BITS & BYTES - Dall'infinitamente grande all'infinitamente piccolo: l’arte di Ryoichi Kurokawa

© Ph. Nina Lüth / Marco Mancuso | Ryoichi Kurokawa

 

Dal 19 Gennaio 2019 al 19 Gennaio 2019

Modena

Luogo: Galleria Civica di Modena

Indirizzo: corso Canalgrande 103

Orari: h 17

Costo del biglietto: Il biglietto di ingresso alle mostre (Intero: 6 € | Ridotto: 4 €) è valido per tutti i quattro incontri in programma. Ingresso gratuito per gli under 18 e gli over 65

Telefono per informazioni: +39 059 2032911

Sito ufficiale: http://www.comune.modena.it



Sabato 19 gennaio alle ore 17 si terrà la terza lezione del ciclo BITS & BYTES, pensato per approfondire l’impatto delle tecnologie digitali nel campo dell’arte contemporanea e parte del programma collaterale delle mostre Jon Rafman. Il viaggiatore mentale e Ryoichi Kurokawa. al-jabr (algebra), prodotte da FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE e attualmente in corso, rispettivamente alla Palazzina dei Giardini e a Palazzo Santa Margherita, fino al 24 febbraio 2019.
 
L'incontro dal titolo Dall'infinitamente grande all'infinitamente piccolo: l’arte di Ryoichi Kurokawa vedrà la partecipazione del critico e curatore Marco Mancuso e dell'artista Ryochi Kurokawa e verterà sull'analisi e la conoscenza del lavoro di uno dei più grandi esponenti della sensibilità digitale contemporanea, partendo dalle opere esposte all'interno della mostra al-jabr (algebra) per allargare i confini della discussione alla sua pratica artistica e la sua ricerca a cavallo tra tecnologia e natura, suono e immagine, astrazione e poesia, impianto estetico e modellazione algebrica.
 
Ryoichi Kurokawa, nato ad Osaka nel 1978, è un musicista e artista visivo e multimediale che vive e lavora a Berlino. A partire dal 1999 le sue opere sono state presentate in festival e centri d'arte internazionali tra cui Centre Pompidou (Parigi, 2018), Palais de Tokyo (Parigi, 2017), FACT (Liverpool, 2016), Biennale di Venezia (2011), Transmediale (Berlino, 2009), Tate Modern (Londra, 2007). L’interesse verso la scienza lo ha portato a collaborare con l’astrofisico Vincent Minier e con il Laboratorio internazionale di nanotecnologia iberica. 
 
Marco Mancuso è critico, curatore, docente ed editore indipendente che focalizza la sua ricerca sull’impatto delle tecnologie e della scienza sull’arte, il design e la cultura contemporanea. Fondatore e direttore dal 2005 della piattaforma Digicult.it, del Digimag Journal, dell’agenzia Digicult Agency e della casa editrice Digicult Editions, insegna Culture Digitali e Fenomenologia dell'arte contemporanea presso NABA e IED a Milano, Sistemi editoriali per l'arte presso l'Accademia Carrara di Bergamo ed è visiting lecturer alla RUFA di Roma. Fa ricerca e cura mostre e progetti sul rapporto arte-tecnologia ed è stato partner di molte delle più importanti istituzioni del settore. Tiene conferenze e prende parte a tavole rotonde e incontri. Collabora con lo spazio per l’arte Adiacenze di Bologna e ha recentemente pubblicato per Mimesis il libro Arte, tecnologia e scienza. Le Art Industries e i nuovi paradigmi di produzione nella New Media Art contemporanea.
 
I quattro appuntamenti di BITS & BYTES, nati con l’obiettivo di raccontare l'evoluzione che le tecnologie digitali hanno avuto nell’arte dalla loro nascita ai giorni nostri, e di fornire degli strumenti di lettura per comprendere il contesto culturale e artistico in cui si muovono artisti quali Jon Rafman e Ryoichi Kurokawa, hanno visto finora la partecipazione di Valentina Tanni, Docente di Digital Art al Politecnico di Milano e  Claudia D’Alonzo, Docente di Net Art all'Accademia di Brera di Milano.
 
La quarta e ultima lezione di BITS & BYTES si terrà giovedì 14 febbraio 2019, alle ore 18. L'incontro dal titolo Il viaggiatore mentale: l’arte post-internet di Jon Rafman vedrà la partecipazione dell'artista canadese e di Domenico Quaranta, Docente di Sistemi Interattivi all'Accademia di Belle Arti di Carrara.

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