Mortali Immortali. I tesori del Sichuan nell’antica Cina

Mortali Immortali. I tesori del Sichuan nell’antica Cina, Museo Archeologico Nazionale di Napoli

 

Dal 14 Dicembre 2018 al 11 Marzo 2019

Napoli

Luogo: Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Indirizzo: piazza Museo 19

Enti promotori:

  • Regione Campania
  • Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia
  • Comune di Napoli

Costo del biglietto: Dal 1° gennaio 2019: intero € 15, ridotto € 7.50. Gratuito per i minori di 18 anni e 18app

Sito ufficiale: http://www.museoarcheologiconapoli.it



La mostra “Mortali Immortali. I tesori del Sichuan nell’antica Cina”

Dal 14 dicembre in programma al Museo
Un convegno (12/13 dicembre) ed altre due esposizioni (dal 20 dicembre) per affrontare aspetti inediti della cultura orientale

13 dicembre. Raccontare la Cina sorvolandone il perimetro classico, bagnato dal Fiume Giallo, e giungendo all’area del Sichuan, da cui ci pervengono manufatti straordinari per originalità e tecnica di lavorazione: l’esposizione “Mortali Immortali. I tesori del Sichuan nell’antica Cina”, in programma al MANN dal 14 dicembre 2018 all’11 marzo 2019 (anteprima stampa: giovedì 13 dicembre ore 12; inaugurazione: venerdì 14 dicembre, ore 16.30; invitati, al vernissage, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e l’Ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia Li Ruiyu), porta all’Archeologico, per la prima volta in Europa, 130 reperti in bronzo, oro, giada e terracotta, databili dall’età del bronzo (II millennio a.C.) fino all’epoca Han (II secolo d.C.); così, nello splendido Salone della Meridiana, è possibile conoscere i tratti evocativi della tradizione Shu, enigmatica grazie alle sofisticate maschere in bronzo ed alla dedizione al culto del sole.

“Questa importante esposizione, che chiude idealmente l’anno del turismo Europa-Cina e rientra tra le attività promosse nell’ambito del Forum Culturale Italia-Cina del Mibac, – dichiara il direttore del MANN Paolo Giulierini-, preceduta da un momento di studio sulle tecnologie nella comunicazione museale, conferma il sempre più solido  legame tra il Museo Archeologico di Napoli e il paese del Dragone per la promozione del patrimonio culturale italiano ma anche di quello cinese in Italia. Ricordiamo che le mostre del MANN su Pompei, itineranti nei maggiori musei cinesi fino al luglio 2019, contano già oltre due milioni di visitatori. Come Direttore del MANN e del Parco dei Campi Flegrei ho firmato lo scorso settembre a Chengdu un doppio protocollo di intesa e cooperazione sulla Conservazione e Valorizzazione del Parco Archeologico di Donghuamen, a testimonianza dell’altissima considerazione in quel paese per la competenza archeologica italiana. Il dialogo tra il MANN e la Cina continuerà per tutto il 2019”.
 
Le caratteristiche del percorso espositivo. 
Realizzata sotto la guida dell’Ufficio provinciale della cultura del Sichuan e patrocinata da Regione Campania, Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia e Comune di Napoli, la mostra “Mortali Immortali” raccoglie reperti provenienti da importanti istituzioni cinesi: tra queste, è necessario ricordare il Museo di Sanxingdui, il Museo del Sito Archeologico di Jinsha, il Museo del Sichuan, il Museo di Chengdu, l’Istituto di ricerca di reperti e archeologia di Chengdu, il Museo di Mianyang, il Museo Etnico Qiang della Contea di Mao.
L’allestimento, firmato dagli architetti Gaetano Di Gesu e Susanna Ferrini di “n!studio Asia” con la consulenza museografica dell’architetto Gianni Bulian e l’opera grafica dello studio Archquadro, traccia due sentieri tematici, che si svelano, in maniera suggestiva, agli occhi del visitatore: la “Cultura religiosa dello stato di Shu” , in cui è illustrato il mondo spirituale di un’antichissima civiltà, che esprimeva la ricchezza della propria tradizione nelle maschere  di bronzo, provenienti dagli scavi del sito di Sanxingdui, di Jinsha e dal cimitero del villaggio di Shuangyuan nel distretto di Qingyuanjiang; “La vita quotidiana del popolo Shu”, in cui sono ricostruite le trame commerciali sviluppate nell’area del Sichuan, grazie a bassorilievi su mattone della dinastia Han, figure umane, figurine di ceramica a forma di animali ed altri oggetti provenienti dalle aree di scavo.
La partizione semantica dell’iter espositivo non sacrifica la potenza di una suggestiva visione d’insieme: il pubblico, infatti, può ritrovare, in un magico connubio, gli oggetti simbolo della cultura archeologica del Sichuan (oltre le maschere in bronzo, vi sono le statuette di terracotta, il cavallo  di Sanxingdui, il sole di Jinsha, l’immagine del più grande albero di bronzo della storia dell’archeologia), capaci di tessere un dialogo senza tempo con il bronzo di Apollo ed il cavallo di Ercolano, opere simbolo del salone della Meridiana.
Tecnologia ed indagine scientifica rappresentano, all’interno del progetto espositivo, un ulteriore piano di approfondimento: se fotografie, video e ricostruzioni digitali degli scavi permettono al visitatore di comprendere, con il supporto delle nuove tecnologie di comunicazione, che la “periferia” del Sichuan, per quanto attiene alla ricchezza del patrimonio, non ha nulla da invidiare alla cosiddetta Cina classica, è il contesto di ritrovamento dei reperti ad aggiungere nuovo potere enigmatico alla mostra. Le opere, infatti, sono state rinvenute in fosse di accumulo, in cui erano conservati oggetti rituali, spesso distrutti o ridotti in frammenti, probabilmente per seguire le antiche prassi di culto.
L’affermazione “i morti dovrebbero essere serviti come i vivi”, che rappresenta l’espressione più antica legata alla dimensione dell’aldilà, ben testimonia l’attitudine evocativa di una civiltà sempre in equilibrio tra le geometrie della realtà ed i contorni indefiniti della spiritualità.
 
