Sirio Reali. Macchine Finestre Balconi Case

Sirio Reali. Macchine Finestre Balconi Case, Palazzo Buonaccorsi, Macerata
Dal 11 January 2014 al 9 February 2014
Macerata
Luogo: Palazzo Buonaccorsi
Indirizzo: via Don Minzoni 24
Orari: da martedì a domenica 10-18
Enti promotori:
- Comune di Macerata
- Macerata Musei
- Regione Marche
- Provincia di Macerata
- APM Azienda Pluriservizi Macerata spa
Costo del biglietto: Ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0733 256361
E-Mail info: info@maceratamusei.it
Sito ufficiale: http://www.maceratamusei.it
Il pittore Sirio Reali espone nelle sale di Palazzo Buonaccorsi a Macerata, la sua città natale. La mostra Macchine Finestre Balconi Case verrà inaugurata sabato 11 gennaio 2014 e resterà aperta fino al 9 febbraio 2014.
Una personale che include una significativa selezione della vasta produzione del prolifico pittore marchigiano, attivo sulla scena artistica ormai da un cinquantennio. L’esposizione si focalizza in particolare su quattro serie della sua ultima produzione pittorica, ben centotredici opere in vari formati e tecniche diverse, realizzate tra il 2001 e il 2013: 31 Macchine, 7 Finestre, 23 Balconi, 52 Case.
Queste “rappresentazioni”, come in passato amava definirle Reali, rivendicano un’ispirazione scenografica immediatamente riconoscibile. Di fronte all’imponenza dei grandi formati lo spettatore resta quasi intimorito, si sente sopraffatto da case, palazzi, terrazze e automobili macroscopici che occupano per intero lo spazio della tela quasi incapace di contenerli, siano essi pezzi unici o dettagli architettonici ripetuti in cadenza ossessiva, o ancora squarci di particolari che impongono un punto di vista originale dell’oggetto ritratto.
Inventore di una poetica del mondo tutta personale, Sirio Reali è considerato uno dei più interessanti pittori italiani contemporanei, come inconfondibile è il realismo visionario che permea la sua pittura. I quadri in esposizione mostrano i simboli per eccellenza del quotidiano metropolitano, case e automobili appunto, caricati di un pesante fardello d'inquietudine e privi di funzionalità. Oggetti solitamente in movimento e pulsanti di vita vengono rappresentati da Reali nell’immobilità, nel silenzio assordante, in un tragico isolamento. Le macchine senza sportelli sono private della corsa, le abitazioni somigliano a labirinti senza uscita, con porte sprovviste di sbocchi e finestre murate affacciate sul nulla. Un percorso enigmatico che non reca alcuna traccia di esseri viventi, persone, animali, elementi vegetali. Il forte impatto cromatico, e spesso monocromatico, provocato dalle tinte scure dei marroni e dei grigi non fa altro che accentuare il senso di smarrimento e di vuoto di architetture improbabili, solo a volte riscaldate (specie nelle Case dipinte più di recente) da vivaci guizzi di colore, dal giallo all’arancio, dal rosa al celeste, dal verde al turchese.
Nato a Macerata nel 1943, si è formato nel locale Istituto Statale d’Arte (dove è tornato a insegnare fra il 1970 e il 1990) e ha proseguito gli studi a Roma, all’Accademia di Belle Arti, sezione Scenografia. Dal 1966 ad oggi la sua attività artistica non si è mai fermata, ed ha esposto in numerose gallerie in Italia e all’estero. Nel 2011 ha partecipato alla Biennale di Venezia nel Padiglione Italia-Marche. Su di lui hanno scritto Fulvio Abate, Giulio Angelucci, Paola Ballesi, Massimo De Nardo, Flaminio Gualdoni, Gian Ruggero Manzoni, Ruggero Morresi, Cristina Petrelli, Nino Ricci, Franco Solmi, Italo Tomassoni. Attualmente vive e lavora a Chiarino di Recanati.
Una personale che include una significativa selezione della vasta produzione del prolifico pittore marchigiano, attivo sulla scena artistica ormai da un cinquantennio. L’esposizione si focalizza in particolare su quattro serie della sua ultima produzione pittorica, ben centotredici opere in vari formati e tecniche diverse, realizzate tra il 2001 e il 2013: 31 Macchine, 7 Finestre, 23 Balconi, 52 Case.
Queste “rappresentazioni”, come in passato amava definirle Reali, rivendicano un’ispirazione scenografica immediatamente riconoscibile. Di fronte all’imponenza dei grandi formati lo spettatore resta quasi intimorito, si sente sopraffatto da case, palazzi, terrazze e automobili macroscopici che occupano per intero lo spazio della tela quasi incapace di contenerli, siano essi pezzi unici o dettagli architettonici ripetuti in cadenza ossessiva, o ancora squarci di particolari che impongono un punto di vista originale dell’oggetto ritratto.
Inventore di una poetica del mondo tutta personale, Sirio Reali è considerato uno dei più interessanti pittori italiani contemporanei, come inconfondibile è il realismo visionario che permea la sua pittura. I quadri in esposizione mostrano i simboli per eccellenza del quotidiano metropolitano, case e automobili appunto, caricati di un pesante fardello d'inquietudine e privi di funzionalità. Oggetti solitamente in movimento e pulsanti di vita vengono rappresentati da Reali nell’immobilità, nel silenzio assordante, in un tragico isolamento. Le macchine senza sportelli sono private della corsa, le abitazioni somigliano a labirinti senza uscita, con porte sprovviste di sbocchi e finestre murate affacciate sul nulla. Un percorso enigmatico che non reca alcuna traccia di esseri viventi, persone, animali, elementi vegetali. Il forte impatto cromatico, e spesso monocromatico, provocato dalle tinte scure dei marroni e dei grigi non fa altro che accentuare il senso di smarrimento e di vuoto di architetture improbabili, solo a volte riscaldate (specie nelle Case dipinte più di recente) da vivaci guizzi di colore, dal giallo all’arancio, dal rosa al celeste, dal verde al turchese.
Nato a Macerata nel 1943, si è formato nel locale Istituto Statale d’Arte (dove è tornato a insegnare fra il 1970 e il 1990) e ha proseguito gli studi a Roma, all’Accademia di Belle Arti, sezione Scenografia. Dal 1966 ad oggi la sua attività artistica non si è mai fermata, ed ha esposto in numerose gallerie in Italia e all’estero. Nel 2011 ha partecipato alla Biennale di Venezia nel Padiglione Italia-Marche. Su di lui hanno scritto Fulvio Abate, Giulio Angelucci, Paola Ballesi, Massimo De Nardo, Flaminio Gualdoni, Gian Ruggero Manzoni, Ruggero Morresi, Cristina Petrelli, Nino Ricci, Franco Solmi, Italo Tomassoni. Attualmente vive e lavora a Chiarino di Recanati.
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