenza artificiale nella creazione di immagini e al suo rapporto con le arti visive, fino a toccare le tensioni geopolitiche del nostro presente. La mostra include inoltre il linguaggio della performance e della musica che per loro stessa natura, non solo vivono nel tempo, ma lo organizzano, lo comprimono o lo espandono.
Sleeping concert, sabato 11 novembre, ore 21.30 – 8.00 Giulio Aldinucci, compositore e sound artist, si addentra nel tempo come durata percettiva proponendo uno sleeping concert, una performance dal vivo per tutta la durata della notte. Le sue composizioni elettroacustiche sperimentali accompagneranno i visitatori nella percezione del tempo notturno, onirico, dilatato, meditativo. Nella musica di Aldinucci riverberano le memorie sonore dei luoghi visitati dall’artista, l’uso di campionamenti e field recordings gli permette di creare un ponte immersivo tra la storia e il momento presente.
Modalità di prenotazione presto disponibili
Here and Now, giovedì 23 novembre, ore 19.00 – 21.00 Il corpo e i suoi movimenti, che scandiscono il tempo e indagano lo spazio, sono l’oggetto di ricerca della performance di Jacopo Jenna. L’artista ha creato un lavoro, una performance di lunga durata, che si confronta con i diversi spazi della Strozzina, dove le azioni eseguite da performer si intrecciano con una composizione musicale discontinua tra le sale, una coreografia di luci e una partitura di azioni per il pubblico. Il ciclo continuo di movimenti, suoni e luci lascia spazio all’intervento del pubblico che può interagire nella costruzione dell’evento. Il tempo diventa un’esperienza partecipata concreta, un’indagine che ognuno di noi può incarnare e misurare.
Modalità di prenotazione presto disponibili
Il catalogo realizzato in collaborazione con Kunstverein Publishing Milano approfondisce il lavoro degli artisti, racconta la creazione dei progetti site-specific per gli spazi di IED Firenze e Palazzo Strozzi e restituisce l’articolazione della ricerca curatoriale con un’apposita sezione.  

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