Vegetalia tra Alberi, Fiori e Frutti

Mauro Mulinari, In giardino, 2020, acrilico su tela, cm. 50x50

 

Dal 06 Settembre 2020 al 27 Settembre 2020

Castel d'Ario | Mantova

Luogo: Casa Museo Sartori

Indirizzo: via XX Settembre 11/13/15

Orari: Sabato 15.30-19.00. Domenica 10.00-12.30 / 15.30-19.00

Curatori: Arianna Sartori

Enti promotori:

  • Con il patrocinio di
  • Regione Lombardia
  • Provincia di Mantova
  • Comune di Castel d’Ario
  • FAI Delegazione di Mantova
  • Parco del Mincio
  • Ecomuseo della risaia dei fiumi del paesaggio rurale mantovano
  • Terra Crea - Museo d’arte ceramica di Castel d’Ario
  • Pro Loco Castel d’Ario

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 0376.324260



La Casa Museo Sartori di Castel d’Ario (MN), in via XX Settembre 11/13/15, ha organizzato la rassegna “VEGETALIA tra Alberi, Fiori e Frutti” che riapre da domenica 6 settembre a domenica 27 settembre 2020.
La mostra “VEGETALIA tra Alberi, Fiori e Frutti”, nasce da un’idea e progetto di Adalberto Sartori, e gode dei patrocini di Regione Lombardia, Provincia di Mantova, Comune di Castel d’Ario, FAI Delegazione di Mantova, Parco del Mincio, Ecomuseo della risaia, dei fiumi, del paesaggio rurale mantovano, Terra Crea - Museo d’arte ceramica di Castel d’Ario e Pro Loco di Castel d’Ario.
 
Le ottantacinque opere d’arte, raccolte in questa significativa rassegna dedicata al mondo vegetale, sono state realizzate a partire dagli anni ’60 del secolo scorso fino ai nostri giorni, dagli ottantacinque artisti invitati: Acerbo Domenico, Achilli Ernesto, Alatan Anna Rita, Baglieri Gino, Baldassin Cesare, Bedeschi Nevio, Bellomi Federico, Bianco Lino, Bolis Maria Teresa, Bongini Alberto, Brambilla Maurizio, Businelli Giancarlo, Capraro Sabina, Carradore Vittorio, Castagna Angelo, Castaldi Domenico, Cattaneo Claudio, Chieppa Manlio, Cibi, Ciotti Valeria, Coccia Renato, Colombo Maria Anastasia, Costanzo Nicola, Cropelli Fausta, Dall’Acqua Mario, D’Amico Antonio, Della Valle Marcello, De Luigi Giuseppe, Denti Giuseppe, Desiderati Luigi, Fabri Otello, Faccioli Giovanni, Ferri Massimo, Garuti Giordano, Gentile Domenico, Ghidini Pier Luigi, Ghisleni Anna, Gnocchi Alberico, Guala Imer, Gualtieri Ulisse, Keith Rosalind, Lo Presti Giovanni, Luchini Riccardo, Mafino Beniamino, Mantovani Gianni, Merik Milanese Eugenio Enrico, Moccia Palvarini Anna, Molinari Mauro, Montini Danilo, Morelli Guido, Mori Giorgio, Morselli Luciano, Nastasio Alessandro, Negri Sandro, Nigiani Impero, Paggiaro Vilfrido, Paolini Parlagreco Graziella, Parmiggiani Alessandra, Pastorello Gianguido, Pauletto Mario, Pauletto Tiziana, Peretto Enrico Dennj, Piaser Egle, Pirondini Antea, Prinetti Silvana, Rampinelli Roberto, Restelli Lucilla, Rezzaghi Teresa, Romani Maurizio, Romilio Nicola, Rossato Kiara, Rossi Giorgio, Rostom Camelia, Rovati Rolando, Sebaste Salvatore, Settembrini Marisa, Somensari Anna, Somensari Giorgio, Spazzini Severino, Tambara Germana, Venditti Alberto, Viviani Vanni, Zanetti Enzo, Zangrandi Domenico, Zitelli Fabrizio.
 
La mostra intitolata non a caso “VEGETALIA tra Alberi, Fiori e Frutti”, propone opere che raffigurano paesaggi incontaminati reali o fantastici e paesaggi inquinati; le colline toscane, la Lessinia, i colli euganei, le rive dei fiumi Po, Mincio e Adige, ed il Lago Maggiore e di Ledro; boschi, grandi alberi e alberi spogli, i platani, i salici, la betulla, i glicini, gli ulivi di Puglia, pini marittimi, i fichi d’India, le 4 stagioni, sezioni di tronchi, i frutteti e i vigneti, pianure, campi fioriti, giardini e giardini all’italiana; omaggi a Castel d’Ario e a Monzambano, la denuncia degli incendi in Australia, alberi morti, Amazzonia Zero, Berkshire’s foliage; vasi e composizioni con fiori, rose, camelie, stelle di Betlemme, passiflora, bardana maggiore, garofani, iris, gerani, germogli, nature morte, composizioni di frutta, mele, pere, ciliege, limone, uva, banane, melograni, noci, peperone, cavolo, bietola, zucca, aglio e peperoncini…
L’offerta per il visitatore è ricca di proposte, sia per le varie interpretazioni dei soggetti presentati con stili molto diversi gli uni dagli altri che per le varie tecniche utilizzate per la loro realizzazione: dipinti ad olio, acrilico, tecnica mista, smalto, tempera, acquerello, chine, gessi a olio, acquaforte, acquatinta, monotipo, collage, foglia oro, stampa digitale, pannelli e sculture in acrilico termoformato, legno, nastri, carta, terracotta, ceramica.
Gli artisti (22 donne e 63 uomini), nati tra il 1908 e il 1981, provengono per nascita o residenza, dall’intero territorio nazionale e precisamente dalle varie città e province di Torino, Biella, Vercelli, Alessandria, Milano, Monza Brianza, Bergamo, Brescia, Lodi, Cremona, Mantova, Verona, Vicenza, Treviso, Padova, Venezia, Reggio Emilia, Modena, Ravenna, Genova, La Spezia, Lucca, Firenze, Terni, Roma, Teramo, Pescara, Chieti, Napoli, Salerno, Cosenza, Foggia, Bari, Lecce, Catania, Ragusa e anche dall’estero: Inghilterra, Svizzera e Libano, e presentano ciascuno un’opera significativa che rispecchia le peculiarità della propria espressione artistica e spesso anche del territorio in cui vivono.
 
