Claudia Vaccaro. Alias, Inganni

Alias 2012 - Fernand Leger, Natura morta con candelabro

 

Dal 04 Giugno 2016 al 26 Giugno 2016

Latina

Luogo: MADXI

Indirizzo: via Carrara 12a

Orari: dal lunedì al venerdì 11-20; sabato e domenica 17-21

Curatori: Fabio D'Achille

Enti promotori:

  • MAD Museo d'Arte Diffusa

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 393.3242424

E-Mail info: eventi@madarte.it

Sito ufficiale: http://www.madarte.it



Dodici capolavori rubati, sottratti non solo ai musei che li ospitavano ma soprattutto al godimento estetico, all’educazione visiva, sogni rubati ma restituiti da Claudia Vaccaro con “Alias, Inganni”, mostra fantasma che dal centralissimo Museo Duilio Cambellotti, perla storica della nostra città, dove l’esposizione è stata inaugurata in occasione della Notte dei Musei, passa ora al neo - nato MADXI, primo Museo d’Arte Contemporanea a Latina, diretto da Fabio D’Achille per promuovere e diffondere l’espressione artistica nel territorio, snodo logistico tra la stazione ferroviaria e il centro cittadino, luogo di passaggio non solo geografico ma che attraversa vari linguaggi del contemporaneo e che con Claudia Vaccaro si e ci arricchisce di un periodo che riscopre tre secoli di arte.

Entrando nel covo di “Alias, Inganni” si resta dapprima sbalorditi, disorientati di fronte ad opere d’arte così diverse per provenienza storica, idioma stilistico, linguaggio semiotico e semantico; si accede in punta di piedi e con riverenza in una wunderkammer solo apparentemente riservata a pochi adepti, piuttosto volta ad affermare il diritto al godimento universale e ad evocare la sacralità dell’arte e al contempo il carattere ironico, quell’ambiguità della rappresentazione con cui le avanguardie del Novecento, Duchamp in testa, hanno preso piede sulla scena artistica e non solo, giocando sul concetto della mimesi e della rappresentazione: basti citare il Magritte di C’est ne pas une pipe, scritta posta in calce all’omonimo quadro raffigurante appunto una pipa.

Picasso, Braque, Klimt, Matisse, Leger, Freud, Modigliani, De Haan ci osservano e scrutano in un silenzio conturbante, che induce smarrimento, per far spazio a lui, pittore del gesto per eccellenza: l’enorme Caravaggio che impera e interagisce con i suoi compagni di viaggio e aiuta ad orientarsi nel percorso, nell’attraversamento di varie epoche, fornisce la bussola del gesto come mezzo dell’artista di mostrare i moti dell’animo attraverso i moti del corpo, parafrasando Leon Battista Alberti.
Lo sconcerto provato all’inizio lascia spazio al desiderio di entrare nei quadri, osservarli da vicino, in un rimando di riflessi in cui ci s’immerge insieme alla piccola sagoma che fa capolino in ogni dipinto, mossa dalla curiosità di guardare, sperimentare, attraversare luoghi e tempi diversi, misurarsi con quanto di prezioso ci ha lasciato il passato, osservatrice e insieme artefice che intraprende un percorso la cui meta è spesso ignota dunque potenzialmente sorprendente, con un approccio, da parte di Claudia Vaccaro, filologico ma leggero, ironico, giocoso. 

Con “Alias, Inganni”, al MADXI il passato si fa contemporaneo, assunto da cui partire per un percorso di crescita che i ventotto artisti - in esposizione fino al 26 giugno -  intraprendono insieme.

Laura Cianfarani

Vernissage sabato 4 giugno ore 19

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