Migdal. I colori della musica

© Migdal

 

Dal 08 Giugno 2016 al 22 Giugno 2016

Milano

Luogo: Galleria Spazioporpora

Indirizzo: via Porpora 16

Orari: da lunedì a sabato 15-19

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 02 49759824

E-Mail info: you@spazioporpora.it

Sito ufficiale: http://www.spazioporpora.it/



Valentina/Migdal ha scelto la Galleria Spazioporpora per la sua prima mostra personale, composta da 20 dipinti di medie e grandi dimensioni, realizzati negli ultimi anni. Valentina nasce negli anni Settanta in una famiglia agiata della Milano bene, cresce circondata dall'amore dei genitori e della sorella. Agli studi alterna i viaggi, i soggiorni all'estero, le esperienze di volontariato e coltiva amicizie e passioni, soprattutto quella per la musica, trasmessale dal padre. Dirige per otto anni uno studio di registrazione, collaborando con artisti riconosciuti a livello internazionale.

Ma la vita perfetta non esiste e Valentina se ne renderà conto improvvisamente a 33 anni. La brusca fine del suo matrimonio e la lunga malattia della madre (durata 7 anni) la porteranno ad attraversare un lungo cammino di dolore, alla ricerca – prima di tutto – di se stessa e poi di una spiritualità e profondità mai sperimentate prima. È così che Migdal (da “Maddalena”) vede la luce: è la sua essenza creativa, libera di esprimersi e di giocare attraverso l'arte. Nel 2004 prendono vita le prime creazioni: sculture-gioiello che raffigurano volti coloratissimi di ispirazione tribale. Questi medaglioni sono presenti nell'esposizione. L'evoluzione di Migdal prosegue, staccandosi passo dopo passo dal figurativo per approdare all'astrattismo e alla pittura su tela. Dalle mini-sculture tridimensionali e lavorate a rilievi, l'autrice si orienta sempre più su materiali leggeri e impalpabili: i colori ad acqua; sviluppa una modo di dipingere tratteggiato, sottile, fluido.

Osservando le sue tele si ha la sensazione di assistere a un movimento, a un cambiamento di stato: particelle viaggiano su uno sfondo uniforme, campiture di colore si sviluppano formando un cuore, linee delicatissime si rincorrono in un mandala concentrico, attraverso un doppio movimento a spirale. Di sé afferma: “Dipingo per non parlare troppo”. I suoi quadri dicono tutto. Anzi meglio: suonano.

Anna Mola

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