Daniele Ranzoni. Lo scapigliato maudit
Dal 24 Marzo 2017 al 24 Giugno 2017
Milano
Luogo: Gallerie Maspes
Indirizzo: via Manzoni 45
Orari: da martedì a sabato 10-13 / 15-19
Curatori: Annie-Paule Quinsac
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 863885
E-Mail info: info@galleriemaspes.com
Sito ufficiale: http://www.galleriemaspes.com/
Dal 24 marzo al 24 giugno 2017, alle Gallerie Maspes di Milano, una mostra rende omaggio a Daniele Ranzoni (1843-1889), uno dei maggiori esponenti della Scapigliatura.
L’esposizione, curata da Annie-Paule Quinsac, autrice del catalogo ragionato dell’artista, presenta 11 tra i suoi più celebri capolavori, provenienti da collezioni private, in grado di ripercorrere alcuni dei temi più caratteristici della sua cifra stilistica.
Daniele Ranzoni, al pari dell’amico Tranquillo Cremona, si rese protagonista di una straordinaria stagione artistica, tutta milanese, idealmente iniziata con il Piccio e proseguita con Luigi Conconi e Virgilio Ripari, e fautrice di un linguaggio pittorico innovativo, svincolato dai modelli accademici, capace di esprimere i cambiamenti sociali e culturali dell’epoca, attraverso una stesura vaporosa, fatta di pennellate sfatte.
Il percorso espositivo prende avvio dal periodo di adesione alla Scapigliatura (La villa del principe Dolgoroncki a Belgirate), per passare a quello trascorso in Inghilterra (In contemplazione; Giovinetta inglese; Barboncino bianco), dove si trasferì tra il 1877 e il 1879, per divenire il pittore della nobiltà terriera e soprattutto della nuova, facoltosa ed elegante borghesia.
La rassegna prosegue analizzando la ritrattistica, uno dei campi in cui Daniele Ranzoni ha dimostrato eccelse doti pittoriche. Alle Gallerie Maspes sarà proposta un’importante selezione di dipinti di donne come il Ritratto della signora Vercesi o il Ritratto della signora Pisani Dossi, moglie di Carlo Dossi, esponente della Scapigliatura milanese, ma anche di bambini (Ritratto del bambino William Morisetti e Ritratto di Aristide Nicó), fatti su commissione dell'alta borghesia.
La mostra si chiude con i capolavori della tarda maturità, come Il ritratto della signora Antonietta di Saint-Léger del 1886, proveniente dalla Collezione Jucker, considerato uno degli ultimi e più intensi ritratti psicologici di Ranzoni e di tutta la ritrattistica dell’800 europeo, in cui la baronessa è colta in un atteggiamento quasi vulnerabile, priva del suo carattere tenace che ne aveva contraddistinto l’esistenza e in cui la pennellata scarna presenta una gamma cromatica risolta con minime variazioni di colore.
Il catalogo (Gallerie Maspes edizioni) contiene il contributo storico-critico di Annie-Paule Quinsac, il carteggio inedito di Giacomo Jucker sull’opera Il ritratto della signora Antonietta di Saint-Léger, oltre ai risultati delle analisi diagnostiche effettuate sulla stessa tela, a cura di Thierry Radelet, e a un approfondimento riguardante il suo restauro, a cura di Enrica Boschetti.
Daniele Ranzoni (Intra, 1843-1889) studiò a Brera e all'Accademia Albertina; successivamente, a Intra, strinse rapporti con artisti e intellettuali vicini alla scapigliatura e, memore delle soluzioni del Piccio, avviò una ricerca pittorica caratterizzata da delicati effetti di luce. Rientrato in Italia dopo un soggiorno a Londra (1877-1879), dipinse alcune delle sue opere più note, nelle quali la trasparenza del colore si fonde con la leggerezza dello sfumato. Dal 1885, afflitto da crisi depressive, abbandonò gradualmente la pittura.
Giovedì 15 giugno 2017, alle ore 18.00, in occasione dell’esposizione si terrà la conferenza Conversazione intorno a Daniele Ranzoni, con Annie-Paule Quinsac curatrice della mostra. Protagonista della serata sarà il celebre pittore scapigliato Daniele Ranzoni, raccontato da Annie-Paule Quinsac, curatrice dell’esposizione e autrice del catalogo ragionato dell’artista. Nel cortile di via Manzoni 45, verrà ripercorsa la vicenda artistica e umana di uno dei maggiori esponenti della Scapigliatura. A fine conferenza sarà possibile visitare la mostra “Daniele Ranzoni. Lo scapigliato maudit”, dove dieci tra i più celebri capolavori dell’artista, provenienti da collezioni private, raccontano alcuni dei temi più caratteristici della sua cifra stilistica.
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