Sara Forte
Dal 12 Ottobre 2016 al 06 Novembre 2016
Milano
Luogo: Fondazione Stelline
Indirizzo: corso Magenta 61
Orari: da martedì a domenica 10 - 20
Enti promotori:
- Regione Lombardia
- Comune di Milano
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Sito ufficiale: http://www.stelline.it
“Quando Sara Forte mi ha chiesto di scrivere qualcosa riguardo ai suoi ultimi lavori che stava realizzando per una mo- stra personale alla Fondazione Stelline di Milano, non ho esitato un solo attimo....di getto e con entusiasmo ho accettato”.
Willy Montini
Il lavoro di Sara è insolito ed elegante. Una pittura liscia, morbida ed avvolgente che si distende, attenta, su tavole e su inusitati dischi di silicio.
Il silicio....
Conduttore privilegiato, prezioso ed insostituibile della comunicazione moderna, sempre più potente e veloce. Elemento principale per la creazione delle schede madri di smartphone, tablet e computer. Quel silicio necessario nel funzionamento delle nostre apparecchiature tecnologiche più attuali e sofisticate, fondamentale nella comunicazione moderna, sempre più potente e veloce.
Sara Forte lo sa e, artista sensibile, ne fa un uso singolare e propositivo. Con lei diventa veicolo conduttore di memorie, storie, colori e forme. Grazie a Sara si scopre che il silicio è il secondo elemento chimico per abbondanza nella crosta terrestre dopo l'ossigeno e che rappresenta un terzo del peso del nostro pianeta.
Silicio e arte diventano così il mezzo di rivelazione di molti segreti, quasi più della scienza. E’ un mezzo di comunicazione, anche nel suo contenuto concettuale.
Chi guarda attentamente il lavoro di Sara scopre forme avvoltolate come antichi papiri, simbolo di memoria e ricordo e quei leggeri fili che spesso attraversano, cucitura sottile ma necessaria, una memoria privata, familiare. Ieri erano quelli della sartoria di famiglia, oggi sono i fili che saldano, con una cucitura indissolubile, il passato ed il presente.
E poi c’è il vetro..
Che è di Murano ed è fatto di silice.
La pittura e le forme che fluttuano nelle opere in silicio, acquisiscono forza e presenza nelle sculture in vetro di Murano. Ancora quelle forme torcigliate, tridimensionali, sospese in uno spazio senza tempo e senza confini nella morbidezza di colori che comunicano con l’anima per la loro espressione nella loro sostanza. Sara mostra a ciascuno con i propri lavori, la determinazione con cui sta distillando la propria espressione: forme pulite, essenziali ma fortemente comunicative e originali.
E anche lo sguardo più avvezzo a guardare opere d’arte ne viene catturato inevitabilmente, spingendo chi guarda a compiere così il suo viaggio interiore.
Come disse Ingmar Bergman:
“abito sempre nel mio sogno, di tanto in tanto faccio una piccola visita alla realtà”
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