L’Archivio storico della Provincia di Milano riscopre i suoi tesori. Le biblioteche popolari nella provincia di Milano tra Ottocento e Novecento

L’Archivio storico della Provincia di Milano riscopre i suoi tesori. Le biblioteche popolari nella provincia di Milano tra Ottocento e Novecento

 

Dal 30 Settembre 2012 al 19 Ottobre 2012

Milano

Luogo: Biblioteca Isimbardi

Indirizzo: via Vivaio 1

Orari: da lunedì a venerdì 9-18

Enti promotori:

  • Provincia di Milano/Assessorato alla Cultura

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 02 77402420

E-Mail info: bibliotecaisimbardi@provincia.milano.it

Sito ufficiale: http://www.provincia.milano.it


Con la mostra “L’Archivio storico della Provincia di Milano riscopre i suoi tesori. Le biblioteche popolari nella provincia di Milano tra Ottocento e Novecento” l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Milano si propone di valorizzare il recupero dei documenti riguardanti le biblioteche popolari, le attività e le competenze della Provincia di Milano, dalla loro nascita sino ai primi del Novecento. L’iniziativa rientra nelle Giornate Europee del Patrimonio (edizione 2012, “L’Italia tesoro d’Europa”) promosse dal Ministero per i beni e le attività culturali. 

L’esperienza delle biblioteche popolari viene riletta alla luce della documentazione dell’Archivio storico provinciale e della Biblioteca Isimbardi. La storia che si desidera delineare parte dalle prime esperienze post-unitarie. La nascita e lo sviluppo delle biblioteche popolari costituiscono, infatti, un momento del più vasto processo di educazione nazionale avviato all’indomani dell’unificazione. Le iniziative in questo campo si manifestano sia a livello d’istruzione, con l’apertura nei diversi Comuni della provincia di alcune scuole, da quelle serali e domenicali a quelle tecnico-professionali, sia con la diffusione delle biblioteche popolari sul territorio provinciale. 

Si passa poi in rassegna la nascente editoria popolare di Sonzogno, Treves, Hoepli e Vallardi, per arrivare alla nascita, nel 1903, del Consorzio milanese delle Biblioteche Popolari, del quale entrano a far parte la Società Umanitaria, la Società Promotrice delle Biblioteche Popolari, la Camera del Lavoro, la Società Promotrice della Cultura Popolare e l’Università Popolare Milanese. Il 10 aprile 1904 si aprono a Milano le prime quattro biblioteche popolari consorziate; nel 1905 e 1906 sorgono altre due biblioteche. Nel 1908 il Consorzio milanese indice il primo Congresso nazionale a Roma, con lo scopo di promuovere su tutto il territorio nazionale un largo movimento per lo sviluppo delle biblioteche popolari. Il Congresso ha come conclusione pratica la costituzione della Federazione italiana delle biblioteche popolari con sede a Milano. In questo contesto, centrali appaiono la figura di Ettore Fabietti, già bibliotecario della Popolare milanese, poi direttore del Consorzio milanese delle Biblioteche Popolari e della Società Umanitaria quale promotrice del Consorzio. 

La mostra si compone di una parte di documentazione proveniente dall’Archivio Storico della Provincia di Milano (consistente in 5 fascicoli) e di una scelta di volumi (circa 20 testi) in possesso della Biblioteca Isimbardi utili a contestualizzare storicamente i documenti d’archivio. La mostra sarà corredata da pannelli esplicativi e da un opuscolo che descrive, attraverso immagini e testi, i contenuti della mostra. 

“Anche quest’anno la Provincia di Milano aderisce all’edizione 2012 delle Giornate Europee del Patrimonio. – sottolinea il Vice Presidente e Assessore alla cultura della Provincia di Milano Novo Umberto Maerna - Una partecipazione che coinvolge i nostri spazi più prestigiosi, da Palazzo Isimbardi allo Spazio Oberdan, con due importanti mostre (sull’Archivio Storico della Provincia a Palazzo Isimbardi, le opere di Gabriella Benedini in Oberdan) e la presentazione di un libro dello scrittore Stenio Solinas. Credo sia decisamente importante, in un frangente storico e sociale qual è l’attuale, soffermarci sulla rilevanza e il significato del patrimonio culturale della Nazione Europea, composta dai vari Stati e dalle loro convergenti (e complementari) Identità storiche, sociali e quindi anche culturali. Riusciremo infatti a superare la difficile crisi economica che ci attanaglia solo se sapremo ripartire dalla coscienza di noi stessi e della nostra storia, basata anzitutto sul nostro ‘patrimonio culturale’.” 

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