Ibrahim Kodra e i suoi compagni di strada: gli anni ‘50 e ‘60

Ibrahim Kodra, Le Front aux vitres, olio su tela, 60x73cm, 1958
Dal 14 Ottobre 2017 al 05 Novembre 2017
Milano
Luogo: Museo della Permanente
Indirizzo: via Filippo Turati 34
Orari: tutti i giorni 9.30-19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Curatori: Elena Pontiggia
Enti promotori:
- in collaborazione con la Fondazione Ibrahim Kodra
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 02 6551445
E-Mail info: info@lapermanente.it
Sito ufficiale: http://www.lapermanente.it
Comunicato Stampa:
Sabato 14 ottobre alle ore 17, il Museo della Permanente di Milano inaugura “IBRAHIM KODRA e i suoi compagni di strada: gli anni ‘50 e ‘60”. La mostra comprende una trentina di opere della Fondazione Ibrahim Kodra e intende riscoprire una stagione dimenticata dell’artista, quella degli anni Cinquanta e Sessanta. E’ il periodo in cui Kodra, giunto a Milano nel 1938, si avvicina all’informale dopo un periodo astratto-geometrico vicino al neocubismo e al concretismo del M.A.C. La sua pittura di colore e di gesto si carica però di echi e memorie, giungendo al recupero di una figuralità onirica e fantastica.
La mostra, che inaugura le celebrazioni previste per il centenario della nascita dell’artista, comprende tutte le principali opere di questo periodo, uno dei più significativi della sua produzione.
Il percorso espositivo muove dalla quasi sconosciuta Natura morta del 1944, emblematica della pittura di Kodra quando studiava a Brera con Funi. Prosegue poi con opere neocubiste (Senza titolo, 1954) e si inoltra nella stagione informale, di cui presenta alcuni degli esiti più alti ( Pesci, 1961; Composizione , 1962, Fondo marino, 1964).
La mostra si allarga infine a una serie di opere, appartenenti alla collezione del Museo della Permanente, che rievocano il clima artistico della Milano dell’epoca. Sono esposte opere del periodo astratto-concreto di Birolli, Cassinari, Ajmone; del realismo esistenziale di Ceretti, Romagnoni, Vaglieri, Martinelli, Bodini; di Meloni e Peverelli; della stagione informale di Francese, Chighine, Milani, Sturla, De Romans; di Pietro Cascella.
Il giorno dell’inaugurazione, in occasione della Tredicesima edizione della Giornata del Contemporaneo, Elena Pontiggia terrà una conferenza dal titolo “Ibrahim Kodra, nella Milano degli anni Cinquanta e Sessanta” alle ore 17 (con proiezione di diapositive).
Ibrahim Kodra nasce nel 1918 a Ishmi, un antico villaggio dell’Albania. A vent’anni vince una borsa di studio, assegnatagli dalla Regina d’Albania e dal governo italiano, e giunge a Milano, dove vivrà il resto della vita. Negli anni Quaranta studia a Brera con Funi e diventa amico soprattutto di Cassinari. Apre il suo primo studio a Milano nel 1944 e per un certo periodo abita in via Solferino 11. Partecipa al gruppo “Oltre Guernica”. Nel 1947 fa parte del gruppo “Linea”, e negli anni successivi espone regolarmente alla Galleria Bergamini. Stringe intanto amicizia con Testori, suo grande estimatore, Marco Valsecchi, Raffaele De Grada e altri intellettuali e artisti. Muore a Milano nel 2006.
Sabato 14 ottobre alle ore 17, il Museo della Permanente di Milano inaugura “IBRAHIM KODRA e i suoi compagni di strada: gli anni ‘50 e ‘60”. La mostra comprende una trentina di opere della Fondazione Ibrahim Kodra e intende riscoprire una stagione dimenticata dell’artista, quella degli anni Cinquanta e Sessanta. E’ il periodo in cui Kodra, giunto a Milano nel 1938, si avvicina all’informale dopo un periodo astratto-geometrico vicino al neocubismo e al concretismo del M.A.C. La sua pittura di colore e di gesto si carica però di echi e memorie, giungendo al recupero di una figuralità onirica e fantastica.
La mostra, che inaugura le celebrazioni previste per il centenario della nascita dell’artista, comprende tutte le principali opere di questo periodo, uno dei più significativi della sua produzione.
Il percorso espositivo muove dalla quasi sconosciuta Natura morta del 1944, emblematica della pittura di Kodra quando studiava a Brera con Funi. Prosegue poi con opere neocubiste (Senza titolo, 1954) e si inoltra nella stagione informale, di cui presenta alcuni degli esiti più alti ( Pesci, 1961; Composizione , 1962, Fondo marino, 1964).
La mostra si allarga infine a una serie di opere, appartenenti alla collezione del Museo della Permanente, che rievocano il clima artistico della Milano dell’epoca. Sono esposte opere del periodo astratto-concreto di Birolli, Cassinari, Ajmone; del realismo esistenziale di Ceretti, Romagnoni, Vaglieri, Martinelli, Bodini; di Meloni e Peverelli; della stagione informale di Francese, Chighine, Milani, Sturla, De Romans; di Pietro Cascella.
Il giorno dell’inaugurazione, in occasione della Tredicesima edizione della Giornata del Contemporaneo, Elena Pontiggia terrà una conferenza dal titolo “Ibrahim Kodra, nella Milano degli anni Cinquanta e Sessanta” alle ore 17 (con proiezione di diapositive).
Ibrahim Kodra nasce nel 1918 a Ishmi, un antico villaggio dell’Albania. A vent’anni vince una borsa di studio, assegnatagli dalla Regina d’Albania e dal governo italiano, e giunge a Milano, dove vivrà il resto della vita. Negli anni Quaranta studia a Brera con Funi e diventa amico soprattutto di Cassinari. Apre il suo primo studio a Milano nel 1944 e per un certo periodo abita in via Solferino 11. Partecipa al gruppo “Oltre Guernica”. Nel 1947 fa parte del gruppo “Linea”, e negli anni successivi espone regolarmente alla Galleria Bergamini. Stringe intanto amicizia con Testori, suo grande estimatore, Marco Valsecchi, Raffaele De Grada e altri intellettuali e artisti. Muore a Milano nel 2006.
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