Cecilia De Paolis Solo Exhibition

Dal 7 February 2015 al 8 March 2015
Latina
Luogo: Foro Appio Mansio Hotel
Indirizzo: via Appia est (Borgo Faiti) km 72,800
Orari: tutti i giorni 9-23
Curatori: Fabio D'Achille
Enti promotori:
- MAD Museo d'Arte Diffusa
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 393.3242424
E-Mail info: eventi@madarte.it
Sito ufficiale: http://www.madarte.it
Il prossimo appuntamento del Museo d’Arte Diffusa è con la mostra di Cecilia De Paolis, a cura di Fabio D’Achille, che sarà inaugurata sabato 7 febbraio alle 16,30 presso il Foro Appio Mansio Hotel.
L’artista ha già esposto con MAD nell’ultima edizione di OdisSea Contemporanea e nell’ambito della collettiva al femminile MAD Donna 2014. La personale al Foro Appio resterà aperta fino all’8 marzo, immediatamente prima dell’inaugurazione di MAD Donna 2015, dove parteciperà anche la De Paolis.
Appassionata collezionista di accessori vintage e d'antiquariato, è attenta alla ricerca di tessuti e materiali, alle antiche lavorazioni a mano, reinterpretando linee e segni del passato, in un processo che lei definisce "trasformare anche se stessa" e che mira a rendere ogni donna più bella.
Sin da adolescente, Cecilia De Paolis avverte una forte passione per il design.
Immagina ambienti, arredi e giardini fantastici, dove colloca donne, fate e guerriere in abiti raffinati e costumi futuristci.
Sente un fascino irresistibile per le sfilate di moda e, quando vi assiste, piomba in uno stato rarefatto, dove fate e guerriere all'improvviso escono dal sogno e divengono donne reali. E così, per gioco, comincia a disegnare e realizzare abiti per sé e le amiche.
Nel 2000 si iscrive al Centro Internazionale Moda Guarino di Roma e nel 2003 si diploma e acquisisce l'abilitazione all'insegnamento.
Dal 2000 a oggi partecipa con le sue creazioni a varie performances d'arte contemporanea, disegna e realizza collezioni di alta moda e maglieria e intraprende la carriera di costumista cinematografica.
Nel 2003 viene inserita nell'archivio artisti del Museum of American Craft di New York con il suo "vestito scomponibile".
“Cecilia De Paolis è alla ricerca di una strada nuova per esprimersi, un percorso che segue da anni e che la sta portando lontano. Per lei progettare e confezionare abiti è un viaggio, un percorso catartico che sfida forme e volumi, alla continua ricerca di un linguaggio nuovo che usi il tessuto come materiale per esprimersi e il corpo umano come base architettonica. Si muove con abilità tecnica e inventiva utilizzando come palcoscenico il mondo della moda e del costume, usati come una grammatica per realizzare le sue idee, con l'urgente bisogno di rendere concettuale il materiale; lo fà attraverso installazioni originali di abiti scultorei, senza tempo, creando un dialogo tra arte e moda , eliminando per sempre ogni banale concetto di effimero. Il tempo per lei non esiste, ieri è oggi, il futuro è lontano, alle nostre spalle, tutto viene dilatato, lo spazio è senza tempo e senza volume, il paesaggio geologico diventa vero e contemporaneo, l' inesistente reale nel meraviglioso infinito mondo fantastico, dove sogno onirico e realtà si sovrappongono in una continua invenzione e dove per sua magia siamo circondati da un elegantissimo aporrhais, da un sensuale stringocephalus, passeggiamo con un foraminifero o un climatograptus ,andiamo al bar con un mondano dasypus, flirtiamo con un affascinante osteitta. Il sogno, l'immaginazione, la fantasia è completamente libera, vola e supera il big-bang, il tempo, le ere geologiche. Ieri sta nel domani e chissà oggi dove si trova il contemporaneo…” (Giulia Mafai)
Appassionata collezionista di accessori vintage e d'antiquariato, è attenta alla ricerca di tessuti e materiali, alle antiche lavorazioni a mano, reinterpretando linee e segni del passato, in un processo che lei definisce "trasformare anche se stessa" e che mira a rendere ogni donna più bella.
Sin da adolescente, Cecilia De Paolis avverte una forte passione per il design.
Immagina ambienti, arredi e giardini fantastici, dove colloca donne, fate e guerriere in abiti raffinati e costumi futuristci.
Sente un fascino irresistibile per le sfilate di moda e, quando vi assiste, piomba in uno stato rarefatto, dove fate e guerriere all'improvviso escono dal sogno e divengono donne reali. E così, per gioco, comincia a disegnare e realizzare abiti per sé e le amiche.
Nel 2000 si iscrive al Centro Internazionale Moda Guarino di Roma e nel 2003 si diploma e acquisisce l'abilitazione all'insegnamento.
Dal 2000 a oggi partecipa con le sue creazioni a varie performances d'arte contemporanea, disegna e realizza collezioni di alta moda e maglieria e intraprende la carriera di costumista cinematografica.
Nel 2003 viene inserita nell'archivio artisti del Museum of American Craft di New York con il suo "vestito scomponibile".
“Cecilia De Paolis è alla ricerca di una strada nuova per esprimersi, un percorso che segue da anni e che la sta portando lontano. Per lei progettare e confezionare abiti è un viaggio, un percorso catartico che sfida forme e volumi, alla continua ricerca di un linguaggio nuovo che usi il tessuto come materiale per esprimersi e il corpo umano come base architettonica. Si muove con abilità tecnica e inventiva utilizzando come palcoscenico il mondo della moda e del costume, usati come una grammatica per realizzare le sue idee, con l'urgente bisogno di rendere concettuale il materiale; lo fà attraverso installazioni originali di abiti scultorei, senza tempo, creando un dialogo tra arte e moda , eliminando per sempre ogni banale concetto di effimero. Il tempo per lei non esiste, ieri è oggi, il futuro è lontano, alle nostre spalle, tutto viene dilatato, lo spazio è senza tempo e senza volume, il paesaggio geologico diventa vero e contemporaneo, l' inesistente reale nel meraviglioso infinito mondo fantastico, dove sogno onirico e realtà si sovrappongono in una continua invenzione e dove per sua magia siamo circondati da un elegantissimo aporrhais, da un sensuale stringocephalus, passeggiamo con un foraminifero o un climatograptus ,andiamo al bar con un mondano dasypus, flirtiamo con un affascinante osteitta. Il sogno, l'immaginazione, la fantasia è completamente libera, vola e supera il big-bang, il tempo, le ere geologiche. Ieri sta nel domani e chissà oggi dove si trova il contemporaneo…” (Giulia Mafai)
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