Mark Sobczak. Presence

Mark Sobczak, Untitled n.25

 

Dal 11 Ottobre 2013 al 23 Novembre 2013

Milano

Luogo: Fondazione Forma per la Fotografia

Indirizzo: piazza Tito Lucrezio Caro 1

Orari: da martedì a venerdì 10-19; sabato 12-18 e su appuntamento

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 02 58118067

E-Mail info: info@formafoto.it

Sito ufficiale: http://www.formafoto.it


Giovedì 10 ottobre alle 18.30 inaugura, presso le sale di Forma Galleria, la mostra "Presence" di Mark Sobczak.
Composte da multiple esposizioni che riflettono la relazione tra il mondo naturale e il suo continuo cambiamento, le immagini di Mark Sobczakci riportano la quieta forza dei ghiacci invalicabili testimoni di migliaia di anni del nostro pianeta. Immagini capaci di suscitare l'eco degli eventi del passato.
Le aride pianure del Nord Texas, dove Mark Sobczak e' nato e cresciutosono certamente la fonte d'ispirazione di quel senso di presenza - essenza delle sue immagini .
Mark studia fotografia e pittura alla scuola di belle arti del Museum of Fine Arts di Boston.
Per pagarsi gli studi lavora come tecnico alla Polaroid, dove la sua passione per la qualità della stampa fotografica e il suo talento vengono notati egliviene affidatala famosa Museum Polaroidgioia e orgoglio del leggendario fondatore Edwin Land, e' la più grande macchina fotografica istantanea del mondo capace in pochi minuti di sviluppare un negativo di 101 cm x 203 cm. Mark diventa in breve l'unico in grado di saperla usare e ottiene il permesso di utilizzarla per i suoiprogetti artistici, il primocliente e' Chuck Close seguito daWilliam Wegman, Lucas Samaras, Gregory Crewdson, Eric Fischl and Ralph Gibson, Gregory Colbert.
Nel 2000 Sobczak si trasferisce a New York dove apre il suo studio, nel 2001 realizza le gigantesche immagini dei primi soccorritori al World Trade Center in mostra a Grand Central.
Nel 2000 nasce una collaborazionee una grande amicizia con il fotografo canadese Gregory Colbert .
Negli ultimi 18 anni Mark ha viaggiato in luoghi remoti e spesso sconosciuti, testimone di panorami infiniti e malinconici vicini alle sue radici.

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