Francesco Cianciotta. Milano Sunrise

Francesco Cianciotta. Milano Sunrise

 

Dal 20 Dicembre 2013 al 22 Dicembre 2013

Milano

Luogo: Glenda Cinquegrana: the Studio

Indirizzo: via Francesco Sforza 49

Orari: 11-19

Telefono per informazioni: +39 02 89695586

E-Mail info: csv@sardegnasolidale.it

Sito ufficiale: http://www.glendacinquegrana.com


La galleria Glenda Cinquegrana: the Studio è lieta di presentare Milano Sunrise, la mostra personale del fotografo italiano Francesco Cianciotta. L’esposizione si concentra su alcuni lavori inediti tratti dal celebre work-in-progress dedicato al tema del paesaggio italiano, intitolato Genius loci; accanto a questo gruppo di immagini, la mostra presenta una serie di pezzi inediti tratti da un nucleo di lavoro recentissimo, intitolata Milano Sunrise.
Francesco Cianciotta e la galleria Glenda Cinquegrana: the Studio hanno scelto questo gruppo di immagini per contribuire alla raccolta fondi in favore del progetto Emergenza Sardegna 2013, destinato ad aiutare le opere di ricostruzione nei sessanta comuni della Sardegna colpiti dall’alluvione del 18 novembre 2013. Milano Sunrise chiama la città di Milano in aiuto alla Sardegna.
Il tema del paesaggio, che è un argomento storico importante per la tradizione della fotografia nostrana, ritorna ad essere il veicolo di una fotografia di forte impegno, dotata di ruolo sociale attivo all’interno della società contemporanea. Per l’occasione di questo evento a scopo benefico, il fotografo Francesco Cianciotta ha concepito un formato ed un’edizione speciale per un gruppo di scatti significativi dedicati alla Sardegna, che sono presentati in esclusiva agli ospiti della galleria in favore della raccolta fondi per il progetto Emergenza Sardegna 2013. In questo progetto di raccolta fondi la sensibilità per il paesaggio costituisce la base culturale per le opere di ricostruzione, che secondo le parole dell’associazione promotrice Sardegna Solidale, che vanno fatte in sicurezza, legalità e trasparenza.
Francesco Cianciotta da diversi anni lavora per far transitare nell’alveo della fotografia alta, quella d’arte, l’uso e la sperimentazione sui mezzi fotografici pret- à porter, pronto uso, con una ricerca cominciata nel 1995 che si avvaleva della sperimentazione linguistica sullo strumento limitato rappresentato dalle fotocamere di plastica. Quella stessa ricerca oggi ha abbandonato lo studio del mezzo analogico a favore della sperimentazione delle potenzialità espressive della fotocamera digitale dello smartphone. Con risultati, che, nel limite circoscritto dal mezzo, appaiono visivamente sorprendenti.
Nel 2012 parte, in concomitanza con il progetto giornalistico televisivo l’Italia di DOVE per l’omonimo canale Sky di cui Cianciotta è protagonista, il progetto Genius Loci, con il quale ripropone il confronto con l’antico tema caro alla tradizione italiana, che è quello della fotografia di paesaggio. Se nella tradizione storica iniziata da Ghirri e dai grandi fotografi a lui vicini, la fotografia era strumento conoscitivo di mappatura del territorio, il progetto di Cianciotta rispetto a quello, che aveva fini di documentazione, è alieno dallo scopo conoscitivo. Il fotografo sceglie le principali bellezze del paesaggio italiano, proprio quelle più note e più conosciute, trasfigurandole alla luce del linguaggio specifico della fotocamera dello smartphone, ottenendo delle visioni che, quando giocano con il banale, si presentano all’insegna dell’inatteso.
La scelta del formato quadrato, strizza l’occhio all’instant photography, che, se negli anni Settanta faceva uso della polaroid, oggi non esita a giocare con Instagram. Ma quella che ad un primo sguardo potrebbe essere un’instant photography provvisoria estemporanea, da vero e proprio taccuino di appunti, diventa grazie alla maestria del fotografo, un’immagine che si arricchisce di profondità, di echi e di suggestioni, ben diversi dalla sua provvisorietà di intenti: il paesaggio italiano si esprime in tutta la sua bellezza e acquisendo una pittoricità che richiama la classica pittura di veduta e di cavalletto.
Come aveva fatto già con i primi esperimenti in analogico, ancora una volta Cianciotta è capace di elevare questa fotografia instantanea al rango di vera e propria arte.

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