Gianni Carrea. Energia e domande

Gianni Carrea, La strana coppia, olio su tela, 50x70 cm., 2014

 

Dal 12 Dicembre 2015 al 17 Gennaio 2016

Genova

Luogo: Museo di Sant’Agostino

Indirizzo: piazza di Sarzano 35r

Orari: dal martedì al venerdì 8,30-18; sabato e domenica 9,30-18,30

Enti promotori:

  • Patrocinata dal Comune di Genova e dal Museo di Sant’Agostino

Telefono per informazioni: +39 010.251.12.63

E-Mail info: museosagostino@comune.ge.it



Sabato 12 dicembre 2015, alle ore 17, presso il Museo di Sant’Agostino di Genova, in piazza Sarzano 35, inaugura lamostra d’arte “Energia e domande”.Una significativa personale che vuole esposte 60 opere pittoriche di Gianni Carrea, scelte fra quelle dipinte tra il 1977 ed il 2015.
Il vernissage vedrà la presenza ed i contributi relatori di svariate autorità locali, di personalità del mondo dell’arte e della critica.
L’esposizione è patrocinata dal Comune di Genova e dallo stesso Museo di Sant’Agostino che proprio con questa mostra conclude la felice stagione che ha sfoggiato nel cuore del centro storico genovese opere contemporanee al fianco di quelle che sono espressione d’arte antica. «Quando osservo le opere di Carrea – spiega Adelmo Taddei, conservatore del museo - percepisco immediatamente una forza esplosiva che colpisce e rischia di travolgere. Da questo rischio salva il pudore trattenuto dell’artista, il suo approccio sempre e comunque rispettoso del soggetto, umano o animale che sia. Il tempo affettuoso ed amorevole che egli dedica ad ogni singola composizione lascia trasparire il tempo della riflessione, dell’interiorizzazione dell’immagine».
 
Autorevole l’opinione espressa dal professore e critico d’arte internazionale Gianfranco Bruno che così recensisce i dipinti del pittore genovese: «È difficile, se non impossibile, scandire i tempi dell’evoluzione del linguaggio di Carrea anche se vi sono state mutazioni intese a rafforzare la qualità emozionale comunicativa della sua immagine, che ha mantenuto sostanzialmente la sua singolare identità. Carrea nel tempo ha arricchito i soggetti, allargando la sua interpretazione dell’habitat africano alle figure dei nativi, che già aveva affrontato, ma senza giungere all’approfondimento psicologico di una tipologia umana che in tempi più recenti ha raggiunto».
 
L’artista ha dipinto complessivamente oltre 2000 opere da ricondursi a due differenti fasi artistiche. Alla prima che va dal 1968 al 1974 ne segue una seconda, precisamente il quarantennio 1975-2015, periodo nel quale diviene importante l’acuta analisi del compianto Germano Beringheli, stimato critico e storico d’arte che così osservava: «Ho avuto occasione di segnalare ripetutamente la consistenza dell’opera di Gianni Carrea determinata da una questione di fondo ideologica: la messa in parentesi di una storia, la nostra, divenuta “innaturale” dal momento in cui la ratio tecnologica l’ha coinvolta».
 
Un lungo viaggio dunque, impregnato di una dinamica trasformazione. «Ha voluto prendere con sé gli elementi significativi dell’ambiente per testimoniarne un profondo amore maturato negli anni, pennellata dopo pennellata», afferma Stefano Bigazzi, critico d’arte, scrittore e giornalista esprimendosi proprio in merito all’evoluzione artistica di Carrea. «La svolta è recente, e comporta una sensibile mutazione della visione e di conseguenza della realizzazione pittorica, senza alcun rigetto del bagaglio acquisito, si nota anzi una ulteriore meditazione sui soggetti che costituiscono l’irrinunciabile repertorio mediante il quale costruire una poetica fantastica, ed ecco che animali e persone, persone e animali trasfigurano e mostrano nuovi punti di vista, nuovi colori, nuova luce in una costante adesione alla pittura - tratto distintivo dell’artista - con citazioni misurate e appropriate alla pop art, all’informale, all’astrattismo. Il risultato è una pittura di luce, un trionfo di colore, negli accostamenti inusuali ma di facile lettura». 
La mostra sarà aperta al pubblico sino a domenica 17 gennaio 2016, dal martedì al venerdì con orario 8,30 – 18, il sabato e la domenica dalle ore 9,30 alle 18,30.

Gianni Carrea
Nato il 21 febbraio 1942 a Serravalle Scrivia (AL). Laureato in Lettere e filosofia, vive e lavora a Genova. Dal 1992 al 2006, le sue priorità sono passate dalla pittura allo studio e alla ricerca del comportamento animale e tribale. Ciò ha comportato viaggi in Africa, durante i quali ha prodotto video-documentari e fotografie sia analogiche che digitali. In questo periodo la sua produzione artistica, riguardante la pittura, si è ridotta, non nella qualità, ma nella quantità, ha privilegiato la produzione di serigrafie e litografie. I suoi lavori sono esposti permanentemente nel suo show-room in Via E. Salgari 71 B - Genova Pegli. Le sue opere fanno parte di collezioni private e pubbliche in Italia e all’estero. Alcune opere sono presenti nel Museo Civico di Storia Naturale “Giacomo Doria” a Genova. In 37 anni, consecutivi, si è recato 96 volte in Africa effettuando safari fotografici e studi comportamentali. Tra molti altri si sono occupati del suo lavoro: H. D. Agazzi, F. Ballero, G. Beringheli, P. Bertogli, S. Bigazzi, M. Bocci, G. Bruno, L. Castellini, L. Caprile, D. Crippa, E. Crispolti, V. Conti, F. Derme, F. Farina, G. Fieschi, F. Galardi, H. Huber, L. Inga-Pin, G. Mascherpa, P. Minetti, S. Paglieri, T. Paloscia, A. M. Pero, B. Poggio, R. Rotta, E. Schenone, A. Taddei, N. Verga, M. Vescovo, C. Viazzi, F. Vincitorio. Segnalato per il premio Bolaffi nel 1977 (Germano Beringheli), 1978 (Tommaso Paloscia), 1979 (Gianfranco Bruno), 1983 (Gianfranco Bruno). Dal 1968 ha al suo attivo 53 mostre personali e 51 collettive in Italia e all’estero. Sito www.giannicarrea.com

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