Mimmo Jodice. Attesa / Waiting (dal / from 1960) - Presentazione

© Mimmo Jodice / 
Galerie Karsten Greve, St. Moritz-Paris-Köln / Galerie Greta Meert, Bruxelles / Galleria Massimo Minini, Brescia / Vistamare di Benedetta Spalletti | Mimmo Jodice, Attesa. Opera n. 2 (dettaglio), 2012

 

Dal 07 Dicembre 2018 al 07 Dicembre 2018

Napoli

Luogo: Museo Madre

Indirizzo: via Luigi Settembrini 79

Orari: h 18



Venerdì 7 dicembre, alle ore 18.00, al Madre, sarà presentata Attesa / Waiting (dal / from 1960), la prima monografia retrospettiva dedicata a Mimmo Jodice (Napoli, 1934). 

Il volume, edito da Electa editore e prodotto dalla Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, ricostruisce per immagini la pratica artistica del maestro attraverso un articolato apparato di documenti, spesso inediti, risultato di una ricerca biennale condotta presso gli archivi dell’artista.

Interverranno, con Jodice, la Presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee Laura Valente, il Direttore del Madre e co-curatore del volume Andrea Viliani, la co-curatrice e referente per l’editoria e i progetti esterni della Fondazione Donnaregina Anna Cuomo e gli autori di due dei saggi a volume, Ester Coen e Nicola Spinosa.

Il progetto, definito dallo stesso Jodice “l’ultimo, definitivo libro sulla mia ricerca”, nasce da Attesa 1960-2016, la più ampia mostra antologica dedicata all’artista, a cura di Andrea Viliani, ospitata al Madre nel 2016. Concepiti in sette sezioni fra loro connesse, mostra e volume ripercorrono i temi ricorrenti nella ricerca del maestro, evocando un tempo circolare, ciclicamente ritornante su se stesso e sui suoi motivi ispiratori. Le stesse sezioni scandiscono l’andamento del volume, proponendo una temporalità che si costituisce per contenuti e non seguendo un rigido criterio cronologico:

1. Opere di ricerca, dal 1960
2. Teatralità quotidiana a napoli, o del ritratto di un popolo, dal 1970
3. Città e nature, o del paesaggio (dalle vedute di Napoli alle città invisibili), dal 1980
4. Archeologie e mediterranei, dal 1985
5. Eden, o della natura viva o morta, dal 1995
6. Transiti, o delle storie dell’arte, dal 2008
7. Attese, dal 2016

Se, infatti, le diverse aree di interesse dell’artista sono indagate a partire dall’anno d’avvio di ogni ricerca, la struttura degli apparati biografici e bibliografici è organizzata per temi ed arricchita da un’organica documentazione iconografica in cui i materiali d’archivio – inviti, brochure, copertine e interni di cataloghi, libri d’artista e riviste, così come corrispondenze private, prove di stampa e schizzi di allestimenti – costituiscono uno strumento di studio e la testimonianza visiva della complessa ricerca di Jodice.

Oltre all’apparato scientifico aggiornato e completo, il volume si compone dei saggi di studiosi internazionali che approfondiscono diversi aspetti disciplinari della ricerca dell’artista. Salvatore Settis affronta la relazione tra soggetto archeologico e rappresentazione fotografica e reinterpretazione critica; Ester Coen analizza lo stringente rapporto fra la ricerca di Jodice e la Metafisica italiana e, in parte, il Surrealismo, fonti di ispirazione di tutta la sua pratica; Nicola Spinosa approfondisce il tema del rapporto tra il maestro e il barocco a Napoli; Marta Gili e Tina Kukielski esplorano la pratica della fotografia analizzandone le relazioni con le ricerche concettuali del XX secolo.
Una lunga intervista di Hans Ulrich Obrist a Mimmo Jodice, e gli approfondimenti testuali dedicati alle differenti tematiche della mostra al Madre, a firma di Andrea Viliani, completano i testi, corredati anche dalle immagini dell’allestimento della mostra. A chiusura di ciascuna sezione, una selezione di opere effettuata direttamente dal maestro, che include più di 300 immagini dei suoi lavori fedelmente riprodotti.

Sociologia, antropologia, architettura, archeologia, filosofia, sono solo alcune tra le materie di riferimento dell’artista autodidatta che, proponendo un’indagine che oltrepassa la distinzione fra le arti, è riuscito ad imporsi come uno tra i maggiori interpreti dell’evoluzione socio-culturale della pratica fotografica, che inoltre ha avuto quale suo costante soggetto di riferimento anche la città di Napoli, descritta per frammenti di visione: dall’epidemia del colera al folclore delle feste popolari, passando dalla capacità di vivificare l’antico e monumentalizzare l’architettura delle periferie, fino alla documentazione del periodo più florido dell’arte contemporanea in città e degli artisti che vi sono, letteralmente, “transitati”.

I più di sessant’anni della ricerca di Jodice, trasposti nella monografia attraverso le testimonianze che essa raccoglie, tendono a costituire l’enciclopedia visiva dei fenomeni, delle sperimentazioni e delle affermazioni che hanno scritto la storia dell’arte e della fotografia negli ultimi 50 anni.

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