Theaster Gates. True Value / Nástio Mosquito. T.T.T.- Template Temples of Tenacity

© Theaster Gates and Sara Pooley / Ph Sara Pooley | Theaster Gates, Halsted Hadware Store, Chicago, 2014

 

Dal 07 Luglio 2016 al 25 Settembre 2016

Milano

Luogo: Fondazione Prada

Indirizzo: Largo Isarco 2

Telefono per informazioni: +39 02 56 66 26 11

E-Mail info: visit.milano@fondazioneprada.org

Sito ufficiale: http://www.fondazioneprada.org



Fondazione Prada presenta a Milano dal 7 luglio al 25 settembre 2016 le mostre “True Value” e “T.T.T.- Template Temples of Tenacity”, dedicate rispettivamente al lavoro di Theaster Gates e Nástio Mosquito. L’anteprima stampa si svolgerà mercoledì 6 luglio, dalle ore 9 alle 12. Le due esposizioni, concepite da Elvira Dyangani Ose come progetti autonomi, includeranno installazioni, interventi site-specific, proiezioni ed eventi collettivi e musicali che coinvolgeranno attivamente il pubblico della Fondazione.

“True Value” di Theaster Gates (Chicago, Stati Uniti; 1973) riunirà in due spazi della Fondazione Prada una selezione di opere recenti e nuove commissioni realizzate per la mostra. La Cisterna ospiterà i lavori in cui l’artista esplora elementi del quotidiano all’interno dell’estetica e della cultura black. L’opera di Gates è caratterizzata dalla convinzione secondo la quale gli oggetti comuni sono in grado di veicolare una conoscenza profonda, insita non solo nel loro aspetto materiale, ma evocativa anche delle esperienze legate al loro utilizzo. In questo senso, i materiali di scarto rappresentano la memoria della collettività e sono i catalizzatori di una riflessione politica ed estetica sulla riqualificazione culturale e sull’attivismo sociale. Ad esempio, le manichette antincendio utilizzate contro i manifestanti all’epoca del movimento americano per i diritti civili degli anni Sessanta, o i pavimenti delle palestre di decine di scuole abbandonate in seguito alla diffusione di politiche neoliberali, sono stati trasformati in opere nelle quali il formalismo non è semplicemente un elemento estetico. La chiave della pratica artistica di Gates risiede in questa attitudine trasformativa, capace di trasmettere un valore universale simbolico. Una selezione di oggetti quotidiani, insieme a elementi che evocano esperienze rituali e spirituali, costituiscono il nucleo centrale del progetto esposto nella Cisterna.

Al primo piano del Podium, Gates presenterà True Value (2016), l’installazione che dà il titolo alla mostra e che consiste nella ricostruzione di un negozio di ferramenta abbandonato. L’opera raccoglie materiali, oggetti, strumenti di lavoro e utensili decontestualizzati rispetto al loro luogo di origine. Ricollocandoli in un ambito artistico, True Value sviluppa una nuova dimensione capace di creare uno spazio poetico e al tempo stesso pragmatico partendo dai materiali in vendita e dalle relazioni umane connesse al loro commercio e al lavoro. 
Il progetto espositivo rappresenta inoltre l’opportunità di scoprire alcuni luoghi culturali e commerciali nelle vicinanze della Fondazione, ponendo l’attenzione su storie locali, modelli socio-politici e realtà culturali marginali, che formano una possibile nuova cartografia degli aspetti meno noti di Milano. Gli spazi espositivi accoglieranno anche una serie di incontri aperti al pubblico, sotto forma di dibattiti e letture. I lavori realizzati per tutta la durata della mostra saranno esposti in un ambiente che assumerà le caratteristiche di uno studio di artista o di un laboratorio artigianale.

Nella sua opera, Gates ha elaborato una pratica multidisciplinare che include una pluralità di linguaggi artistici - scultura, pittura, installazione, musica e performance - oltre ad azioni di sviluppo urbano e di coinvolgimento delle comunità locali. Partendo dal South Side di Chicago, da St Louis e da Omaha, dove ha realizzato le su prime iniziative di attivismo artistico e sociale, Gates ha successivamente lavorato come consulente per singoli e organizzazioni di altre città (Detroit, Akron, Gary, tra le altre), per la progettazione e realizzazione di iniziative volte alla riqualificazione delle aree urbane più povere attraverso la fusione di pragmatismo e creatività, pianificazione urbana e “gesti artistici”. A livello internazionale, nei progetti realizzati a Istanbul, Bristol e Kassel, si è concentrato sulla capacità dell’arte di rivitalizzare le tradizioni, intensificare i collegamenti tra le comunità e instaurare dialoghi e scambi di culture tra città. Fondatore dell’organizzazione non-profit Rebuild Foundation, Gates è docente al Dipartimento di arti visive dell’Università di Chicago dove coordina il programma “Arts and Public Life”.

Come afferma Elvira Dyangani Ose, “se si dovesse rintracciare un ethos specifico che caratterizza il lavoro di Theaster Gates negli ultimi anni, si dovrebbe parlare di una formulazione dell’inimmaginabile come causa comune. Sarebbe un errore credere che la sua attenzione verso la riqualificazione urbana, il sociale e la blackness si limiti unicamente alle comunità nelle quali i progetti sono realizzati. Al contrario, i segni immateriali di Gates, tanto quanto gli oggetti che produce e le esperienze che fa vivere, sono essenzialmente una ‘chiamata alle armi’, in grado di aumentare non solo la consapevolezza del bisogno di ciò che il poeta e teorico americano Fred Moten chiama ‘coalition’, ma anche il riconoscimento che ciò che colpisce quelle comunità, riguarda tutti noi: l’accettazione dell’idea secondo la quale siamo tutti uniti in un unico intento”.