Le giornate di studio “Italia-Cina” (Paestum/MANN, 12 e 13 dicembre 2018)
Parallelamente alla mostra “Mortali Immortali. I tesori del Sichuan nell’antica Cina”, il MANN, in collaborazione con il Parco Archeologico di Paestum, organizzerà le “Giornate di studio Italia-Cina. Parchi Archeologici e Musei, due esperienze a confronto” (12 dicembre 2018: Parco Archeologico di Paestum; 13 dicembre, a partire dalle 14.30, Museo Archeologico Nazionale di Napoli): i temi della tutela e della valorizzazione saranno affrontati nell’ottica dell’internazionalizzazione delle istituzioni culturali nostrane.
Fitto il parterre dei relatori, provenienti dal mondo dell’università e dell’amministrazione dei beni culturali: al MANN, nel pomeriggio del 13 dicembre, interverranno, tra gli altri, il Direttore del Museo Paolo Giulierini, il Direttore del Parco Archeologico di Paestum Gabriel Zuchtriegel, Lei Yu (Sichuan Provincial Cultural Relics and Archeolgy Research Institute), Xie Zhicheng (Sichuan Museum), Giuliano Volpe (Dipartimento di Studi Umanistici, Lettere, Beni Culturali, Scienze della Formazione – Università di Foggia), Rosanna Binacchi (Segretariato Generale e Direzione Generale Musei MiBAC) e Ludovico Solima (Dipartimento di Economia – Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”) .

Dal 20 dicembre al 21 gennaio, al MANN altre due mostre per raccontare aspetti particolari della cultura cinese
Accanto alla grande mostra “Mortali Immortali. I tesori del Sichuan nell’antica Cina”, due ricercate esposizioni, concepite non solo per gli intenditori, ma anche per gli appassionati di curiosità artistiche, racconteranno al MANN, dal 20 dicembre 2018 al 21 gennaio 2019, alcuni particolari aspetti della cultura orientale.
Si tratterà, innanzitutto, del percorso espositivo “Napoli città della seta. La chiesa dei SS. Filippo e Giacomo, dalle Fratrie greco-romane alla Corporazione dell’Arte della Seta” (vernissage 20 dicembre, ore 11.30): la mostra, inserita nel circuito virtuoso di disseminazione culturale rappresentato dalla rete Extramann nell’ambito del progetto Obvia, traccerà il legame indissolubile tra la produzione serica napoletana ed il pregevole modello di lavorazione cinese.
Sempre nel pomeriggio del 20 dicembre (ore 17), sarà inaugurata, ancora, l’esposizione “Le figure dei sogni. Marionette, burattini, ombre nel teatro di figura cinese”: dopo la presentazione al Museo delle Arti Orientali di Torino (2016), per la prima volta sarà ospitata a Napoli una selezione di 92 pezzi della collezione privata di marionette e burattini (a guanto e stecca), appartenenti all’ingegnere Augusto Grilli.
 
All’inaugurazione della mostra sul Sichuan, la presentazione del “Vino blu del MANN”.
Una nuova linea di raffinati prodotti con marchio MANN: il vernissage dell’esposizione “Mortali Immortali. I tesori del Sichuan nell’antica Cina” sarà l’occasione per presentare il “Vino Blu”, un Taurasi DOCG Riserva 2012 prodotto dalle “Cantine di Meo”. Il vino è realizzato con uve Aglianico in soli 17 comuni della provincia di Avellino e la sua produzione prevede un affinamento minimo di 4 anni, di cui 18 mesi in botti di legno per la versione Riserva.
La bottiglia è stata personalizzata dal Museo come “Vino Blu”, grazie ad una raffinata etichetta, progettata dalla designer Francesca Pavese ed ispirata al nostro celebre capolavoro “Vaso blu”; la scrittrice Serena Venditto ha redatto, inoltre, un testo storico-letterario che spiega le suggestioni esercitate dall’arte nella creazione di un originale brand museale.
Il “Vino blu” è solo il primo step della collaborazione tra il MANN e le Cantine Di Meo: prevista, a breve termine, la produzione di altri vini, da vendere al bookshop del Museo e presso altri canali commerciali attivati dal produttore.
 


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