Corrispondenze barocche

Dal 7 May 2021 al 22 August 2021
Modena
Luogo: La Galleria. Collezione e Archivio Storico
Indirizzo: Via Scudari 9
Orari: Per il mese di maggio, la mostra sarà visitabile di venerdì, sabato e domenica con orario 10.00-13.00 e 14.00-18.00. Nel rispetto della normativa vigente, per accedere agli spazi espositivi nelle giornate di sabato e domenica sarà necessario prenotare la propria visita entro le ore 16.00 del venerdì. Le successive aperture saranno comunicate sul sito
Curatori: Lucia Peruzzi
Enti promotori:
- In collaborazione con Musei Civici di Modena
Costo del biglietto: Ingresso gratuito previo utilizzo di dispositivi di protezione individuale
Telefono per informazioni: +39 059 2021598
E-Mail info: lagalleria@bper.it
Sito ufficiale: http://www.lagalleriabper.it
Curata da Lucia Peruzzi, storica dell’arte e consulente di BPER Banca, l’esposizione approfondisce alcune tematiche della pittura barocca emiliana, integrando il patrimonio della collezione bancaria con quello del museo e, in particolare, con dieci opere provenienti dalle collezioni Campori e Sernicoli, temporaneamente non accessibili al pubblico per lavori di ristrutturazione dei locali.
Un momento di inagibilità delle sale che si trasforma in un’occasione di studio, alla ricerca delle "Corrispondenze barocche" tra le opere di Lucio Massari (Bologna, 1539-1633), Alessandro Tiarini (Bologna, 1577-1668), Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino (Cento, 1591 - Bologna, 1666), Ludovico Lana (Codigoro, 1597 - Modena, 1646), Jean Boulanger (Troyes, 1608 - Modena, 1660), Michele Desubleo (Maubege, 1602 - Parma, 1676), Luca Ferrari (Reggio Emilia, 1605 - Padova, 1654) e Francesco Stringa (Modena, 1635-1709) presenti nelle collezioni di BPER Banca e del Museo.
Basilari nella formazione del museo sono le figure storiche di collezionisti come Giuseppe Campori (1821-1887) e Matteo Campori (1857-1933) alle quali, in epoca moderna, si è aggiunta quella di Carlo Sernicoli (1938-2007). Come spiega Francesca Piccinini, direttrice dei Musei Civici di Modena, «con il loro gesto benefico nei confronti del Museo hanno dato un contributo fondamentale all’incremento delle raccolte civiche, che possono essere così considerate rappresentative di tre momenti culturali significativi nell’arco di un secolo».
«Il confronto tra le opere di proprietà dell’istituto bancario e quelle di proprietà comunale - scrive la curatrice Lucia Peruzzi - ci permette, attraverso un suggestivo fil rouge, di comprendere meglio l’evoluzione del linguaggio artistico dei pittori nel contesto culturale emiliano nel Seicento e di ripercorrere altresì a larghe linee la trama della storia del collezionismo a Modena».
Tra le principali opere in esposizione, si segnalano "Rinaldo e Armida" del Tiarini, paradigmatico delle propensioni naturalistiche con cui l’artista si avvicina al soggetto tassesco, arricchite da una reinterpretazione più sensuale di stampo già barocco, e la "Decollazione del Battista", la cui regia luminosa esalta l’ingenuità e il languore della figura di Salomè, con i significati morali che le sono sottesi. Le opere di Ludovico Lana e di Jean Boulanger rappresentano l’alta qualità dell’arte legata ai gusti della corte estense prima dello scadere del secolo. Se in "Erminia e Tancredi" di Lana l’attentissima regia di gesti e di effetti luminosi nulla tolgono a una narrazione resa in termini di romantica adesione sentimentale, nelle tele di Boulanger "Due putti che giocano con un’aquila" e "Clio, musa della storia" trapela l’impronta estrosamente manierista della cultura d’origine elaborata attraverso l’eleganza classica di Guido Reni. Questi caratteri lo renderanno una delle personalità più versatili e interessanti del Seicento in Emilia, protagonista assoluto della decorazione del Palazzo Ducale di Sassuolo. Naturalismo emiliano e ricchezza cromatica neo-veneta si flettono nel "San Giovanni Battista" di Luca Ferrari, vero e ideale convivono nella "Testa di fanciulla con turbante" di Francesco Stringa, che nelle opere della tarda maturità si avvicina ad un gusto più aggraziato, in dialogo con il classicismo bolognese e con le ambizioni culturali e autocelebrative delle corte.
La mostra è parte di un più ampio progetto di valorizzazione del patrimonio culturale di BPER Banca. Come dichiara Sabrina Bianchi, responsabile de "La Galleria. Collezione e Archivio Storico", «La Galleria è un’occasione privilegiata che ci permette di dare voce alla mission del brand BPER Banca e alla volontà di essere in connessione con la cultura dei territori. Con la valorizzazione del nostro patrimonio artistico e archivistico, possiamo far conoscere i valori che da sempre sono alla base della nostra azienda».
Catalogo con testi di Lucia Peruzzi e Francesca Piccinini disponibile in loco.
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