Ayti. Terra delle alte montagne

Valentino Catalani, Ayti. Terra delle alte montagne, Casa delle Culture del Mondo, Milano

 

Dal 24 Maggio 2013 al 09 Giugno 2013

Milano

Luogo: Casa delle Culture del Mondo

Indirizzo: via Giulio Natta 11

Orari: da martedì a venerdì 10-18.30; sabato e domenica 14-20

Enti promotori:

  • Provincia di Milano/Assessorato alla Cultura

Telefono per informazioni: +39 02 334968.54/ 30

Sito ufficiale: http://www.provincia.milano.it/cultura/progetti/la_casa_delle_culture_del_mondo_milano/Iniziative_2013_maggio.html#ayti


La mostra, promossa da Provincia di Milano/Assessorato alla Cultura in collaborazione con ANPIL – Onlus, presenta 40 scatti tratti dal libro “Ayiti”, foto di Valentino Catalani e testi scritti appositamente dal poeta e scrittoreValerio Negrini, celebre paroliere dei Pooh da poco scomparso. Il volume viene presentato in occasione dell’inaugurazione. 
Un omaggio ad un Paese straordinario e unico, Haiti, nel titolo chiamato col nome indigeno di “Ayiti”, che significa “Terra dalle alte montagne”. Una scelta che evoca il passato precolombiano dei Tainos e riporta alle origini di questa terra. Ma l’isola è anche un compendio di cultura, religione, tradizioni e arte, un luogo di storie che parlano di libertà, del vodou, di pirati, di cascate sacre, di boschi di conifere e di barriere coralline. 
Valentino Catalani ha selezionato con cura momenti, volti e paesaggi: immagini inedite ed evocative di una quotidianità vitale e dinamica che suscitano emozioni e curiosità, superando lo stereotipo classico della meta caraibica ed evitando facili banalizzazioni. Dal reportage sono state volutamente escluse le riprese delle ferite procurate dal terremoto del 2010, episodio doloroso che però non rappresenta affatto questa terra. 
I testi di Negrini, mai banali, né scontati, offrono una lettura della realtà haitiana che sottolinea certamente la sua unicità ma anche le sue contraddizioni. Dolcezza e Grazia si alternano a Ironia, anche laddove sarebbe stato facile lasciarsi andare a severi giudizi sulle responsabilità e le indiscusse difficoltà di Haiti, già preesistenti al terremoto.

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