Con i piedi per Terra
“Nel linguaggio comune, si dice pianta un organismo vegetale costituito da radici, fusto e foglie, eventualmente anche da fiori e frutti; questa definizione è spesso usata come sinonimo di albero, rispetto a cui ha tuttavia significato più ampio comprendendo anche gli arbusti e le erbe. In botanica sono considerati piante i vegetali con pareti cellulari tipicamente costituite di cellulosa.
La mostra che inauguriamo ci porta nel mondo dei vegetali che comprende un vero e proprio regno, fatto di alberi, fiori, frutti, erbe e radici, che volente o nolente hanno un peso rilevante in tutta la nostra esistenza.
È vero che quando mangiamo la frutta la cogliamo senza danneggiare la pianta, ma quando mangiamo verdura la tagliamo o la estirpiamo da terra. Usiamo verdure ed erbe come medicinali e per abbellirci; respiriamo grazie all’ossigeno prodotto dalle piante; quando vogliamo rendere omaggio a una persona regaliamo fiori; mentre se vogliamo rilassarci cerchiamo paesaggi completamente verdi o facciamo veri e propri bagni di verde… tagliando senza alcun problema i tronchi che ci serviranno per fare case con travi, travetti, o strumenti musicali, pianoforti viole e violini; e riempiamo le nostre case con piante e fiori per arredare salotti, balconi e giardini.
A tutte queste necessità dovrebbe corrispondere un atteggiamento positivo che dovrebbe portarci a pensare quanto sia il rispetto che l’uomo dovrebbe avere, rispetto al ‘verde’, ma non è proprio e sempre così, infatti, nonostante ultimamente e forse solo qualche cosa stia cambiando, noi continuiamo a incendiare, disboscare e inquinare. Non abbiamo affatto cura delle piante che si ammalano tanto è che se un albero lungo la strada si ammala, una X rossa indicherà che quello sarà un albero da abbattere; le piante, i fiori, apparentemente ci servono solo a fare scenografia e spesso preferiamo usare piante autenticamente finte per scansare il fastidio di dovercene occupare.
Mi piace anche soffermarmi sul fatto che le religioni, le tradizioni e la letteratura e il business hanno portato qualche frutto all’attenzione generale: l’albero con la mela di Adamo ed Eva, l’albero della manna, le mele delle Esperidi, il monte degli ulivi, la mela di Newton, i dipinti dell’Arcimboldo, le nature morte di Caravaggio, il famoso detto “una mela al giorno leva il medico d’intorno”, la mela di Biancaneve e i sette nani, gli spinaci di Bracciodiferro, le disneyane lenticchie di Babilonia, le pozioni magiche di Asterix, oppure vogliamo parlare delle piante vampiro? No,  non esageriamo, però, più recenti, quelle create dall’ingegneria genetica, le piante ottenute con i temuti organismi geneticamente modificati OGM non le conosciamo, ma già le mangiamo!
Insomma in realtà le piante – più grandi, più piccole, più lente, più veloci, più giovani, più potenti, più vecchie, sono quelle che decidono, continuano nonostante tutto a creare l’aria, e si nutrono della luce del sole. Senza di loro, nulla…. e gli alberi secolari sono tra gli esseri viventi più longevi esistenti sulla nostra Terra. Si conoscono alcuni alberi millenari; per la loro longevità hanno acquisito un aspetto sempre più maestoso che pare custodisca una saggezza infinita. Il fascino di questi esemplari è di una potenza e di un magnetismo incredibile da portarli ad essere considerati davvero Alberi magici.
Per concludere, considero la mostra Vegetalia tra Alberi, Fiori e Frutti come un viaggio attraverso il mondo vegetale che troppo sottovalutiamo e spesso diamo per scontato, come opinabile e anche inutile ornamento, ma che in realtà, costituisce una parte essenziale della nostra esistenza su quel sasso orbitante nello spazio che è il pianeta Terra. (…)”
Maria Gabriella Savoia
(dal catalogo della mostra)
 
Durante la mostra è possibile visitare il Museo d’Arte Ceramica “Terra Crea – Sartori”. Nel Museo, ancora in divenire, è presentato il primo nucleo della raccolta di Opere ceramiche, collocate in modo permanente negli spazi predisposti nel cortile interno del palazzo. Oltre 140 sono le piastre ceramiche che, modellate ed elaborate secondo le varie tecniche e ispirazioni dagli artisti, sono fissate alle pareti.
 
Apertura: domenica 6 Settembre 2020 ore 11

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