Luciano Borzone. Pittore vivacissimo nella Genova di primo Seicento

Luciano Borzone, Apparizione di Cristo alla beata Chiara da Montefalco. Genova, Monastero di Santa Chiara e San Sebastiano

 

Dal 18 Dicembre 2015 al 28 Febbraio 2016

Genova

Luogo: Palazzo Lomellino

Indirizzo: via Garibaldi 7

Orari: 15-18 da martedì a venerdì; 11-18 sabato, domenica e festivi Lunedì chiuso 25 dicembre chiuso 1 gennaio 14-18. Disponibilità apertura fuori orario per gruppi su prenotazione e visite guidate

Curatori: Anna Manzitti

Enti promotori:

  • Associazione Palazzo Lomellino di Strada Nuova

Costo del biglietto: intero € 7, ridotto gruppi e aventi diritto € 5, studenti € 3.50. Biglietto cumulativo con Musei di Strada Nuova € 10

Telefono per informazioni: +39 010 0983860

E-Mail info: lomellino@studiobc.it

Sito ufficiale: http://www.palazzolomellino.org



Apre al pubblico domani a Palazzo Nicolosio Lomellino di Strada Nuova - in via Garibaldi 7 a Genova – fino al 28 febbraio 2016 la mostra “Luciano Borzone. Pittore vivacissimo nella Genova di primo Seicento”. 

Per la prima volta saranno esposti 20 tra i dipinti più significativi dell’artista genovese, spesso trascurato dal grande pubblico ma di indiscutibile valore pittorico. La sua ampia ed erudita cultura fu motivo ispiratore di rare iconografie, non comunemente affrontate dalle arti visive. 
 
Le opere di Luciano Borzone, caratterizzate da un sincero naturalismo, erano molto apprezzate nella Genova della prima metà del XVII secolo, come dimostrano le frequenti citazioni nelle fonti e negli antichi inventari. Questa prima esposizione monografica diventa così un’occasione fondamentale per poter ammirare i suoi dipinti, verificandone dal vivo il valore e la grande forza espressiva - racconta Anna Manzitticuratrice della mostra”. 
 
La mostra si snoderà lungo un percorso che partirà dall’evocazione del contesto locale e delle fonti figurative che agirono, fin da subito, sulla sensibilità del giovane artista, per proseguire poi nella presentazione di come operò Luciano Borzone sia sul versante sacro, sia su quello profano. 
Le opere, quasi tutte provenienti da collezioni private, diverranno viva testimonianza dell’umanizzazione del sacro con cui questo artista, profondo conoscitore dell’animo umano, ha dato prova di saper costruire le sue figure, e della sua fantasiosa vena profana, spesso non immediatamente decifrabile e per questo ancora più affascinante.
 
L’inedito San Michele Arcangelo di Giulio Cesare Procaccini, accanto a un giovanile dipinto di Gioacchino Assereto – che frequentò in giovane età la bottega di Luciano Borzone – e a una magnifica tela di Giovanni Battista Paggi appena restaurata, sono tra le opere che accoglieranno il pubblico, introducendo il contesto entro cui l’ispirazione borzonesca prese corpo. 
Tra i dipinti di Borzone, di particolare interesse la magnifica Negazione di san Pietro di collezione privata, due diverse redazioni di Susanna e i Vecchioni, entrambe da collezioni private, e un potente Sansone nel Tempioanch’esso proveniente da una raccolta privata, oltre ad altre tele di grande fascino.
 
Numerosi furono i committenti privati che apprezzarono il lavoro di Luciano Borzone. Grazie alla sua vivace personalità culturale e ai suoi numerosi interessi – è noto quanto amasse tirare di scherma, suonare la tiorba e comporre versi – , strinse forti relazioni con protagonisti di spicco del tempo - quali Gabriello Chiabrera, Giovan Battista Marino e Agostino Mascardi - e con committenti di assoluto primo piano, da Alberico Cybo Malaspina a Gio. Carlo Doria a Giacomo Lomellini. 
Per questo Luciano Borzone è autorevole testimone e attore della vita intellettuale della Genova di primo Seicento, nonché artista importante per lo sviluppo della scuola pittorica locale.
 
Palazzo Lomellino torna a proporre una mostra che parla del Seicento genovese, in particolare di un pittore coetaneo e amico di Bernardo Strozzi – i cui magnifici affreschi costituiranno un ulteriore suggestivo accompagnamento alle tele esposte sotto le volte dipinte per Luigi Centurione. Anche se poco conosciuto, Luciano Borzone è autore di opere di grande fascino e profonda umanità, che siamo sicuri conquisteranno il pubblico genovese. Continua dunque la nostra missione di rendere visibili al pubblico opere spesso facenti parte di collezioni private e quindi non visibili.  
- ha dichiarato Matteo Bruzzo, Presidente Associazione Palazzo Lomellino di Strada Nuova”. 
 
La mostra, con il suo catalogo e le attività collaterali, aggiunge un importante tassello alla conoscenza della pittura genovese di epoca barocca e conferma il ruolo attivo dell’Associazione Palazzo Lomellino nella vita culturale della città di Genova.
 
Palazzo Lomellino ospiterà infatti una serie di conversazioni intorno alla mostra, a cura di storici dell’arte e docenti dell’Università di Genova, e un laboratorio didattico dedicato agli studenti di scuola primaria e secondaria di primo grado.
A completamento dell’iniziativa, per consentire di scoprire la ricca produzione artistica del pittore genovese in tutta la Liguria, l’indicazione di 23 dipinti visitabili in musei e collezioni private dalla provincia di Imperia a Santa Margherita Ligure. 
 
Promossa dall’Associazione Palazzo Lomellino di Strada Nuova, con il supporto tecnico di Sagep Editori, la mostra “Luciano Borzone. Pittore vivacissimo nella Genova di primo Seicento” è curata da Anna Manzitti, storico dell’arte e dottore di ricerca presso il D.I.R.A.A.S. dell’Università di Genova. La studiosa, con particolare esperienza sulla pittura del XVI-XVII secolo, ha dedicato al Borzone un volume monografico di recente pubblicazione edito da Sagep. 
 
La mostra ha il patrocinio della Regione Liguria, Comune di Genova, Accademia Ligustica di Belle Arti, Musei di Strada Nuova, del FAI Fondo Ambiente Italiano - Delegazione della Liguria, con il contributo della Compagnia di San Paolo. 
Collaborazioni Tecniche: Ciaccio Broker, Co.Art snc di Marialuisa Carlini e Stefano Meriana,  Sciutto srl, Studio AG,  Zi.el di Francesco Ziello. 
 
La mostra del pittore Luciano Borzone rientra perfettamente in quello che per noi vuol dire fare cultura: un artista prestigioso in una location unica quale è Palazzo Lomellino. E' il motivo per cui siamo stati lieti di patrocinare questa iniziativa che ben rappresenta l'eccellenza culturale che la nostra Regione vorrà perseguire in questi anni. Cultura è fonte inesauribile di arricchimento personale ma anche un importante motore di sviluppo, soprattutto turistico; faremo quindi in modo di incentivarla in tutte le sue migliori forme. La mostra è stata inserita tra gli eventi di "Liguria di inverno", un'iniziativa per promuovere il territorio durante queste vacanze di Natale attraverso spot sui più importanti media nazionali” – ha dichiarato il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti.

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