L’artista multidisciplinare Nástio Mosquito (Luanda, Angola; 1981) ha abbandonato la formazione da regista e operatore video per dedicarsi a un’originale pratica artistica che combina musica, video, installazione e performance. Affermatosi sulla scena internazionale per le sue performance provocatorie e irriverenti, Mosquito si pone spesso come un disinvolto showman che ricopre contemporaneamente molteplici ruoli di presentatore, cantante, attore e impresario teatrale. La sua pratica ruota intorno al tema dell’eredità culturale, che in quanto forma sincretica che fonde in sé passato, presente e futuro, si oppone a concetti più statici e limitanti come tradizione e identità. Affascinato dalle potenzialità e dalle specificità dei diversi linguaggi verbali, musicali e visivi, Mosquito crea esperienze performative e coinvolgenti per il pubblico in cui politica e intrattenimento diventano aspetti complementari di un programma artistico unitario. L’assenza della sua voce e del suo corpo – spesso al centro dei suoi progetti multimediali – risuona con potenza nel progetto per la Fondazione Prada, che rappresenta una radicale scelta stilistica nel lavoro di un artista in costante evoluzione. “T.T.T.-Template Temples of Tenacity” rappresenta l’immersione di Mosquito in un’idea collettiva di arte totale, che invita collaboratori e pubblico a partecipare a un’irripetibile esperienza sensoriale. 
“T.T.T.- Template Temples of Tenacity” è costituito da tre nuovi progetti presentati da Mosquito al piano terra del Podium, nel Cinema e negli spazi esterni della Fondazione, realizzati in collaborazione con artisti internazionali. WEorNOT (Nastivicious’ Temple #01) (2016) è un’installazione site-specific firmata da Nastivicious, il duo fondato nel 2008 da Mosquito e dall’artista spagnolo Vic Pereiró, in collaborazione con l’illustratrice Ada Diez. Il progetto trasformerà la vasta sala del Podium in un tempio contemporaneo, un luogo collettivo di comunione nel quale le pareti in vetro saranno interamente ricoperte da riproduzioni in grande scala di vetrate colorate. Riflessione satirica su politica e società, WEorNOT (Nastivicious’ Temple #01) (2016) incoraggia i visitatori a mettere in discussione le proprie convinzioni e ad abbandonarsi a un’esperienza meditativa. Il pubblico potrà inoltre consultare un volume nel quale Nastivicious ha raccolto una serie di proverbi e motti, risultato di un ironico stravolgimento di aforismi e detti popolari, nell’intento di indagare le potenzialità trasformative del linguaggio.

I MAKE LOVE TO YOU. YOU MAKE LOVE TO ME. LET LOVE HAVE SEX WITH THE BOTH OF US. (PART 1- THE GREGORIAN GOSPEL VOMIT) (2016) nasce dalla collaborazione con il musicista Dijf Sanders e il coro milanese The Golden Guys. La performance si svolgerà nello spazio esterno della Fondazione e coinvolgerà due cori, uno gospel e uno gregoriano, di quindici interpreti ciascuno. Partendo da aree distanti fra loro, le due formazioni si avvicineranno progressivamente operando una fusione fisica e sonora dagli esiti imprevedibili. Le prime due performance si svolgeranno giovedì 7 e venerdì 8 luglio.
Nel mese di settembre Nástio Mosquito presenterà inoltre SYNCHRONICITY IS MY BITCH: THE CINEMATIC EXPERIENCE (2016), uno dei suoi lavori più emblematici dopo Nástia’s Manifesto (2008). L’opera è un montaggio di suoni e immagini nel quale l’artista ha assemblato brani tratti dal suo ultimo album – Gatuno, Eimigrante & Pai de Família (2016) – con frammenti di una serie di film africani, documentari e programmi televisivi locali prodotti negli ultimi vent’anni. Il lavoro trae ispirazione dal vasto immaginario legato all’amore – e a tutti i suoi possibili significati – sviluppato da Mosquito, che si definisce “a child of the Cold War”, facendo riferimento alla propria infanzia vissuta in Angola all’epoca della guerra civile (1975-2002). L’opera rappresenta una riflessione sulle relazioni umane, affettive e di alienazione, che l’artista osserva all’interno di diversi contesti sociali e politici e accompagna con la sua musica. Proiettata in loop, l’opera sarà visibile in un contesto informale e di condivisione, dando vita a un’esperienza sensoriale che va al di là della normale fruizione cinematografica.

Come spiega Elvira Dyangani Ose, “prima d’ora Nástio Mosquito non ha mai indagato con tanta profondità i sentimenti. Pur non abbandonando la sua attitudine alla provocazione, l’artista ci coinvolge nell’impresa più difficile: entrare in uno spazio e in un tempo in cui i giudizi e le valutazioni sono sospesi, dove non tutto deve avere necessariamente un senso; dove, se si accetta questa sfida, si è incoraggiati ad abbandonarsi alla propria sensibilità. ‘T.T.T.-Template Temples of Tenacity’ è un progetto collettivo multisensoriale, in cui si sperimenta il superamento dei limiti dettati dalle proprie convinzioni, per aderire a un’esperienza inedita: esistere, semplicemente. Consapevole dei possibili rischi di questa operazione e giocando con l’eventualità del fallimento, Mosquito ci offre uno schema, una bozza, un solido punto di partenza dal quale iniziare a fare i conti con chi siamo e che cosa siamo.”

“True Value” e “T.T.T.- Template Temples of Tenacity” saranno completati da due pubblicazioni illustrate, parte della serie dei Quaderni della Fondazione Prada, che includeranno interviste e conversazioni con gli artisti Theaster Gates e Nástio Mosquito, la curatrice Elvira Dyangani Ose e la studiosa Henriette Gunkel. 

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